04/30/2024
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Fabio Barone: Due primati da Ferrari

Era nata come una scommessa e invece è diventato un record del mondo: a compiere l’impresa è Fabio Barone, che non è un pilota professionista ma sta dedicando la sua vita alle auto da corsa, tanto da essere il presidente del Ferrari Club Passione Rossa. Affascinato dalle curve della Transfagarasan, la strada della Transilvania che si inerpica fra le nuvole oltre i 2.000 metri, Barone ha deciso di tentare l’impresa: percorrere un tratto di 12.850 metri, chiuso al traffico, alla massima velocità possibile, al volante della sua Ferrari 458 Italia.

Un record che non era mai stato tentato prima, e che quindi ora spetta proprio a Barone, che ha osato sfidare per primo questi tornanti. Il tempo impiegato è stato migliore rispetto alle aspettative che lo stesso pilota si era posto: 9 minuti 13 secondi e 442 millesimi. Una cifra che da oggi comparirà nel World Guinness Record. La media di Barone è stata di oltre 83 km/h, raggiungendo i 240 km/h sui rettilinei, in quarta piena. Sono addirittura due i primati del mondo siglati fra i Carpazi: per il miglior tempo in assoluto, ma anche per il crono più veloce per la categoria Supercar, considerando che la Ferrari è una vettura a trazione posteriore. Definita la “strada più bella del mondo” dal team di tester di Top Gear, la trasmissione motoristica realizzata dalla BBC, la Transfagarasan costeggia la Fortezza di Dracula e si snoda fra le montagne del Carpazi, con ripidi dislivelli, tratti esposti a venti anche molto forti e curve a gomito, che si affacciano sullo strapiombo. Un minimo errore alla guida si traduce in un volo di decine di metri.  “Un risultato oltre le aspettative, e una grande emozione, quella di entrare nel World Guinness Record al volante di una vettura come la Ferrari 458 Italia”, ha detto Fabio Barone all’arrivo, dove c’erano centinaia di appassionati ad attendere la sua vettura caratterizzata dalla livrea ‘dedicata’, con tanto di pipistrelli che escono dal motore. “Devo ringraziare la squadra e le istituzioni romene, che hanno reso possibile questa corsa nell’autodromo di Dio”, dice ancora Barone, che ha ribattezzato così questo percorso, perché spesso immerso fra le nuvole. “Per affrontare con tranquillità questa strada, che non ha barriere di protezione, è fondamentale avere un copilota, che ti anticipi di volta in volta la curva che andrai ad affrontare”. “Abbiamo cominciato a studiare il percorso un mese fa, con i primi sopralluoghi, ma prendere le note con la strada aperta al traffico non è stato facile”, spiega Paolo Cerquozzi, navigatore di Barone. “Inoltre in quelle occasioni non eravamo sulla Ferrari, che è arrivata qui ieri, e questo rendeva i riferimenti più incerti. Per sviluppare i dati acquisiti sono serviti almeno dieci giorni di lavoro intenso”.   “La vettura è stata elaborata sotto il profilo dell’elettronica e dell’assetto”, spiega Mimmo Leone, che ha curato la preparazione tecnica. “Con un ampio uso del carbonio abbiamo ottenuto un ‘dimagrimento’ di circa cento chili. Grazie anche all’allestimento sportivo di Capristo questa 458 Italia ora dispone di ben 630 cavalli”. Un grosso lavoro dietro alla realizzazione di questo record, insomma, con un team di venti persone impegnato su tutti i fronti, a partire dal trasporto della vettura con un truck fino alla presenza di un mental coach e di un osteopata. Dall’evento nascerà anche un cortometraggio-documentario. “Le riprese sono iniziate a Roma con la preparazione di Barone, sono proseguite durante i primi sopralluoghi e si sono concluse oggi con il taglio del traguardo”, spiega il regista Sante Paolacci. Per Barone si tratta del secondo docu-film: il primo lo aveva già realizzato lo scorso anno, sulla sua impresa “Sotto gli otto minuti” al circuito tedesco del Nurburgring, sempre al volante di una Ferrari 458 Italia.

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