07/27/2024
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Kevin Stea

“Vi presento Rogue Romeo”

E’ un personaggio ricco di talento e di creatività. Ha appena pubblicato un album e sta lavorando a progetti importanti, di cui uno nel nostro Paese

di Camilla Rubin

Ha lavorato con Madonna in “Vogue” e “In bed with Madonna” e con altri artisti di fama internazionale. Nasce come ballerino quando aveva solo 5 anni. E’ un personaggio poliedrico. Canta, recita, balla ed è anche un coreografo di alto livello. Il suo dna è intriso dei geni della creatività. Ha appena pubblicato un album. Ma per scoprire meglio Kevin Stea non vi rimane che leggere questa intervista.

Kevin Stea sei cantante, coreografo e attore. Come riesci a fare tutto?

“A livello creativo per me tutte le arti sono simili, anche la fotografia. Si tratta di una serie di scelte guidate dal cuore e dall’istinto, influenzate dalla mia emotività. Solo quando ottengo questo, allora i risultati sono soddisfacenti, e spero lo siano anche per gli altri. Se parliamo del tempo, credo che nella vita ci sia tempo per fare tutto quello che si vuole, ma bisogna sacrificare un po’ di sonno”.

Chi è Kevin Stea?

“Mi piace pensare a me stesso come un avventuriero creativo. Ho fame di conoscenza e mi spingo oltre i miei stessi limiti. Sono timido, anche se non si direbbe. Sono un uomo della Bilancia, etereo, distratto dalle cose che luccicano e costantemente perso nei miei pensieri. Amo gli animali, i film horror e di fantascienza, i dolci e le isole tropicali. Passo dall’essere incredibilmente intuitivo ad essere completamente senza cervello, quindi è meglio non aspettarsi né l’uno e né l’altro da me. Sprizzo dualità da tutti i pori”.

Come hai iniziato a lavorare con le star internazionali?

“Ho cominciato facendo il ballerino in video musicali. Ne ho fatti più di cinquanta, di cui cinque miei. Dopo aver lavorato con Madonna in ‘Vogue’ e ‘In bed with Madonna’, molte star mi conoscevano di nome e la cosa mi ha aiutato a rompere il giaccio. Non sono uno che si fa abbagliare dalle stelle, mai dalle donne. Ero nervoso prima di conoscere Prince, e LL Cool J mi ha disarmato cominciando a chiacchierare con me per primo, lui è davvero grandissimo! Credo che sia importante per tutti noi che lavoriamo con le star rimanere rilassati. D’altronde siamo tutte persone talentuose che lavorano insieme per dare spettacolo e far divertire gli altri”.

Rogue Romeo, parlaci come nasce.

“Ho scelto di crearmi un alter-ego musicale perchè non volevo confezionarmi in una sorta di culto della personalità o semplicemente farmi pubblicità. Nei panni di Rogue Romeo posso fare quello che voglio quando voglio, cambiare direzione, creare qualcosa dalla pura fantasia. Il nome che ho scelto è un omaggio al contrasto e al dualismo, il cattivo detestabile e l’innamorato passionale. Rogue è fiero e indipendente, Romeo si farebbe uccidere per amore. Mi sento un uomo dalle caratteristiche incompatibili, paradossalmente, più vivo in questo alter-ego, più sento di esserne coinvolto a livello personale. E’ il mio lato viscerale, inconscio, di cui ho bisogno quando scrivo, quando mi esibisco e quando creo”.

Quale pensi sia il pezzo più importante del disco?

“Sarebbe come chiedermi quale dei miei figli preferisco. Posso dire con certezza che scrivere ‘Last Dance’ è stata un’esigenza irrefrenabile. Una mattina mi sono svegliato con quelle parole nella testa e ho scritto i testi prima delle musiche. L’importante erano le parole. ‘Joy’ è importante perchè è una dichiarazione e mentre la canto mi chiarisco su chi sono, cosa è importante nella mia vita e che mi rende davvero felice. ‘Machine & Magic’ è una canzone molto spirituale celata dietro un pezzo dance. Sono io, diretto al resto dell’umanità, che mi domando se gli altri sentono quello che sento io, mente guardo all’impossibilità dell’esistenza , alla ricerca dell’uomo dietro le quinte”.

Hai avuto collaboratori importanti per questo lavoro discografico?

“Tantissime persone di talento hanno collaborato nel mio album. Avere due violinisti di fama internazionale come Christine Wu e Andrea Di Cesare per Last Dance ha significato molto per me. Il finalista di America Idol Brandon Rogers ha fatto il controcanto in ‘City of Glass’. Il genio del pop genius Mario Marchetti ha composto ‘Stutter’ e ‘Machine & Magic’. musicisti affermati come Taku Hirano, Stefano Borzi, Mark Grilliot e Marc Jackson figurano nell’album. Per i video ho coinvolto talenti come  Vincent Paterson, Tony Testa, Mark Kanemura, Carmit Bachar e Brian Friedman, la mia costumista Marina Toybina ha vinto un Emmy il mese scorso per il suo design dei costumi e guardaroba”.

Come definisci lo stile dell’intero album?

“La mia musica la definisco ‘dark electropop’. Esploro generi diversi ma la mia sensibilità è decisamente pop con una spinta verso la profondità nei testi e nella musica, grezza e pulita. Abbiamo fatto il mixing con strumenti analogici per portare più calore e ricchezza nelle sonorità che spesso il digitale raffredda. Il mio stile è teatrale e ricco di dettagli. Mi auguro che i miei ascoltatori coglieranno queste sfumature, e più il loro impianto sarà di alta qualità, più ne scopriranno”.

Il tuo sogno nel cassetto?

“Divertirmi, esprimermi e fare soldi mentre lo faccio. Questo è un sogno facile quanto difficile a realizzarsi. Finché so che la mia risposta a queste tre prerogative è affermativa, allora continuerò ad essere soddisfatto di me stesso. Il problema è quando sono negativo e penso che non mi sto divertendo e non sto esprimendomi. Non ha senso nemmeno pensare a queste cose. Ho più sogni di quanti ne possa realizzare, e ne ho sempre di nuovi. Sono felice di questo, la vita può essere vuota senza idee o cose per cui battersi o sentire l’esigenza di creare. In ogni momento mi chiedo: Cosa voglio dire? Chi voglio essere ora? Cosa è importante per me? Quando la risposta è ‘niente’, vuol dire che ho paura di guardare da vicino, e qualcosa di grosso è alle porte”.

Come definisci il tuo look?

“Il mio look per Rogue Romeo unisce moda di alta sartoria a un look lievemente androgino, e gioca sugli archetipi maschili. Amo gli elementi dell’alta moda maschile, forse per il modo quasi rituale con cui vanno indossati e portati, e in parte la sensazione di contenimento dei vestiti, contro cui lotto sul palcoscenico. Cerco un tipo di bellezza sotto stress con l’ausilio del make up. Mi sento di torturare le perfette imperfezioni, perchè non esiste la perfezione”.

Quando non sei in video che tipo di look utilizzi?

“In strada ho un look abbastanza eclettico ma in genere combino lo stile casual con capi più strutturati, pur amando i vestiti di classe. Casual di classe. Se un capo nel mio armadio sopravvive al mio stile di vita, con i miei mille impegni, allora lo adotto per anni. Woolrich è fantastico per questo, ho cose di questo brand che indosso sempre. Compravo vintage di Woolrich nei negozi dell’usato quando ero un ragazzo, maglie e maglioni a quadrettoni, giacche di gabardine. Amo le fantasie e i colori ma ho problemi a abbinarli tranne quando sono le emozioni a guidarmi. Sembrerà strano ma a volte sento il bisogno di di indossare determinati vestiti, ‘devo mettermi quella maglia rossa oggi’. Se non la riesco a trovare, finisco per farmela fare o provo a farla da solo. Sono uno schiavo delle mie cose e del mio stato emotivo, a volte”.

Progetti per il futuro?

“Ho avuto delle meravigliose opportunità in Italia ma per scaramanzia non ne voglio parlare finché non firmo i contratti. Sarò in grado di annunciare qualcosa ufficialmente quando tutto sarà definitivo. Nel frattempo sto girando altri video musicali delle mie canzoni qui a Los Angeles, che usciranno nei prossimi mesi”.

Dove è possibile acquistare il tuo disco?

“È possibile acquistare il disco su Topspin negli Stati Uniti, altrimenti online su iTunes, Amazona.com Bandcamp, Zune e Rhapsody”.

Chi segue il tuo progetto qui in italia?

“Il mio fantastico manager Cristiano De Masi. È pieno di ottime idee e crea in continuazione nuove opportunità per me… è una persona da contattare se avete delle idee da proporre”.

Quando tornerai in Italia?

“Tornerò molto presto in Italia. Anche in questo caso non confermo nulla finché non ho certezze ma c’è in ballo una cosa importante, che dire… incrociamo le dita!”.

Un saluto per tutti i lettori di GP magazine.

“Ciao a tutti, se c’è qualcosa che ho imparato da tutti questi anni a lavorare a stretto contato con i migliori performer e artisti, è che bisogna trovare ciò che si davvero si ama e riempirsene la vita. Il coraggio ripaga, quindi condividete con gli altri la vostra essenza, dialogando, nella vostra arte, musica, canzoni, persino in quello che indossate! Ora uscite e siate voi stessi!”.

Per saperne di più:  www.kevinstea.com

Per ascoltare il cd:  http://www.thatrogueromeo.com/

Per comprarlo:  http://itunes.apple.com/us/album/machine-magic/id530591609

 

 

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Alessandro Di Carlo

redazione@gpmagazine.it

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