04/25/2024
HomeSpettacoloRossella Brescia: La showgirl con la danza nel cuore

Rossella Brescia: La showgirl con la danza nel cuore

Ha aperto una scuola di danza al sud, nella sua città, per dare una possibilità a chi insegue un sogno. Una bella realtà dove passano tanti illustri ballerini che contribuiscono a valorizzare questo progetto. Da quest’anno c’è la novità della recitazione

di Silvia Giansanti

Se qualcuno pensa che Rossella Brescia sia emersa con la radio, sta prendendo un grosso granchio. Da anni, infatti, questa donna così caparbia ha aperto il suo cuore alla danza che è stato il suo primo amore, ottenendo risultati più che soddisfacenti. E’ una persona dalle mille risorse che si muove anche nell’ambito televisivo come ballerina, conduttrice di programmi e testimonial di spot e nella radio, essendo nel cast del seguitissimo programma del primo mattino “Tutti pazzi per RDS”. Da rigorosa ballerina a showgirl insomma. Rossella porta avanti i suoi importanti progetti, mantenendo quella genuinità caratteristica dei pugliesi. Da qualche anno ha voluto pensare a chi desidera intraprendere un percorso di studi di danza, aprendo una signora scuola proprio nella sua città natale Martina Franca, offrendo una valida opportunità a chi vive in quelle zone che non offrono molto. E allora tutti in punta di piedi.

Rossella, visto che sei venuta fuori come ballerina, ripercorriamo in breve i tuoi esordi.

“Ho fatto l’Accademia Nazionale di Danza a Roma e la mia passione per la danza è nata con vari miti che vedevo in televisione, guardando semplicemente i grandi show del sabato sera o programmi come ‘Maratona d’Estate’ di Vittoria Ottolenghi. La tv che molti demonizzano in questo momento, ai tempi in cui non esisteva internet, mi ha appassionato alla danza”.

Aprire una scuola di danza è sempre stato il tuo sogno?

“E’ sempre stato nei miei sogni perché per studiare danza in modo serio, ero costretta a spostarmi da Martina Franca con i mezzi che ci impiegavano una vita per arrivare a destinazione in città come Bari. Una volta terminata l’Accademia, ho voluto aprire una scuola di danza nella mia città per dare a tutti i ragazzi, lontani dalla grandi città, la chance di essere a contatto con il mondo del lavoro, perché non serve solo studiare. La danza non va vissuta solo in sala prove, ma si devono fare esperienze di palcoscenico”.

Quindi la scelta della tua città è stata voluta.

“Sì, perché Roma già pullula di grandi scuole, mentre invece nel sud non c’è offerta per i ragazzi che vogliono intraprendere questo percorso. Infatti mi sono  dovuta spostare anni fa nella Capitale. Ho voluto dare così la possibilità a chi risiede nella mia zona d’origine. Ho vissuto il sacrificio sulla mia pelle e così ho voluto dare l’occasione a chi è distante per motivi geografici”.

Chi ti ha sostenuto in questo progetto?

“La mia famiglia che mi ha aiutata psicologicamente ed umanamente”.

Come ti organizzi per seguire il tutto, visto che risiedi a Roma?

“Una volta al mese torno giù. Dato che dalla danza ho acquisito molto pragmatismo, riesco ad organizzare e a far quadrare tutto. In quella volta al mese organizzo il lavoro che gli studenti devono fare con gli insegnanti validi. I miei mi gestiscono la scuola a livello amministrativo perché io non so gestire questo aspetto. Per me esiste solo quello artistico”.

Chi insegna nella tua scuola?

“C’è un’insegnante diplomata al Teatro dell’Opera di Roma. Chi insegna deve avere avuto esperienze valide di palcoscenico e un diploma, non ci si improvvisa insegnanti”.

Che tipo di corsi ci sono?

“Corsi come in una scuola normale, si va dalla classica alla moderna. Da quest’anno c’è anche una cosa interessante perché secondo me una ballerina deve essere completa (senza le parole si deve far capire un balletto) e per questo c’è un seminario di recitazione gestito da Carlo Dilonardo, un bravo regista, martinese anche lui, che ha studiato a Roma, Con ciò voglio cercare di ampliare il discorso dell’arte e dello spettacolo”.

Sei soddisfatta dei tuoi ragazzi. Hai potuto appurare che ci sono talenti veri?

