Mariella Anziano: Una vita al servizio dell’informazione
Giornalista professionista da 20 anni, Mariella Anziano è nata a Salerno. Nonostante la laurea in Scienze Politiche e Giurisprudenza, si è dedicata quasi subito al giornalismo attraverso la cronaca nera e giudiziaria di cui si è occupata per anni, scrivendo di numerosi processi di camorra e delle collusioni tra le organizzazioni criminali ed i colletti bianchi.
di Lisa Bernardini
La incontriamo a Roma, dove vive e lavora. Iniziamo a parlare.
“E’ passato davvero tanto tempo, ma quello che ricordo con piacere ed emozione sono le giornate trascorse in tribunale a seguire processi e ad raccogliere qualche indiscrezione investigativa. Era il periodo di tangentopoli e dei primi pentiti di camorra. Due filoni che poi si sono rivelati fondamentali non solo per la società civile ma anche per il giornalismo. Ora è difficile che i giovani colleghi si dedichino ad un solo settore come facevamo noi. Le redazioni ottimizzano le risorse umane e c’è maggiore ricorso alle agenzie di stampa”.
Sei stata anche autrice, conduttrice di un programma di approfondimento, addirittura dal 1991 al 2000 anche assistente alla cattedra di Storia Economica della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Salerno. Insomma, un percorso professionale davvero interessante.
“I quotidiani e le emittenti locali sono una palestra fondamentale per la professione. I pochi mezzi a disposizione (i soldi degli investitori non erano poi tantissimi) erano compensati dalla passione di tanti giovani che si impegnavano tanto, imparando questo mestiere sul campo. Un metodo che secondo me resta fondamentale per chi vuole fare il giornalista. L’approccio alla notizia lo impari andando in giro per strada, andando a manifestazioni e confrontandoti con i colleghi più esperti. Sì, sono stata assistente e cultore della materia presso la cattedra di Storia Economica di Salerno. E’ stato un sacrificio portare avanti due lavori, poi però ho dovuto scegliere e ho seguito il cuore”.
Sei entrata in Rai nel 2004, lavorando esclusivamente per la Testata Giornalistica Regionale. Sei stata redattore presso le sedi RAI della Basilicata e della Toscana per poi stabilizzarsi definitivamente nel Lazio. Dal 2005 lavori al TGR Lazio, attualmente con la qualifica di capo servizio, e hai condotto nella tua carriera numerose ed importanti dirette, tra cui quella della consegna della cittadinanza onoraria di Roma a Papa Benedetto XVI e per la visita – nel 2009 – di Muammar Gheddafi nella Capitale. Da settembre 2010 sei anche uno dei volti di “Buongiorno Regione Lazio”. Cosa ti manca per essere soddisfatta, adesso? Il tuo prossimo step?
“Noi ‘cresciamo’ con gli anni e si modificano anche le nostre preferenze. Il bagaglio di esperienze che mi ha dato la Rai ha un valore inestimabile per me. Qui ho imparato tante cose e continuo a farlo. Non ho obiettivi, non miro a posti o a programmi particolari. Sarà quel che sarà, sono fatalista! Spero però di continuare a divertirmi così come ho fatto finora col mio lavoro. Le lunghe ore di impegno non mi sono mai pesate proprio perché ho scelto la professione che amo”.
Ami tanto i viaggi ed il mondo del Fashion. Come li concili con la tua professione, e quanto spazio occupano nella tua vita?
“Ogni anno un paio di viaggi li devo fare. Io ho sempre viaggiato tanto anche con la fantasia. Ma quando posso lo faccio davvero… E’ un modo di confrontarsi, di allargare i propri orizzonti e anche di imparare tante cose nuove delle persone e di se stessi. Il fashion? (n.d.r. una risata allegra di Mariella riecheggia nell’aria) Devo fare outing: sono una fashion victim! Adoro la moda, gli accessori trendy, tutto quello che è patinato, le fashion week da Milano a New York e ritorno. E’ un mondo che mi attira perché amo il bello, così come mi piace andare ai musei e restare incantata dalle opere d’arte. E poi smettiamolo di dire che è un settore frivolo. Muove migliaia di milioni e dà la possibilità di esprimere la propria originalità. Io acquisto capi firmati così come quelli al mercato. Mi piace creare outfit, mixando stili diversi e seguendo delle regole inossidabili nel tempo: no agli eccessi prima di tutto”.
Un saluto ai lettori di GP Magazine.
“Vi auguro il meglio!”.