04/20/2024
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Eleonora Cuccu: “Spero un giorno di poter lavorare con Raoul Bova”

E’ stata sul set della fiction “Cani randagi” e sarà una delle protagoniste del film “Il Giardino Segreto”. Ha 15 anni e frequenta danza dall’età di 8

Ha iniziato a scoprire la vocazione per lo spettacolo all’età di otto anni, ovvero quando ha iniziato a fare danza. Recentemente è arrivata la prima grande occasione grazie alla partecipazione alla fiction “Cani randagi”, a fianco di attori come Toni Garrani, Astra Lanz e Igor Mattei. Per il futuro, è stata scritturata per il film “Il Giardino Segreto”. Insomma, a 15 anni la carriera di Eleonora Cuccu è pronta a decollare ma senza particolari ansie.
Eleonora, presentati per i nostri lettori.
“Ho 15 anni , sono nata il 17 dicembre del 1998. Abito a Zagarolo, un paese vicino Roma. Frequento il secondo anno del Liceo Classico a Palestrina. Il mio sogno nel cassetto: lavorare con i bambini e magari imparare a recitare. Il mio hobby è la danza che pratico da otto anni”.
Come ti definisci dal punto di vista caratteriale?
“Sono una persona timida ma allegra, semplice, fedele, gentile, molto paziente e a volte anche dolce. Il mio segno zodiacale è il Sagittario e in alcuni punti mi ci rispecchio”.
Come è nata la passione per la recitazione e qual è la tua formazione?
“Tutto è iniziato con un semplice provino; avevo la voglia di scoprire e magari di provare l’ambiente cinematografico. All’inizio, devo essere sincera, non era una vera e propria passione ma poi pian piano, stando sul set, ho iniziato a interessarmi a questo nuovo mondo e me ne sono appassionata. Tutto ciò che sto vivendo è na novità, poiché non ho mai fatto nulla riguardante il cinema o il teatro. Quindi per me è la prima volta che recito e che mi trovo su un set. Il set è una macchina che non si ferma mai, è ciò che dà vita a tante emozioni e soddisfazioni”.
Frequenti la danza dall’età di otto anni.
“Ero così piccola quando ho iniziato che non capivo ancora che cosa significasse ballare. Con il passare degli anni ho capito veramente il significato della parola danza. Sono cresciuta ballando e non sono mai riuscita ad abbandonare quella fantastica pista che mi ha regalato grandi emozioni, soddisfazioni e soprattutto grande allegria”.
Nell’ambito della danza chi è il tuo mito?
“Il coreografo  Giuliano Peparini. Ho seguito il suo gruppo di ballerini e le sue coreografie e me ne sono appassionata. Sono sorprendenti!”.
Sei soddisfatta di quanto fatto finora e se ritieni questo il percorso giusto per la tua carriera?
“Sentirmi dire che ho un talento e che devo tirarlo fuori per me è già una soddisfazione. Penso che sia stata una delle più belle esperienze della mia vita. Sono soddisfatta di me stessa e ora sta a me scegliere il percorso giusto per la mia carriera. Ci penserò molto ma so bene che mi è piaciuta molto questa nuova esperienza”.
Vogliamo parlare di questa esperienza nella fiction “Cani randagi”? Che ruolo hai?
“Una sorpresa dopo l’altra, ricca di emozioni. In cinque giorni ho fatto cose che nemmeno sapevo di poter riuscire a fare. Il mio ruolo è quello di Giorgia, la sorella di Matteo, una ragazza solare e pronta ad affrontare qualsiasi pericolo. Ha quindi un carattere forte”.
Hai un rimpianto? Rifaresti tutto ciò che hai fatto?
“No nessuno, rifarei tutto perché è stata una esperienza che mi ha reso felice e anche più sicura di me stessa”.
Progetti a breve e medio termine?
“Fino ad adesso non ho nessun progetto. Mi godo la vita e aspetto il treno che passa”.
C’è un mito del cinema, italiano o straniero, con cui sogni un giorno di lavorare?
“Sì, Raul Bova. Di lui mi piace la sua semplicità, il suo essere romantico e la sua bellezza”.
E un regista dal quale vorresti essere diretto?
“No, non ho un regista che mi affascina particolarmente”.
Facciamo un gioco. Siamo al 2024 (tra dieci anni) e facciamo una nuova intervista? Di cosa parliamo?
“Spero che tra dieci anni potrò parlare di qualche nuovo progetto fatto e spero di avere un buona formazione”.
Bellezza, bravura e talento. Pensi che sia il mix giusto per sfondare o ci vuole dell’altro?
“E’ un mix giusto ma penso che ci voglia anche un po di sicurezza in se stessi e bisogna anche sognare di potercela fare. Come dice il poeta Paulo Coelho: ‘il mondo è nella mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni’ ”.

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