07/27/2024
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Silvia Salemi

“Sono tornata!”

L’artista siciliana è tornata a far parlare di sé dopo un periodo di silenzio nel quale si è dedicata completamente alla famiglia. Un ritorno in grande stile con “Silvia Salemi tour 2012”, due ore di spettacolo con cinque musicisti, un concerto rock con una parentesi dedicata ad alcuni pezzi rivisitati degli anni ’80

di Silvia Giansanti

E’ la prima volta che mi capita di intervistare una mia omonima e allora, come si suol dire, un occhio di riguardo. Quando poi ti trovi davanti una persona simpatica, solare e vitale, allora la conversazione diventa molto piacevole. Ringraziamo Silvia Salemi non solo per le belle canzoni, ma anche per avermi concesso uno spazio mentre era al mare con la sua famigliola in una giornata afosa di fine giugno con Caronte alle porte e con tanto di omino urlante del cocco fresco che disturbava la nostra intervista. Lei adesso è tornata sulle scene musicali con un ricco tour e con tanta voglia di fare.

Silvia, come ben sappiamo il Festival di Sanremo del 1987 ti ha dato la notorietà attraverso un famoso pezzo quale “A casa di Luca”. Ecco, da allora cos’è successo a casa di Luca?

“C’era una diciannovenne che aveva fatto la sua gavetta nelle cantine con i gruppi musicali e a cui è piombata addosso improvvisamente la notorietà e che ha continuato a crescere a pane e musica. Ad un certo punto questa donna ormai adulta, ha deciso di privilegiare l’aspetto personale e privato. Ho conosciuto mio marito nel 2003 e abbiamo deciso di sposarci, mettendo su famiglia. Ho avuto un periodo di silenzio, dopo cinque album in cinque anni, un periodo molto intenso della mia vita artistica e quindi ho deciso di fare altre scelte. Ora sono tornata con un bel tour”.

Parliamone.

“Il tour ‘Silvia Salemi 2012’ mi vedrà impegnata fino ad ottobre, toccando varie città italiane. Sarà un periodo pregno con molti spettacoli all’aperto insieme alla mia band, prendendo parte anche ad alcune manifestazioni musicali. Il tema del tour è naturalmente la musica. Abbiamo tirato giù un repertorio anni ’80 più il mio, rivedendo alcune cose. Lo spettacolo ha una formula molto ben riuscita, al punto che credo di riproporlo anche per il prossimo anno. In più in cantiere ho anche un progetto teatrale con Marco Falaguasta”.

Qual è stato un periodo particolarmente felice della tua carriera?

“La mia carriera si divide in tre fasi. Quella della scoperta della musica e del canto, avvenuta a quattro anni, per superare la mia leggera balbuzie, una salvezza! La seconda fase è stata quella della nascita artistica e di conseguenza di una maggiore consapevolezza  e infine la fase della scelta da donna. A trentaquattro anni e con figlie a carico, ho deciso di rimettermi in gioco”.

Riguardo ai tuoi gusti, a quale periodo musicale sei legata?

“Sicuramente agli anni ’80. E’il mio periodo musicale di riferimento con la musica elettronica e sintetica e con le grandi sperimentazioni”.

Sei anche direttrice artistica di una web radio.

“Sì, è un progetto della scuola romana Musica Incontro. Da noi vengono a suonare gli anziani, i ragazzini e i ragazzi tolti dalla strada che hanno voglia di sperimentare musica. Si tratta di una web radio dedicata ai nuovi talenti”.

Noto che anche tu hai subito il fascino della radio.

“Certamente, nel passato ho avuto anche uno spazio su Radio Due. Credo che questo potente mezzo sia una fucina di talenti e un grande laboratorio. Vedi gli esperimenti di Fiorello, di Max Giusti, di Luca Barbarossa e di tanti altri. Tutti i più grandi personaggi si sono formati con la radio”.

C’è un noto giovane talento musicale che gode della tua stima?

“Noemi, perché ha uno spiccato elemento cantautorale. Mi piace moltissimo la sua forza che mette nelle parole”.

Negli ultimi anni sono scomparse prematuramente molte rockstar. Ce n’è una in particolare alla quale eri molto legata e quindi ti è dispiaciuto particolarmente?

“Sicuramente Michael Jackson, uno dei miei amori musicali. E’ stata una perdita notevole, anche se negli ultimi tempi si era perso da solo, specie nella vita privata. Un vero peccato, mi mancano molto i suoi show”.

Quanto ti travolgono invece i tuoi show?

“Un mondo. L’adrenalina fa vivere momenti meravigliosi. Una volta scesa dal palco, occorrono quattro ore per calmarsi”.

Parlando della sfera personale, come procede la tua esperienza di mamma?

“Faticosa come tutte le esperienze importanti, anche se questa non ha rivali. Non esiste nulla di paragonabile al fatto di diventare mamma. Sono felice di aver messo al mondo due ‘monelline’. Mi spiace solo di aver dovuto lasciare da mia madre in Sicilia i gatti per il rischio di toxoplasmosi quand’ero incinta”.

Infine, a quando un look con i capelli lunghi?

(Ride) “Ti racconto una cosa. Proprio in questi giorni avevo i capelli che mi arrivavano sulle orecchie. Ero in Sardegna per motivi di lavoro, ho incontrato un amico parrucchiere di Roma che era lì in vacanza e allora ho approfittato per farmeli tagliare perché non ce la facevo più. Non sono abituata a portarli lunghi. La prossima volta, se volessi portarli lunghi metterò una parrucca”.

 

 

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Emanuela Panatta
GP Magazine Agosto 2

redazione@gpmagazine.it

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