Katia Beni

Bionda come Marilyn
Dotata di un incredibile talento comico, è un’attrice capace di portare in scena la vita quotidiana con un atteggiamento dissacratore, ma anche con la delicata ironia di
di Fabiola Di Giov Angelo
Nota al grande pubblico grazie alla televisione con Cambi, Panariello e Conti e alla simpaticissima Tina della fiction “Carabinieri” Katia Beni durante i suoi spettacoli non smette di accendere il suo pubblico con un repertorio di grande successo. E oggi, appena varcata la soglia dei magici cinquant’anni, come lei stessa li definisce, ci racconta di quanto il suo mestiere sappia fornirle grossi stimoli, della sua visione della vita come un’energia ad intermittenza, delle sue passioni romantiche e di un sogno da realizzare, avere un posto suo dove mangiare e godere di buoni spettacoli.
Hai appena compiuto cinquant’anni. Qualcosa da dichiarare?
“Sono finalmente entrata nel magico mondo delle cinquantenni, tra l’altro in buonissima compagnia. Sono con Demi Moore, Madonna e molte altre splendide donne che col passar degli anni diventano sempre più belle. A volte mi chiedo se anche loro abbiano vissuto le magnifiche gioie delle sensazionali fasi della menopausa!”.
Qualche valutazione a questo punto della carriera?
“Diciamo che le valutazioni mi mettono malinconia. Non sono di quelle cinquantenni che vogliono essere giovani a tutti i costi. Ma mi sento ancora in una fase sperimentale e questo mi dà un forte stimolo. Se si arriva a pensare che a cinquant’anni si hanno solo gli ultimi colpi da sparare, in tutti i sensi, è finita, si smette di investire sul proprio futuro e anche sul passato! Perché come ha detto una volta Giorgio Faletti è importante investire anche sul proprio passato e su quelle cose belle che si sono fatte”.
“Prima o poi casco” è il titolo del tuo ultimo spettacolo, ma anche di un tuo libro. Ce ne vuoi parlare?
“Prima o poi casco” è prima di tutto il libro scritto con Fabio Genovesi, poi è diventato uno spettacolo teatrale con il quale siamo stati in giro quest’estate e che porteremo al nord, in particolare in Piemonte, a febbraio”.
Quali altre novità per il prossimo anno?
“A marzo debutterò con un nuovo spettacolo tratto da un altro librettino scritto anni fa “Renzino mon amour. Lui, lei e l’arbre magic”. Il titolo dello spettacolo sarà “Gli inseparabili” e racconterà la vita di una famiglia di folli supereroi, che vivono tutti insieme nella stessa casa. La storia prende inizio a partire dagli anni ’60, in particolare il giorno della morte della splendida Marilyn Monroe, data in cui nascerà la protagonista dello spettacolo, una bionda di nome Katia”.
Come mai questo riferimento a Marilyn?
“Io ho una passione smisurata per questa straordinaria attrice. Addirittura ho una stanza da bagno nella mia casa interamente dedicata a lei”.
Quanto conta nel tuo rapporto con l’altro sesso il fatto di essere una donna molto ironica e divertente?
“Nella vita è molto importante essere simpatici. Lo stesso Giacomo Casanova comprendeva tra le regole di seduzione la simpatia. L’autoironia, in generale, è una dote molto apprezzata e devo dire che, soprattutto nella prima fase della mia carriera, alcuni colleghi comici sono stati attratti da me proprio per la mia simpatia”.
Prima di diventare una comica avevi mai pensato di fare altro?
“Dovevo laurearmi in fisica, ero molto portata per le materie scientifiche. Poi con il mio fidanzato di allora decidemmo di iscriverci ad un corso di teatro e abbandonare l’università. Feci alcuni seminari e in seguito cominciai a studiare alla scuola di Alessandra Galante Garrone a Bologna e da lì è iniziata la mia carriera”.
Il pubblico televisivo ti ha conosciuto grazie al ruolo di Tina nella fiction “Carabinieri”. Quanto sei legata a quel ruolo?
“Molto. La gente mi riconosce per aver dato vita a quel personaggio. Iniziai credendoci poco, poi Tina è cresciuta con me puntata dopo puntata, avevo la possibilità di improvvisare e il copione era diventato con il tempo una sorta di canovaccio. Inoltre quel personaggio mi ha permesso di arrivare alle nuove generazioni. Ne approfitto per ricordare il mio amico Vincenzo Crocitti, che nella fiction “Carabinieri” ha interpretato il vicebrigadiere Bordi, scomparso lo scorso anno. E’ stata una persona veramente molto bella, un uomo buono con il quale ho trascorso momenti divertentissimi a Città della Pieve, in Umbria, dove giravamo la fiction”.
Hai esordito con un trio comico tutto al femminile “Le Galline” e dopo circa 20 anni il trio si è riunito. Come è stato?
“Con Sonia Grassi avevamo fatto altre cose insieme mentre con Erina Maria Lopresti ci eravamo perse di vista da allora, da quegli anni in cui lavoravamo insieme con Alessandro Benvenuti. Ci siamo riunite nel 2007 ritrovando lo stesso entusiasmo e forse un pizzico di energia in più”.
Se non avessi fatto l’attrice comica cosa avresti potuto fare?
“Qualcosa che aveva a che fare con il cibo. Ho una sorta di fissazione per i prodotti tipici e i piatti locali, per cui quando mi trovo in un posto nuovo adoro assaggiare le specialità locali. Prima o poi ne farò l’argomento di un mio spettacolo. Tra l’altro il mio sogno sarebbe proprio quello di aprire un ristorante dove mangiare prodotti tipici e assistere a spettacoli e cabaret”.
Lasciamoci con qualche tuo appuntamento…
“Sarò nel film di e con Graziano Salvadori ‘Sarebbe stato facile’ che abbiamo iniziato a girare da poco e nell’ultimo film dei Vanzina in una scena girata a Firenze e poi c’è lo spettacolo ‘Gli inseparabili’ che credo ci divertirà molto!”.