04/25/2024
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Alessandro Di Carlo “23”

Al Teatro Greco di Roma grande successo di Alessandro Di Carlo, in scena fino al 13 novembre

E’ in scena già da due settimane al Teatro Greco di Roma “23”, il nuovo one man show di Alessandro Di Carlo, stimato attore di fiction, protagonista di pellicole del grande schermo nonché caustico interprete del cabaret nazionale apprezzato dal pubblico per la sfrontata intelligenza dei suoi spettacoli condotti spesso talmente a “briglie sciolte” da risultare praticamente diversi di sera in sera.  “23”, un titolo apparentemente bizzarro ma che in realtà rappresenta per Di Carlo quel dantesco “mezzo del cammin di nostra vita”  visto e considerato che dei suoi 46 anni proprio 23 son legati ad una carriera da professionista, iniziata dentro un “localetto” di trenta sedie nei dintorni di Testaccio. “23” anni di spettacolo a comporre una carriera artistica completa, che parte dai localetti live della periferia romana per mostrare poi nella recitazione drammatica all’interno di fiction come “Distretto di Polizia”, “Nati ieri”,”Piper” la maturità raggiunta. Ed allora ecco spiegate le due settimane di sold out ottenute nel 2010 al Teatro Parioli di Romacon “Ammazza che robba”.  Nel sottotitolo “come faccio a fatte ride?” la considerazione sorniona di un’attualità tutta da rifare, a cominciare dalla programmazione televisiva che rintontisce le nuove generazioni anziché educarle e che distoglie da priorità come la comunicazione all’interno della famiglia. Temi sentiti? Sì, forse, ma espressi sicuramente con una lucidità talmente coraggiosa che rasenta la pazzia, una lucidità insolita per i palcoscenici cabarettistici di oggi legati per lo più alla mimesi del personaggio o dell’Uomo Comune  che alla denuncia dell’incapacità dell’uno a danno dell’altro. Tacciato talvolta di eccessiva esuberanza nel vocabolario, Di Carlo è il pensiero del Signor Rossi fatto parola che non trova freno per via di un’irruenza spontanea che finalmente ha via di sfogo nell’ascolto della platea, una platea che attenta segue, ridendo acconsente e prendendo atto il più delle volte ritorna.

 

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