“Sono molto soddisfatta sia di quelli che studiano con dedizione anche se hanno deciso che la danza non sarà il loro mestiere e sia di quelli che hanno puntato tutta la loro vita su questa disciplina provandoci. Sono particolarmente contenta di una ragazza, Vanessa Liberto, che è entrata al sesto corso alla Scuola della Scala di Milano. Poi c’è stata una bambina che è stata ammessa ai corsi del Teatro dell’Opera, ma essendo troppo piccola, i genitori per il momento non se la sono sentita di farla continuare. Però ha avuto una bella soddisfazione, magari più avanti potrà riprovare”.

Nella tua scuola passano anche personaggi importanti.

“Certo, ci sono insegnanti della Scala e del Teatro dell’Opera che passano giù a Martina Franca. Ci sono insegnanti e ballerini straordinari come Veronica Peparini, Kledi, Mauro Astolfi e tanti altri che mi stanno dando una mano”.

Come si svolgono le lezioni nell’intero anno scolastico?

“Ad anni alternati c’è uno spettacolo finale. Un anno faccio venire dei maestri da fuori e l’altro anno metto su uno spettacolo vero e proprio. Infatti, quest’anno abbiamo invitato Alessio Rezza e Rebecca Bianchi, due fantastici ballerini del Teatro dell’Opera. Cerco sempre dei grandi talenti in modo tale che possano portare a Martina Franca il repertorio di un classico, in modo da constatare dal vivo a quale livello si può arrivare. I grandi studiano tutti i giorni, mentre i più piccoli hanno lezioni per la loro età”.

Da cosa si riconosce un vero ballerino?

“Si riconosce innanzitutto dalla grande passione che ha. Esistono anche molti bravi che però non hanno questo fuoco dentro e quindi il loro talento purtroppo è destinato a finire lì. Invece ci sono altri magari meno talentuosi, che però hanno un amore smodato nei confronti della danza ed è proprio questo che li porterà alla conquista delle scene”.

Di solito chi svolge questa attività è un tipo preciso, determinato e ha tanta disciplina. Tu invece hai saputo tirare fuori altri lati del carattere, misurandoti con programmi tv e radio che hanno un’altra impronta.

“Sono una furiosa del mestiere, sono una che pensa all’arte a 360 gradi. Non sono per l’artista finalizzato solo nella sua materia specifica, ma egli deve saper fare tante cose, Dietro a tutto quello che faccio, c’è uno studio, non ci si improvvisa. Specialmente in teatro sul palco, dove si è messi a nudo”.

Oltre alla scuola di danza, sappiamo che hai un impegno quotidiano con il programma radio “Tutti pazzi per RDS”. Qual è il tuo motto appena sveglia, prima di catapultarti in diretta?

(Ride) “Non ho un motto ma mi do forza e coraggio per scendere dal letto e vestirmi. Dopo lo shock della sveglia, quando arrivo in radio poi passa tutto. Specie adesso che andiamo incontro all’inverno, diventa tutto più complicato alzarsi con il freddo e con poca luce”.

CHI E’ ROSSELLA BRESCIA

Rossella Brescia è nata a Martina Franca (TA) il 20 agosto del 1971 sotto il segno del Leone. Caratterialmente si definisce molto precisa e testarda. Ha come hobby andare al cinema, adora i panzerotti e le orecchiette con le cime di rapa. Simpatizza per la Roma. Le piacerebbe vivere a New York. Attualmente non possiede animali domestici e ha come compagno di vita Luciano Cannito. Ha studiato all’Accademia Nazionale di Danza Classica di Roma, debuttando nel 1994 nello spettacolo tv “Tutti a casa” condotto da Pippo Baudo. Negli anni successivi si è divisa tra teatro e tv dove ha lavorato in qualità di ballerina in diverse trasmissioni come “Cuori e Denari”, “Un disco per l’estate”, “Gran Casinò” e “Buona Domenica”, dov’è stata prima ballerina nel 1997. E’ stata anche testimonial di rinomate case per spot tv. Tra le sue tappe salienti c’è stata la conduzione di “Colorado Cafè”, “Matinée”, “Gabbia di matti”, “Wind Music Awards”, “Miss Muretto”, “Baila” e altre trasmissioni, fino ad arrivare al recente “60° Festival di Castrocaro”. A tutto questo si aggiungono esperienze teatrali, cortometraggi, videoclip e doppiaggio. Attualmente è in onda ogni giorno in “Tutti pazzi per RDS”. Ha aperto una scuola di danza nella sua città natale.

Condividi Su:
Aleksandar Atanasije
GP Magazine ottobre

redazione@gpmagazine.it

Valuta Questo Articolo
NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO