03/29/2024
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Uno Sguardo Raro: il primo festival di cinema sul convivere con una malattia rara e in condizioni di diversità

di Mara Fux –

Con la proiezione di oltre 50 opere tra corti e lungometraggi, si è svolta tra Berlino Roma e Milano la settima edizione di Uno Sguardo Raro-Rare Disease International Film Festival, il primo festival di cinema sul convivere con una malattia rara e la condizione di vivere nella diversità. Altissima la partecipazione di pubblico votante sulla piattaforma unosguardoraro.tv ed altrettanta la presenza alle tantissime attività proposte dalla Nove Produzione che sostiene fermamente l’impegno di Claudia Crisafio e Serena Bartezzati coofondatrici del festival meritorio anche quest’anno della Medaglia d’Oro del Presidente della Repubblica.

“La crescente affermazione nazionale e internazionale registrata dal Festival nei suoi sette anni di vita” dice Claudia Crisafio, direttore artistico del festival “testimonia come la manifestazione stia contribuendo concretamente a dar voce e visibilità all’emergere di una nuova sensibilità verso i temi del vivere in condizioni di disabilità e diversità, facendosi portatore sano delle emozioni e dei bisogni di piena integrazione, nonché delle espressioni artistiche che ne traggono ispirazione”.

Ben 35 i paesi di provenienza delle opere in concorso selezionate dalla Giuria di Qualità presieduta da Gianmarco Tognazzi che ha eletto Leo Gullotta miglior attore protagonista dell’edizione 2022 per l’interpretazione di “Vecchio” di Dino Lopardo ma che ha visto anche tanti altri importanti artisti italiani farsi portavoce della diversità nel sociale. Partito lo scorso 10 novembre a Berlino e conclusasi il 22 con la proiezione di tutti i corti finalisti nella Sala Cinema dell’Ospedale Niguarda di Milano a chiosa della cerimonia di premiazione tenutasi il 20 novembre alla Casa del Cinema di Roma, la manifestazione si è quest’anno arricchita di grandi novità tra cui l’introduzione della sezione lungometraggi e l’aggiunta di una sezione dedicata alla scrittura creativa. Menzione Speciale  della Giuria di Qualità a Massimo Dapporto ed Augusto Zucchi per l’interpretazione di “Pappo e Bucco” sulla controversa tematica dell’eutanasia assistita e qualificazione del primo posto nella sezione dei corti documentati a Fabrizio Bracconeri che in “Ti racconto tuo padre” ha narrato la propria difficile quanto amorosa vicenda personale vissuta al fianco del figlio. Al regista Lorenzo Santoni è toccato invece il Premio Panatronic per “Fame d’Aria” interpretato da Beniamino Marconi e Carmen Giardina avente per tema la sindrome di ducheme di cui lo stesso regista è affetto.  

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