04/28/2024
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Elisabetta Pellini

Istintiva e passionale

E’ stata una delle protagoniste nella serie di Canale 5 “Le Tre Rose di Eva”. In autunno la vedremo nel film tv “La stagione delle piccole pioggie”, in onda su Rai 1

Ha quattro nomi anagrafici: Beatrice, Susanna, Antonietta e Margherita. “Nomi dedicati alle mie nonne e zie”, dice. Fa l’attrice e finora ha messo in fila tante esperienze in campo televisivo, cinematografico, pubblicitario e nell’ambito dei cortometraggi. Di recente è stata una delle protagoniste della fiction di Canale 5 “Le Tre Rose di Eva”, una produzione che ha ottenuto un ottimo seguito di pubblico. Dopo l’estate, Elisabetta Pellini si appresta a vivere un autunno importante per la sua carriera. Per conoscerla meglio non vi rimane che leggere questa intervista.
Elisabetta, parlaci di te.
“Sono del segno dell’Ariete, ascendente Leone. Nell’oroscopo cinese sono Tigre. Mi piace leggere, scrivere, dipingere, amo la musica e adoro viaggiare e mi piace partire all’avventura. Amo tutto il cinema, italiano e straniero, e di tutti i generi. Rimango incantata davanti ad ogni forma di arte e appena possibile vado alla ricerca di mostre”.
Sei una donna molto attiva. Caratterialmente come ti definisci?
“Credo, a detta di chi mi conosce, che ho un buon carattere. Sono solare, mi piace stare con i miei amici, sono testarda e non sopporto le bugie e la mancanza di rispetto. Sono istintiva e passionale e a volte probabilmente dovrei ragionare di più e non agire d’istinto. Amo riappacificarmi quando litigo e spesso sono insicura e malinconica, anche se apparentemente non sembra”.
Parliamo dell’aspetto professionale. Che esperienza è stata quella di “Le Tre Rose di Eva”?
“E’ stata un esperienza bellissima e sono molto felice del successo che tutti abbiamo avuto, grazie alla gente che si è affezionata alla fiction. E’ stata dura, perché avevamo tempi di lavorazione strettissimi e Laura Sommariva è un personaggio complesso. Sono felice che sia stato credibile e di esser riuscita a trasmettere la sua fragilità e disperazione ma anche la sua grande rivincita su Edoardo. E’ un personaggio che ho amato moltissimo e che mi ha aperto un mondo che non conoscevo. Laura è fragile, non sopporta la solitudine, è coraggiosa e purtroppo autolesionista. Con i registi e tutta la produzione mi sono trovata benissimo. Sul set si respirava una bella energia e credo che questa sia arrivata anche al pubblico”.
Sei nata in Svizzera. Fin quando hai vissuto lì e che ricordi hai?
“Sono nata a Sorengo, in provincia di Lugano. Ho abitato fino a 18 anni a Marchirolo, un paesino al confine in provincia di Varese. Spesso andavo a Lugano a fare spese con mia madre, a passeggiare sul lago, a cercare i funghi nei boschi. Ho dei bellissimi ricordi di quel periodo. Mangiavo i würstel, i crauti e tantissimo cioccolato, che è la mia passione”.
Come e quando ti sei scoperta attrice?
“Credo che tra le mie prime parole, dopo mamma e papà, ci sia stata la parola ‘cinema’. La prima esperienza teatrale è avvenuta durante il primo saggio di danza classica al teatro di Varese, all’età di cinque anni. La fatica, il sipario, lo scricchiolio degli assi del teatro, l’emozione. E’ stato il mio primo grande amore. Poi respiravo questa passione in casa. Mio padre negli anni ‘60 fece due documentari in Camerun. Amava l’arte, il cinema, i viaggi e io ho assorbito e fatto mie le sue passioni. Mi ricordo quando con mia cugina Benedetta, mia coetanea, organizzavamo spettacoli e balletti tutte le sere per i nostri genitori e parenti. In inverno poi ero capace di guardare quattro o cinque film alla tv, dimenticandomi di tutto e poi ripetevo le scene che vedevo, imitando le attrici che vedevo recitare, da Mariangela Melato a Monica Vitti. I miei primi film sono stati con la regia di Neri Parenti (‘Il Cucciolo’) e con Carlo Vanzina (‘Il cielo in una stanza’)”.
Che formazione hai avuto?
“Ho studiato in modo indipendente ma approfondito e non smetto mai di cercare di crescere. Ho studiato recitazione e dizione con Annabella Cerliani, che mi ha insegnato anche a vivere e guardarmi dentro e intorno. Ho studiato canto, perché credo che un attore debba essere intonato. Poi ho studiato movimento e danza classica per sette anni e balli latino-americani. Ho studiato bioenergetica, per capire come utilizzare la nostra energia e cercare di renderla positiva, trasformarla, e per cercare di rendere carismatico e vero ogni personaggio che interpreto”.
Hai fatto tante cose in tv, al cinema e in pubblicità. C’è qualche lavoro a cui sei rimasta più legata e perché?
“Sono rimasta molto legata a un film tv in onda in autunno su Rai 1, ‘La stagione delle piccole piogge’, con la regia di Sergio Martino, perché ho avuto la possibilità di conoscere il Kenya. Interpreto la dottoressa senza frontiere Victoria Berman, che con un’amica italiana aiuta un villaggio africano, Mtangani, con il sistema del microcredito. Ho scoperto un mondo di umanità che mi è entrato nel cuore”.
Hai fatto anche diversi spot televisivi. Che cosa ti hanno dato professionalmente queste esperienze?
“Ogni lavoro ti lascia qualcosa. Gli spot mi hanno permesso di lavorare nella pubblicità, viaggiare, guadagnare bene e conoscere grandi registi italiani e stranieri. Ferzan Ozpetek mi ha chiamato dopo uno spot per prendere parte ad un suo film ed è stata una grande soddisfazione”.
Hai un sogno nel cassetto?
“Sì, certo. Quello di essere felice e in equilibrio con chi amo e con il mio lavoro”.
Facciamo un gioco. Torni la sera tardi, prendi il telecomando in mano e accendi la tv… Qual è il canale o il programma sul quale va la tua scelta?
“Accendo la tv e guardo telegiornali e canali di cinema come Rai 4, Rai Movie e Iris. Oppure cerco bei film che generalmente trasmettono la notte o la mattina presto. Mi piacciono i cartoni animati e i fumetti”.
Riesci a dedicare del tempo ai tuoi amici?
“I miei amici e le amiche sono il mio tesoro, il più prezioso e il più importante. Sono sempre presenti nella mia vita e sono la mia forza nei brutti momenti e nei momenti di felicità”.
L’attrice, italiana o straniera, che ammiri o hai ammirato di più?
“Ho ammirazione assoluta per Monica Vitti e Mariangela Melato. Tra le straniere mi piacciono Nicole Kidman, Sharon Stone e tutte le attrici belle che con la loro bravura fanno dimenticare quanto lo siano”.
Progetti futuri?
“Uscirà in autunno su Rai 1 il film tv dal titolo ‘La stagione delle piccole piogge’, con la regia di Sergio Martino. Ora sto girando sei puntate di ‘Rosso San Valentino’, con la regia di Fabrizio Costa, che andranno in onda sempre su Rai 1, e comincerò la seconda serie di ‘Le Tre Rose di Eva’ a febbraio. Poi ho progetti per il cinema ma non sono ancora definiti e per scaramanzia preferisco non parlarne”.

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GP Magazine Luglio 2
Valentina Vezzali

redazione@gpmagazine.it

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