Patrizia Vigiani: “Alex – Un giallo valutario”
di Francesca Ghezzani –
Un libro che ha per oggetto la natura del denaro e rivela importanti retroscena della storia dell’euro in forma di thriller.
Ci siamo mai chiesti cosa siano il denaro in generale, le valute di riserva e l’euro?
A queste domande risponde la scrittrice Patrizia Vigiani, che con il libro “Alex – un giallo valutario” (Amazon) inserisce abilmente l’economia – notoriamente ostica ai più e appannaggio del sesso maschile – nella trama di un romanzo giallo.
Siamo a Francoforte: un gruppo di amici che lavorano nel mondo della finanza vive l’atmosfera di un locale notturno. Finché dal gruppo scompare Alessandro Di Matteo, tecnico petrolifero di origine italiana, appena rientrato dalla guerra in Iraq. Perché Alex è scomparso? Chi era Alex veramente? Quali segreti nasconde il suo lavoro? Qual è il collegamento con l’unione monetaria e con l’euro? L’euro, l’Europa, le guerre per il petrolio… Ma anche qualcosa di più.
Patrizia, quali motivi ti hanno spinta a scrivere quest’opera?
“Il mio intento principale era quello di intrattenere il lettore con una fiction e, al tempo stesso, informarlo su un tema rilevante per la vita di tutti i giorni: la natura del denaro, non da un punto di vista morale, ma prettamente economico. Non lo si può negare: il denaro è un tema che occupa perennemente i nostri pensieri, anche sul fronte negativo. Al denaro sono legati non soltanto aspirazioni e sogni, ma anche preoccupazioni e paure. Visto che il denaro è per noi così importante, reputo necessario fermarsi un attimo a riflettere su quello che è il denaro in termini economici. Ho cercato di farlo senza ricorrere all’esposizione di teorie monetarie, ma tramite una storia gialla”.
Perché sapere che cosa è veramente il denaro è indispensabile per poter operare le proprie scelte, sia a livello politico, sia a livello di carriera e sviluppo personale?
“Per non incorrere in errori già fatti dai nostri nonni, che credevano di avere un nutrito conto in banca, per poi ritrovarsi con patrimoni mangiati dall’inflazione e da riforme monetarie. Capire che il denaro è credito, il cui valore è basato su una semplice convenzione, può dare una svolta alla nostra vita. Improvvisamente l’accumulazione di ricchezza cessa di essere il nostro obiettivo primario. I debiti non ci fanno più paura. Tenderemo a scegliere professioni che siano in grado di generare reddito in qualsiasi contesto monetario. A livello politico, ci aiuta a capire che uno stato può coniare la propria moneta, ma non tutte le monete sono in grado di generare credito. E a coloro che desiderano nuotare nel denaro, regalo un consiglio prezioso: il segreto della ricchezza è avere un facile accesso al credito. Tutte cose che le nostre elite finanziarie si guardano dal raccontarci”.
Avevi già riscosso un ampio successo di pubblico e critica con il manuale “Forex trading per comuni mortali”, ora centri l’argomento finanziario senza servirti dell’esposizione di teorie monetarie… quale espediente narrativo ti è venuto in soccorso?
“Ho usato il tema macroeconomico del denaro come ordito, su cui ho intessuto una trama gialla, che ruota attorno all’indagine sulla scomparsa di un uomo. Un’indagine che si intreccia con la vicenda umana di alcuni personaggi, i quali intrattenevano rapporti di amore e di amicizia con lo scomparso, senza sapere chi fosse veramente. La ricerca porta i personaggi da Francoforte a Roma, fino a oltrepassare i confini dell’Europa, dove si troveranno a scoprire un intrigo legato alla storia dell’euro. La soluzione del mistero farà loro comprendere quali meccanismi si nascondono dietro le valute di riserva e la precarietà del valore che si dà comunemente al denaro”.
Come hai scelto i luoghi di ambientazione?
“La città di Francoforte mi è parsa l’ambientazione ideale non soltanto perché è la capitale dell’unione monetaria e sede della Banca Centrale Europea, ma anche perché è una città cosmopolita, dove si parlano più lingue ed è normale incontrare persone di diversa nazionalità. Una caratteristica che ben si lega allo spirito europeista e tollerante del romanzo, in cui la provenienza etnica e geografica dei personaggi non pregiudica in alcun modo la loro amicizia. In questo contesto simbolico è naturale che l’ambientazione si sposti anche verso altre città europee, come Bruxelles, Parigi e Roma”.
Infine, c’è un personaggio a cui ti senti più affine o che risulta particolarmente funzionale a trasmettere i valori che desideravi passare ai lettori?
“A parte il personaggio di Alex, che più che un uomo in carne e ossa è un ideale, la persona che tutti vorrebbero essere, che sfugge a classificazioni di nazionalità e di gender, mi sono in particolare affezionata al protagonista-narratore Robert Bender, che a differenza dello splendido Alex, è un uomo inizialmente gravato da debolezze e paure. Si tratta del commissario di polizia che dirige le indagini sulla scomparsa di Alex e che si trova a passare la soglia di un mondo straordinario: il mondo del denaro, da cui verrà attratto come da un magnete. È lui che guida il lettore alla scoperta di questo mondo, degli amici di Alex e della soluzione del mistero, impersonando un eroe imperfetto, speculare alla figura idealizzata di Alex”.