07/27/2024
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Stefano Fresi: Un concentrato esplosivo di simpatia e bravura

di Giulia Bertollini

In pochi anni, è diventato uno dei volti più amati della commedia italiana. Con il suo concentrato esplosivo di bravura e simpatia, Stefano Fresi è tornato nelle sale italiane vestendo i panni del cattivo Mr Johnny, temibile avversario della Befana interpretata da Paola Cortellesi, nel film natalizio “La befana vien di notte”. Un ruolo che l’ha costretto a sfidare il freddo e a mettersi in gioco nel ballo non senza qualche difficoltà. L’abbiamo avvicinato al termine della conferenza stampa e ci siamo fatti svelare qual è stato il Natale che ricorda con più emozione. Un momento di esitazione a cui è seguita una rivelazione inaspettata.

Stefano, quali sensazioni hai provato quando ti hanno detto che avresti dovuto fare l’antagonista della Befana?

“E’ stata una sensazione bellissima. Quando mi hanno detto ‘farai un film con la Befana’ mi aspettavo di dover interpretare Babbo Natale. E invece mi sono trovato a vestire i panni del perfido Mr Johnny, nemico conclamato della Befana. Mi sono divertito tantissimo perché si tratta di un personaggio lontano da me. Tendenzialmente, se nella vita ti comporti come Mr. Johnny vai in galera. Nel mio caso invece non solo ho avuto la possibilità di farlo ma anche di essere pagato”. (ride)

Da bambino, sei mai rimasto deluso dalla Befana?

“Come si può notare la Befana è stata sempre generosa. Le calze me le ha sempre riempite e io le ho sistematicamente svuotate. Ho provato a mettermi nei panni del mio personaggio e ho capito una cosa. Se tu ricevi tanti dolci vuol dire che sei stato buono mentre se ricevi carbone sei stato cattivo. Non ricevere nulla in dono vuol dire essere stato indifferente alla Befana. Equivale a un non essere stato. E’ un dolore insopportabile”.

Nel film, ti abbiamo visto anche cantare. Hai contribuito alla scrittura della partitura musicale?

“E’ tutta farina del maestro Andrea Farri che ha composto la colonna sonora. Sono stato molto felice di poter cantare quella canzone perché ha un ritornello leggero e divertente. Mi hanno convinto ad interpretarla senza aggiungere che avrei dovuto ballare in ginocchio. Infatti, sto aspettando a giorni il trapianto della rotula”. (ride)

E’ stata una sfida ulteriore quella del ballo. In che modo l’hai vissuta?

“E’ stato difficile ma il fatto che conoscessi il mondo della danza mi ha aiutato molto. Infatti, ho ballato per quattro anni con Don Lurio. Penso che la leggerezza della mia mente si intraveda anche da come mi muovo. Vivo la mia fisicità con molta serenità”.

Come ti sei trovato a lavorare con i ragazzi?

“E’ stato faticoso girare le scene sulla neve perché portando i mocassini avevo i geloni che mi arrivavano a metà coscia. Il merito più grande in questo film va alla serietà e alla professionalità dei ragazzi che si sono comportati come fossero attori navigati. E’ facile prenderla come un gioco soprattutto quando hai a che fare con costumi colorati, macchine speciali e pistole. Invece nonostante l’aspetto ludico, sono stati dei veri professionisti. Spero di poter collaborare con loro su altri set”.

Cosa ti ha detto tuo figlio?

“Quando Lorenzo era appena nato avevo girato degli spot pubblicitari in cui facevo Babbo Natale. Ora non solo è convinto che Babbo Natale esista e che sia suo padre ma ne ha addirittura ricevuto una conferma visto che in questo film lavoro con la Befana. Spero solo di non diventare un serial killer”. (ride)

Qual è stato il Natale più bello della tua vita?

“Il Natale più bello della mia vita risale al 25 dicembre del 2004 che è il giorno in cui mi sono fidanzato con la mia attuale moglie. Ci siamo messi insieme a Natale. Questa è l’unica cosa che mi fa superare le feste in famiglia. Quando tutti festeggiano il Natale io brindo al nostro avversario. Così ho anche il vantaggio di dover fare un solo regalo”. (ride)

Cosa ti aspetti da questo 2019?

“Mi auguro di avere anche un quarto da quello che questo anno mi ha regalato”.

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Elisa Trodella: Quan
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