04/19/2024
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Carmine Recano: “Amo interpretare personaggi reali”

E’ un giovane attore che abbiamo potuto ammirare in tre fiction sulla Rai. Ha avuto anche il privilegio di essere diretto da un mostro sacro come Ferzan Ozpetek. Conosciamolo attraverso questa intervista.

 

di Simone Mori

 

Ciao Carmine parliamo della fiction e del ruolo che oggi riveste nel panorama italiano.

“La fiction è una realtà importantissima per il nostro paese. Per noi attori e per tutti coloro che lavorano attorno ad una tale realtà non posso che dire ed affermare che È una fonte di lavoro per moltissime persone. Se poi vogliamo parlare dei contenuti quello allora è un altro discorso, la qualità non è sempre altissima ma ci si può lavorare”.

Negli ultimissimi tempi ti abbiamo visto in tre produzioni targate Rai: ‘Gli Anni Spezzati’, ‘Un’Altra vita’ e ‘La strada dritta’. Due di queste affrontano temi importantissimi del nostro Paese.

“Sono state fiction con ascolti ottimi . In due di esse c’erano temi di spessore sociale. Specialmente nella ‘Strada Dritta’ ho vissuto qualcosa vicino alla realtà che si vive nella mia terra, la Campania. Gaetano, il mio personaggio proveniva infatti da Napoli”.

Si capisce che ti piace interpretare personaggi realmente esistiti e con qualcosa da insegnare… 

“Non nascondo sia così. È bello fare qualcosa che racconti la nostra Italia è che possa permettere alle persone di riflettere su accadimenti più o meno recenti del nostro vissuto”.

Se ripensi ai tuoi esordi cosa provi? 

“Ho iniziato a 17 anni. Ero un bambino ma mi sentivo pieno di voglia di fare. Ho lasciato Napoli e sono venuto a Roma. Mi affezionavo un po a tutti coloro con i quali lavoravo. Forse per un senso di protezione”.

Hai lavorato con un grandissimo regista vale a dire Ferzan Ozpetek. Cosa puoi dirci di lui? 

“Ferzan è un uomo dotato di grande sensibilità e dolcezza. Complicato trovare persone come lui. Sul set ha un rapporto protettivo nei confronti del cast per lui quella è la sua famiglia”.

Baciare Scamarcio… Mica male però..

“Beh neanche a lui è andata male, dai!”.

Che rapporto hai con la tua terra? 

“Un rapporto conflittuale. L’adoro per la sua bellezza però troppe cose non funzionano perché non si vogliono affrontare davvero i problemi. Ci si nasconde troppo”.

Cosa manca al nostro cinema per essere ancora più in alto? 

“Dobbiamo globalizzate di più il prodotto . Abbiamo una grandissima tradizione ma bisogna investire ed essere meno territoriali e più mondiali”.

Con chi vorresti lavorare? 

“Garrone oppure Sorrentino. Due che sanno raccontare il filone neorealistico. Fare cinema che denuncia e parla di realtà vere. Senza filtraggio. Ricorderò sempre uno dei film che ho fatto: ‘Certi Bambini’ nel 2003. Rimarrà impresso per sempre nella mia mente, anzi vi invito a vederlo e riscoprirlo”.

Progetti per il futuro? 

“Sto valutando. Al momento sono fermo, ma prestissimo ripartirò”.

Ti piacerebbe fare teatro? E dirigere un film invece?

“Non ci ho mai veramente pensato. Forse un giorno mi cimenterò anche in questa esperienza. Per quanto riguarda la regia, abbiamo immensi professionisti bravissimi. Lascio a loro questo gravoso impegno”.

Che rapporto hai con i Social Network? 

“Pessimo! Amo il contatto diretto con le persone. I Social mi mettono ansia anche se ne capisco il grande potenziale”.

Un messaggio per i giovani che vogliono fare il tuo stesso lavoro? 

“Tanto studio. Tanta passione e perseveranza. È un in bocca al lupo!”.

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1COMMENTO
  • ritadolce / 21 Febbraio 2015

    E’da molto che seguo Carmine..fin dalla “squadra Spaccanapoli”e vorrei soltanto fargli una marea di complimenti..oltre ad essere stupendo…e’ bravissimo.. molto intenso.con quello sguardo puo’ dire tutto..vorrei un autografo o potergli dire che è speciale e che ha molti fa… <3

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