04/19/2024
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Giulia Paparella: Una giornata speciale

E’ con la bellissima Giulia che continuiamo la nostra avventura: la numero trenta. Noi di GP Magazine insieme ad Adriana Soares, fotografa ed artista, abbiamo ideato un fashion contest che si rivolge ai ragazzi della porta accanto. Organizziamo per loro un servizio fotografico speciale di moda.

di Adriana Soares

Giulia sei tanto giovane, parlami di te.

“Ho 20 anni e frequento la facoltà di Giurisprudenza alla Sapienza di Roma. Ho iniziato ad avvicinarmi al mondo della moda seriamente appena arrivata all’Università, dove ho avuto modo di conoscere ragazze la cui carriera è già avviata e che mi hanno aiutato a scoprire le varie agenzie di moda operanti sul territorio. Fra le mie passioni c’è lo sport, non riesco proprio a stare ferma. Il mio primo amore è il nuoto, ma nel corso della mia adolescenza ho sperimentato un pò di tutto: dalla pallanuoto, alla pallavolo, fino ad arrivare alla danza hip hop e all’aerobica… Fra studio, sport e servizi fotografici mi rimane poco tempo, ma fin da piccola ho sempre amato leggere. E’ un’attività stimolante che non mi stanca mai”.

Sei attiva politicamente… ti va di parlarne?

“Sì, certo. Proprio quest’anno ho conosciuto una validissima persona che mi ha permesso di interessarmi ai problemi della mia città, e dati anche i miei studi, l’ho vista come una grande occasione di crescita personale. Oltre alle emozioni positive che mi sono state trasmesse come la collaborazione, il gioco di squadra, l’impegno e l’entusiasmo. Purtroppo sono rimasta delusa da quanto in realtà gli interessi personali contino più di qualsiasi ‘bene superiore’. Ovviamente continuerò a seguire gli eventi della mia città, vivere nell’ignoranza è deleterio, ma non so se continuerò su questa strada. Non sono fatta per scendere a compromessi e forse non è il mio mondo”.

Cosa ti ha spinto a partecipare a questo concept?

“Quando mi viene proposto un nuovo progetto sono sempre ben disposta a mettermi in gioco. Dopo aver lavorato con una professionista come Adriana, mi è sembrato molto divertente partecipare ad un concept da lei ideato. E’ interessante vedere come così tante diverse personalità si avvicendino dietro uno stesso obiettivo”.

Ti è piaciuta l’esperienza, essere preparata dal trucco ai capelli e poi essere ritratta?

“Certo. Non era la prima volta ovviamente. In generale mi piace aspettare che la make up artist mi trucchi e mi sento a mio agio di fronte a quel ‘cerchio nero’ che ti fissa e cerca di catturare le tue pose. Certo è che se dietro l’obiettivo c’è un’artista come Adriana, che riesce a cogliere le ombre, le luci e le emozioni  della modella, in quel nanosecondo dello scatto, l’esperienza sale di livello”.

Normalmente come ti vesti?

“Bella domanda! Nel mio armadio c’è un pò di tutto: dai jeans e le magliette molto casual abbinate alle scarpe sportive per i giorni sempre di corsa all’Università, fino ai tacchi alti e i vestiti eleganti che adoro mettere. In generale mi piace molto giocare con i colori e gli abbinamenti, soprattutto nei mesi estivi mi piace mettere top e gonne colorate”.

Sei così giovane, cosa sogni? Pensi mai al tuo futuro?

“Spesso in realtà. Il mio sogno è realizzarmi in ambito giuridico, ma il mio futuro non lo vedo qui. Mi piacerebbe poter sfruttare anche tutte le esperienze lavorative che sto avendo nel mondo della moda, il top sarebbe proprio riuscire a coniugare questi due mondi, perchè no in un altro Paese. E poi una volta avviata la mia carriera non mi dispiacerebbe pensare ad una famiglia con dei figli”.

Pensi all’eventualità di intraprendere una carriera artistica, nella moda o nello spettacolo? Ci pensi mai? Ti piacerebbe? O è stata una giornata speciale che non ripeteresti più?

“Al contrario, vorrei ripeterla molte altre volte.  A dir la verità sì, ci ho pensato, come ho detto mi piacerebbe riuscire a far convivere le mie due passioni, la moda e lo studio della legge. E finchè posso mi impegnerò per farlo! Mi lascio aperta ogni strada: il futuro ci riserva sempre delle sorprese”.

Ti piaci come sei o cambieresti qualcosa?

“Immagino che tutte le ragazze possano dire di non amare qualcosa del proprio aspetto o del proprio carattere. Per quanto mi riguarda, mi piaccio, anche perchè credo che la prima regola per piacere agli altri (dentro e fuori) sia piacersi. Per i difetti che mi infastidiscono invece lavoro tutti i giorni, sia per quanto riguarda il fisico, che per il carattere. Si può sempre migliorare, e a volte smussare qualche lato della propria personalità, senza cambiarlo del tutto, può essere un’occasione di crescita”.

Dopo questa esperienza cosa ti aspetteresti che accadesse? La consiglieresti?

“Assolutamente sì. La consiglierei anche a chi non ha interesse a lavorare come modella, perchè mettersi di fronte all’obiettivo è anche un modo nuovo per conoscersi, imparare ad apprezzarsi e farsi conoscere da un punto di vista diverso. Nelle foto non si può comunicare verbalmente, quindi è un ottimo modo per allenare il linguaggio del corpo. Mi auguro che questa esperienza sia per me portatrice di nuovi progetti nel campo della moda ed anche un incipit per nuove collaborazioni, chissà…”.

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