04/18/2024
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Tiziana Buldini: Dai viaggi al set

È diventata attrice dopo aver abbandonato l’idea di un’agenzia di viaggi. La vita l’ha portata su altre strade. Un corso di recitazione e voilà si è ritrovata sul set. Un passaggio veloce che non ha spiazzato Tiziana Buldini, che ha saputo calarsi in questa avventura con dedizione e determinazione.

di Marisa Iacopino

Ha avuto esperienze importanti in tv e al cinema. Ricordiamo la serie tv “Romanzo Criminale”, la miniserie “Vip” di Carlo Vanzina, “Fuoriclasse” di Riccardo Donna, “Provaci ancora Prof 4”. Nel grande schermo ha avuto ruoli in film come: “Scusa ma ti voglio sposare” di Federico Moccia, “No problem” di Vincenzo Salemme e “Il figlio più piccolo” di Pupi Avati, “Anche se è amore non si vede” con Ficarra e Picone e “Immaturi”, dove interpretava l’amante di Paolo Kessisoglu. Attualmente sta girando “Squadra Mobile” e presto la vedremo su Mediaset.

Tiziana presentati ai nostri lettori e parlaci di te e di come sei caratterialmente.

Ciao a tutti. Sono istintiva, testarda, romantica e sognatrice”

Il tuo obiettivo nella vita non era quello di diventare attrice ma quello di aprire un’agenzia di viaggi. Cosa è successo e perché hai cambiato idea?

“È successo che mi sono lasciata all’improvviso con un ragazzo toscano dopo un anno di convivenza e in procinto di aprire un’agenzia di viaggi. Non me la sentivo più di rimanere lì, a Lucca, da sola. Così me ne sono ritornata a Rieti ma sapevo che sarebbe stato solo di passaggio. Cominciai a guardarmi intorno e mi imbattei in un’agenzia che mi propose un corso trimestrale di recitazione. Mi aveva incuriosito e pensai: perché no?”.

Sei pentita di questo “cambio di programma”?

“Assolutamente no. È stata una bellissima scoperta dal primo giorno di corso al primo giorno sul set. Credo ai segnali e al destino… Nulla succede per caso e credo che le cose brutte accadano per dare spazio e permettere di accadere a quelle belle”.

Hai iniziato a lavorare come attrice con registi del calibro di Pupi Avati, Carlo Vanzina, Federico Moccia e Vincenzo Salemme? Ti aspettavi questo passaggio?

“Ad essere sincera no, non me lo aspettavo”.

In tv hai preso parte alla serie tv “Romanzo Criminale”. Ci parli del tuo personaggio?

“Il mio esordio televisivo! Interpretavo Sofia, cassiera del bar della Questura nonché prostituta come secondo lavoro e sogno proibito e nascosto del Commissario Scialoja, interpretato da Marco Bocci. È stato un gioco di sguardi, di seduzione. Non difficile da mettere in pratica trovandomi davanti l’affascinante Marco”.

Oltre al cinema alla tv, sappiamo che nel 2010 sei stata scelta per posare su Playboy. Hai provato imbarazzo a posare senza veli?

“Non ci crederete ma sono molto timida. Ogni volta devo fare un grande lavoro su me stessa per affrontare questi tipi di set. Dunque, la mia risposta è sì!”.

Fermo restando che ogni esperienza è importante, qual è quella che ti è rimasta di più nel cuore?

“Le persone le riconosci dalle vibrazioni. Detto questo voglio citare ‘Il racconto dei racconti’ di Matteo Garrone. C’era un’energia magica. Ho assistito prima di girare alla riprese dell’uccisione del grande dragone dal re, per prendere il cuore da dare in pasto alla regina, Salma Hayek. Dopodiché, mentre preparavano la mia scena, ho avuto l’occasione di parlare con il regista e di capire che persona fantastica e speciale sia”.

Hai avuto un ruolo in un film internazionale come “Tale of Tales” al fianco di Vincent Cassel. Cosa ha significato per te?

“Specificherei piccolo e diverso ma sì importantissimo per me. Ho esitato perché un’attrice non dovrebbe mai fare la controfigura ma in questo caso ‘prestare’ il mio corpo per un’attrice di livello internazionale come Salma Hayek è stato un onore. So che è stata lei ad approvare la scelta finale. Ho grande stima di lei. Inoltre, essere diretta da un maestro del cinema come Matteo Garrone è stata un’esperienza unica”.

Per un attore è importantissimo lo studio. Tu che formazione hai avuto?

“Dopo  vari corsi iniziali mi sono stabilizzata al Duse di Francesca De Sapio per tre anni. È stata molto dura. Un percorso impegnativo sia a livello fisico che psicologico, che mi ha insegnato tanto e mi ha fatto capire l’importanza dello studio e della struttura che deve avere un attore sempre, in qualsiasi circostanza. Non si finisce mai di imparare e tutt’ora mi cimento in seminari e lezioni private con il fantastico attore e coach – attualmente a Studio Cinema – nonché carissimo amico Sergio Valastro”.

Cosa dovrebbe fare un uomo per corteggiarti?

“A me piace l’uomo all’antica, quello di una volta. Mi piace il corteggiamento, la galanteria di altri tempi. Scherzando dico sempre che sarei dovuta nascere in un’altra era. Ne esiste ancora uno? Ditegli che lo sto cercando!”.

La pazzia più pazza che faresti per amore? 

“Lascio sempre che sia l’uomo a farle”.

Qualcuno ha mai fatto pazzie per te?

“Sì, mi hanno scritto e cantato canzoni alle 4 di notte con la chitarra. Mi sono ritrovata persone, che vivevano a 800 chilometri di distanza, sotto casa all’una di notte con mazzi enormi di rose rosse. Ma la cosa che mi è piaciuta di più erano i bigliettini che mi lasciava un mio ex tutte le mattine. E dico tutte. Su questi bigliettini c’erano cuoricini, poesie e frasi d’amore. Questo per dire che le cose più semplici sono le più belle, soprattutto quelle fatte con il cuore”.

C’è un regista da cui sogni di essere diretta?

“Il mio più grande sogno si chiama Woody Allen”.

Dove ti vedremo prossimamente?

“Prossimamente su Mediaset nella nuova stagione di ‘Squadra Mobile’ e in un’altra importantissima serie tvper la quale sto per firmare il contratto”.

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