04/26/2024
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Gabriela De Portillo: Dialogo con l’alieno

Gabriela proviene dalla provincia di Latina ed è nata da genitori italiani con origini spagnole e, attualmente, è una delle più quotate medium a livello nazionale ed internazionale. Si è dovuta trasferire a Torino per ragioni passate di lavoro del padre. Quando si dice che nulla viene per caso. Una persona con le sue doti vive proprio nella città più misteriosa e magica d’Italia.

di Silvia Giansanti

Per anni ha coltivato anche studi nel settore olistico. Ha tenuto corsi in varie città e partecipato a trasmissioni televisive. Ha scritto molti libri e commedie teatrali su diversi argomenti. Ha perfino collaborato con un’organizzazione americana specializzata nella ricerca di persone scomparse. Andiamo a dialogare con questa super donna, un po’ come ha fatto un bel giorno Donset, un simpatico alieno che si è presentato a lei.

Gabriela, quando hai scoperto di avere questi particolari poteri?

“Le prime manifestazioni si sono verificate all’età di sei anni circa; ero in grado di leggere il futuro semplicemente guardando una persona in volto. Avevo anche un amico invisibile che si è manifestato apertamente quando avevo sui tredici anni. Si trattava del mio Spirito Guida”.

So che hai dato un grande contributo per cercare alcune persone scomparse nel nulla, prendendo parte anche a trasmissioni tv. Parliamone.

“La mia passione per il mistero iniziò da adolescente, quando ho cercato il modo di entrare all’Accademia di Polizia a Roma, dove avrei dovuto fare due anni di corso prima di essere ammessa. I miei genitori, allora in fase di separazione, ovviamente non furono d’accordo. Così fui costretta a scegliere studi che almeno mi consentissero di muovermi, di viaggiare e di conoscere. Scelsi Lingue. Se non fossi riuscita ad entrare in Polizia, almeno avrei potuto fare l’accompagnatrice turistica o lavorare sulle navi. Il mio sogno era raggiungere un posto di comando nelle forze dell’ordine perché dicevo sempre a mia madre che volevo sconfiggere la mafia. A sei anni guardavo Petrosino in tv e ne venivo assorbita totalmente”.

E poi?

“Con il passare degli anni questa mia voglia di indossare una divisa mia mi ha portata su altre strade, con un comune denominatore però, visto che mi sono dedicata a qualcosa che ha soddisfatto la mia voglia di indagare. Così ho aperto un blog www.cronacainvestigativa.blogspot.com, dove grazie a ciò che vedo e sento, scrivo a rime baciate. Parlo di alcune persone scomparse ma anche di misteri irrisolti. Di tanto in tanto collaboro con le forze dell’ordine. Per un anno mi sono occupata di un caso di cronaca e cioè quello relativo a Patrizia Rognoni, l’amica di Enzo Iacchetti. Ho scritto un libro su ciò che è emerso prima, durante e dopo le indagini da me svolte. Prima ancora di creare il mio blog, ho collaborato per due anni con un’associazione americana no profit chiamata FINDME, capeggiata da un ex poliziotto americano. Ad oggi presto il mio contributo alle indagini di cui si occupa l’investigatore Frank Crescentini a Las Vegas”.

Stai continuando ad approfondire studi che riguardano queste tue doti?

“Ogni giorno approfondisco i miei studi e le mie curiosità. Più intensifico la pratica, più i poteri aumentano. Ho iniziato una serie di seminari per insegnare queste doti anche alle persone meno fortunate di me. Voglio aiutarle a conoscere se stesse, perché solo conoscendo a fondo la loro parte inconscia, sono in grado di guardare oltre”.

Quanti libri hai pubblicato finora e che cosa trattano?

“Fino ad oggi sei, ma ne ho altri sette in preparazione, di cui due già quasi alla fine. Ho ultimato anche un mazzo di carte che ho chiamato ‘carte Bio-genealogiche. Le ho create per imparare a decodificare la propria data di nascita, visto che in essa è  contenuto il nostro DNA, con lo scopo unico di portare le persone ad una conoscenza interiore totale. Il libro commedia ‘Totò e l’Angelo’ nella primavera 2016 verrà messo in scena a teatro con la regia di Gianni Villani”.

L’ultima pubblicazione “Donset dialogo con un extraterrestre”, rivela sconvolgenti verità. Hai fatto fatica ad accettare usi di questo mondo parallelo al nostro o condividi alcune cose che ti ha rivelato Donset?

