04/19/2024
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Vittoria Schisano

“Sono una donna in costruzione”

“L’identità di una persona non è legata alla sessualità ma è un modo di sentirsi e di essere. Se tu guardi Giuseppe e guardi Vittoria, è molto più credibile Vittoria. Probabilmente se avessi avuto una conformazione fisica molto maschile, non avrei fatto questa scelta”. Vittoria Schisano, attrice, ci parla di questa nuova vita e del coraggio che ha avuto

 di Silvia Giansanti Non so se ricordate. Qualche numero fa abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con l’attore Giuseppe Schisano, ospitando una sua intervista, e adesso, ironia della sorte, lo ritroviamo completamente trasformato e pronto ad affrontare una nuova vita con il nome di Vittoria Schisano. Davvero un bel coraggio per sottoporsi a questa metamorfosi. Non tutti quelli insoddisfatti del proprio sesso, infatti, sono in grado di affrontare questo delicato passaggio. E’ la prima volta che un personaggio popolare italiano decide di sottoporsi a questa trasformazione, altrettanto per noi che abbiamo ritrovato un’altra persona da intervistare ma sempre comunque la stessa.

Vittoria, la tua vita ultimamente ha subito profonde modifiche…

(Sorride) “Verissimo!”.

Com’è maturata questa scelta?

“In maniera abbastanza inconscia. Era un qualcosa di presente da sempre. Oggi, quando riguardo la mia infanzia e la mia adolescenza, mi accorgo che l’ho sempre saputo, solo che la cosa mi spaventava e mi giravo dall’altra parte. Pensavo che fossero solo momenti strani da adolescente. Invece, da grande ho preso coscienza di quello che fossi veramente e che sognavo, trovando così il coraggio di dare una risposta a tutte quelle domande che mi ponevo”.

Cos’è successo?

“Respingevo questa verità, il femminile che era in me e che tanto mi spaventava, e più lo respingevo e più si scagliava contro di me con una violenza inaudita. Inizialmente la cosa mi ha gettato in confusione e avevo un grande spavento verso un mondo che comunque non conoscevo bene. Però c’è stato un determinato momento della mia vita in cui non sono riuscita più a sottrarmi e in cui la verità ha preso il sopravvento. Quindi non ho potuto fare altro che prenderne atto. E’ iniziato un periodo delicato, in cui ho iniziato a non mangiare, a rifiutare Giuseppe e la vita stessa e a non guardarmi più allo specchio”.

Non hai confidato a nessuno questo tuo stato di allora?

“Sì, ho iniziato a parlarne con i miei amici e con mia sorella, che mi ha dato un appoggio importante, senza alcun tipo di pregiudizio verso la scelta”.

Come ha reagito il resto della famiglia?

“Dopo un po’ di tempo, sono di nuovo scesa a Napoli, dove ho riunito la mia famiglia e ho comunicato questa mia decisione. Le reazioni sono state sicuramente forti, ma tipiche di genitori che amano il proprio figlio. Provengo da una famiglia molto semplice per situazioni sociali e di cultura, ma all’interno è sempre prevalso l’amore. D’altronde i miei genitori mi hanno sempre insegnato l’onestà e a dire la verità. Una scelta difficile e coraggiosa ma credo che la verità premi sempre”.

Ora la trasformazione che vediamo è solo un risultato ormonale, a quando quella chirurgica?

“Non so, vedremo, anche perché il percorso è davvero lungo, della durata di due anni circa. E’ un intervento molto difficile sia a livello emotivo che fisico, visto che dura sei ore. Ci tengo a precisare che quando mi sono recata dal medico per sottopormi al test ormonale, ho destato il suo stupore per la bella quantità di ormoni femminili che avevo in corpo.

Eventualmente, dove pensi di effettuere l’intervento, in Italia o all’estero?

“Ancora non ho deciso, per il momento continuo a leggermi dentro e a fare questa cura ormonale che mi ha fatto perdere i peli e mi ha addolcito i tratti del viso. Immagino la mia vita come se fosse una torta, in questo momento sono al pan di Spagna e quando avrò completato il tutto, deciderò se metterci o meno le ciliegine. Mi ritengo comunque molto fortunata, in quanto la mia conformazione fisica già in partenza è sempre stata molto femminile, quindi oggi non vengo guardata come un transessuale ma come una bella ragazza”.

Quando ti guardavi allo specchio, ti piacevi come uomo?

“Sì”.

E’ cambiato qualcosa adesso nell’animo?

“No, è sempre quello. Forse prima mi sentivo ingabbiata in un corpo e in un ruolo che non mi appartenevano, oggi invece mi sento più forte”.

Hai paura che questo cambiamento possa influire sulla carriera di attrice?

“In realtà non ho mai avuto questa paura, perché prima di essere un personaggio o di avere una passione, sono una persona e si deve prima di tutto trovare un equilibrio”.

Come mai hai scelto il nome Vittoria e non uno che si avvicinasse al tuo, tipo Giuseppina?

(Ride) “Perché Giuseppina proprio non mi piace! Avevo un paio di nomi che mi piacevano e un giorno, parlando con un’amica, lei mi ha suggerito di chiamarmi in questo modo. Al nome Vittoria, mi sono sentita improvvisamente come chiamare e allora è andata così. Il nome è anche di buon auspicio per questa nuova vita”.

Qual è stato il momento più bello di questa rinascita?

“Quando mia madre mi ha chiamato con il mio nuovo nome”.

Cosa ti aspetti dagli altri dopo questo cambiamento?

“Mi aspetto che non cambi proprio nulla. Cambia solo la percezione di te stessa, perché è tutto al femminile”.

Riguardo i tuoi impegni attuali?

“Sto scrivendo un libro, ancora senza titolo, allo scopo di raccogliere gli stati d’animo ed evidenziare momenti importanti di questa trasformazione, che sono d’aiuto a tante persone che vorrebbero intraprendere questo processo di cambiamento. Sono molte le mamme che mi scrivono per cercare di capire alcune cose e mi rendo conto di essere d’aiuto. In più sto valutando proposte, visto che sono ancora in costruzione”.

Quali sono i tuoi miti?

“Essendo napoletana, direi Sophia Loren e l’attrice preferita straniera è Julia Roberts che mi ha fatto sognare con i suoi film”.

Andando sul tuo sito, appare subito questa frase: “If you don’t like your life, change it!”. E’ un invito a cambiare la propria vita a chi è insoddisfatto?

“Assolutamente sì. Nella vita dobbiamo trovare il coraggio di esser felici, non sempre è facile, spesso si fanno delle scelte comode. C’è una bella differenza tra vivere e campare. Meglio volare e cadere piuttosto che camminare per tutta la vita”.

CHI E’ VITTORIA SCHISANO

Vittoria Schisano è nata a Pomigliano D’Arco (Napoli) l’11 novembre sotto il segno dello Scorpione con ascendente Cancro. Caratterialmente si definisce solare, forte e fragile allo stesso tempo e sensibile. Tifa per il Napoli, adora la pasta alla norma e ha come hobby il mare. Al momento non possiede animali domestici ed è single. Vive a Roma ma le piacerebbe abitare a Parigi. Il 1998 è stato l’anno fortunato della sua vita, in quanto ha iniziato a lavorare nel campo artistico, partendo con la moda. Si è trasferito così a Roma, entrando in accademia dove ha studiato recitazione. Nel 2005 ha esordito nel film per Rai Uno “Mio figlio”. Nel 2009 è stato premiato come miglior attore esordiente. Nel 2011 è entrato nel cast di “Al di là del Lago” per Canale 5 e successivamente ha girato “Dentro ai miei occhi”. Ha preso parte anche in “Canepazzo” nel ruolo da protagonista. Il 17 novembre 2011 l’attore ha dichiarato di aver intrapreso il percorso per cambiare sesso e la notizia ha fatto il giro del mondo. Oggi Giuseppe non esiste più ed ora si chiama Vittoria.

 

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Amy Shackleton
Luca Montersino

redazione@gpmagazine.it

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