04/25/2024
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“Una regata mortale” il nuovo libro “Vintage de Le Assassine” di Editha Aceituna Griffin

di Francesca Ghezzani –

L’ultima uscita per la collana Vintage de Le Assassine si intitola “Una regata mortale” di Editha Aceituna Griffin, con la traduzione di Costanza Masetti. Ne parliamo con l’editrice Tiziana Prina.

Tiziana, ci racconti qualcosa dell’autrice e di come l’hai scovata?

“Non c’è molto da dire sull’autrice, perché ha condotto una vita abbastanza appartata occupandosi della famiglia: si era sposata con un ufficiale di cavalleria da cui aveva avuto due figli. Comunque, è nata a Gibilterra nel 1876 ed è morta a Kensington nel 1949, lasciandoci più di dodici romanzi tra mysteries e romanzi storici, che hanno trovato risonanza anche in Australia. Essendo un romanzo vintage, la scoperta di questa autrice passa sempre attraverso la lettura di articoli, di blog stranieri e di consultazioni di archivi online”.

Dove ci porta come ambientazione? 

“Ci porta nella bellissima e quasi iconica campagna inglese. A questo proposito vorrei riportare una frase che abbiamo messo nel risvolto di copertina del libro: ‘Come mai la campagna inglese è stata in passato così popolare per l’ambientazione di molti mysteries? Il motivo sta nella costruzione di un mondo inventato, dove equilibrio e armonia immaginati vengono spezzati da un atto di violenza, proprio come nel mondo reale sono spezzati dalla guerra. Ecco perché la vittima ideale è il nuovo ricco che rappresenta lo sconvolgimento economico, contrapposto alle risorse in declino che avevano tenuto in vita le grandi e antiche famiglie del passato’”.

Che tipo è Merle? 

“Sotto l’apparenza di una ragazza spregiudicata, che non vuole conformarsi alle rigide regole dell’ambiente aristocratico in cui è stata catapultata dal matrimonio, è una giovane un po’ sprovveduta in cerca di affetto e di stabilità, e li cerca elargendo generosamente le proprie ricchezze: in origine è un’ereditiera australiana”.

Un romanzo della Golden Age, scritto negli anni Trenta, che racconta di un classico delitto con personaggi appartenenti alle varie classi sociali, e uno sguardo sul mondo esclusivo dell’upper class, fatto di rigide regole e formalità. La sua uscita è quanto mai azzeccata in questo periodo in cui si parla tanto della monarchia inglese? 

“Beh, forse i tempi sono cambiati, ma quando si parla di monarchia e soprattutto di quella inglese, mi sembra che anche i giornali finiscano per focalizzarsi su particolari che riguardano etichetta e abbigliamento. Pur essendo nel 2022, sembra che non ci si sia ancora liberati da certi aspetti anacronistici, a meno che questi rappresentino una favola o un’evasione per adulti, per noi comuni mortali che ci troviamo a fare i conti ogni giorno con una quotidianità più prosaica. Tuttavia alla fine il re è nudo, come dimostra ‘Una regata mortale’, dove anche la nobiltà è costretta a mettere in piazza le sue meschinità”.

In chiusura, ci sono parallelismi tra questa opera e qualche altra della collana Vintage?

“Diciamo che i vintage che si svolgono in Inghilterra hanno sempre questa ambientazione nella campagna inglese, con nobili dimore e personaggi dell’upper class. Direi, come ho fatto notare sopra, che questo fa parte di una certa concezione del giallo tipica della Golden Age”. 

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