“Non ho fatto nessuna fatica a connettermi con un’altra intelligenza extraterrestre, diciamo che ho fatto fatica ad accettare che questo mondo fosse popolato anche da altre creature diverse dagli esseri umani, soprattutto nell’aspetto. Delle cose che mi ha rivelato condivido quasi tutto, perché capisco che ciò che mi dice Donset è esattamente ciò che ho sempre pensato e rientra nei dubbi che avevo e ai quali l’alieno ha dato una risposta”.

Quando hai avvertito per la prima volta la presenza di questa creatura, come hai fatto a riconoscere che si trattava di un extraterrestre e non di una semplice anima che voleva comunicare con te?

“Quando ha fatto capolino la prima volta, si è presentato in vesti umane, specificando da subito che era un alieno. Solo successivamente l’ho visto nei suoi panni e quindi non ho avuto dubbi”.

Hai avuto paura?

“No, non ho mai paura, ne sono rimasta stupita e affascinata nello stesso tempo, considerata la statura e visto il suo aspetto bambino. E’ un grigio bianco dei più bassi di statura e di aspetto fanciullesco”.

Quanto è durato il vostro dialogo?

“E’ iniziato oltre 15 anni fa, abbandonato per mia volontà per svariati anni e poi ripreso nel 2014”.

Da allora hai avuto altri contatti con lui?

“Lui è spesso al mio fianco e mi indica le cose che devo fare per l’umanità, compreso il mazzo di carte Bio-genealogiche che ho creato in due giorni”.

Come avvengono queste conversazioni?

“Per via telepatica nella lingua del medium, quindi in italiano. A volte lo vedo davanti a me, a volte lo sento”.

Nel libro si parla di extraterrestri buoni e di quelli cattivi. Come fare per difenderci da un eventuale attacco?

“La preparazione interiore, la conoscenza, la consapevolezza e la presa di coscienza sono alla base di tutto. Non bisogna temere i loro attacchi, in quanto non ci attaccheranno come crediamo. Subiamo attacchi occulti tutti i giorni e sempre c’è il loro zampino. Sono tra noi da migliaia di anni. La creazione dell’uomo ha origini aliene”.

Ecco, che significa che sono tra di noi?

“Dal momento che noi siamo il frutto di combinazioni genetiche attuate dagli alieni, noi siamo loro, ossia portiamo in noi un DNA alieno. Oltre a questo, abitanti di svariati altri pianeti sono in missione sulla Terra e non sempre con scopi benefici. Indossano abiti europei e si mischiano tra la popolazione”.

La gente continua ad essere scettica su questo tipo di argomenti che riguardano dimensioni parallele alle nostre. Tu come affronti chi non crede o peggio, chi si prende gioco di chi crede?

“Anni fa me la prendevo se una persona non credeva o peggio, mi prendeva in giro. Oggi sorrido e dico che povero sei nella fede e presto o tardi dovrai ricrederti, ma meglio oggi perché domani la verità potrebbe esserti inculcata forzatamente rischiando anche di farti male. Una presa di coscienza è ciò che ti serve per evitare maggiori esperienze negative”.

Ci puoi spiegare in parole povere, quante dimensioni esistono oltre alla nostra?

“Da ciò che ho appreso con mio grande stupore da Donset, esistono 99 dimensioni. Come dice lui stesso, il concetto non è così semplice da spiegare, sarebbe meglio lo facessi con uno schizzo, o meglio, chiudi gli occhi e prova ad immaginare 11 binari paralleli di una stazione ferroviaria. Ora prova a guardare meglio e noterai che ogni binario ne ha altri laterali, come fossero scambi dei treni. Ogni binario ha 8 scambi; 4 da un lato e 4 dall’altro e grazie agli scambi si può passare con facilità da una dimensione all’altra”.

Perché spesso le anime che ci vengono in sogno o Donset stesso, riescono a prevedere eventi futuri?

“Perché loro sono in grado di percepire un tempo ed uno spazio che non rientra nella percezione dei nostri cinque sensi conosciuti. Noi siamo intrappolati in un involucro che ci impedisce di vedere oltre. Sviluppando altri sensi, anche noi saremmo in grado di vedere”.

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GP Magazine ottobre
Giuseppina Mellace:

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