04/25/2024
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Federico Valente: Una giornata speciale

E’ con Federico che continuiamo la nostra avventura: la decima. Noi di GP Magazine e la fotografa Adriana Soares abbiamo ideato un fashion contest rivolto
a tutti i ragazzi e ragazze della porta accanto. Un modo carino di realizzare il sogno di molti ragazzi che desiderano intraprendere la carriera di modelli o semplicemente passare una giornata speciale

di Adriana Soares

E’ un’ uscita speciale, la decima, perché questa volta abbiamo scelto un ragazzo. Ed è con Federico che iniziamo un nuovo percorso…
Come hai saputo del contest?
“Una mia amica ha partecipato al contest per un numero di qualche mese fa, così mi ha spiegato come funziona e mi sono proposto senza nessuna aspettativa. Per gioco si può dire”.
Cosa ti ha spinto a proporti a questo contest anche se fino ad ora ci sono state solo ragazze?
“Bella domanda! Ero molto titubante sul fatto che qualcuno mi avrebbe risposto o addirittura selezionato, ma ho pensato che tentare non costa nulla alla fine, e che magari avrei potuto indirettamente dare l’idea di estendere il contest ad entrambi i sessi. E a quanto pare ha funzionato”.
Cosa ti aspettavi della giornata?
“Non avendo mai vissuto un’esperienza simile non sapevo cosa aspettarmi. A dire la verità ero semplicemente impaziente che il giorno dello shooting arrivasse, anche se ero preoccupato di non essere in grado di comportarmi adeguatamente su un set fotografico”.
Come hai vissuto la giornata dello shooting?
“All’inizio ero in tensione perché non sono mai stato davanti un fotografo professionista, ma fin dalle prime presentazioni ho capito subito che sarebbe stata una giornata piacevole, divertente e dinamica, proprio come Adriana, che è un vulcano di battute e creatività!”.
E’ stata un’esperienza che rifaresti?
“Assolutamente sì! Se solo si potesse, mi riproporrei subito. E’ come tuffarsi per la prima volta, all’inizio hai timore perché non sai come sarà l’impatto con l’acqua, ma una volta che hai provato, sarà per sempre una di quelle cose che se ti capita l’occasione di fare, la rifarai con piacere”.
La consiglieresti?
“La consiglio a chiunque, non bisogna per forza essere o voler essere a tutti i costi un modello o una modella professionisti. E’ un’esperienza diversa e mi ha insegnato anche ad affrontare le situazioni e i contesti nuovi con più sicurezza”.
Cosa ti aspetti che accada ora dopo la pubblicazione?
“Come ho detto l’ho fatto per gioco, è divertente per un ragazzo qualunque come me ritrovarsi su un giornale come modello famoso con tanto di intervista. Se qualcuno dovesse notare in me una particolare attitudine o caratteristica che possa ritenere interessante, sarei contentissimo di poter intraprendere un percorso come modello”.
Cosa sogni?
“Al momento sto scrivendo un libro e spero di portarlo a termine nel miglior modo possibile. Sogno di diventare uno scrittore professionista, ma essendo una persona molto curiosa e creativa spesso mi cimento in mille cose diverse, e a volte sono talmente immerso nel mio mondo che perdo la cognizione del tempo. Questo è il mio sogno, ma voglio lasciare più strade aperte, mi sembra la cosa migliore di questi tempi”.
Progetti futuri?
“Da poco sono tornato da un’esperienza di cinque mesi a Londra. Mi sono trovato molto bene sia per quanto riguarda il lavoro che per la vita e gli amici, quindi vorrei tornare lì presto e vedere se è lì che voglio iniziare la mia vita una volta lasciata la casa dei miei genitori”.
Mentre lavoravamo, mi hai detto che ti cimenti con la scultura, utilizzando materiali di scarto… Ti và di parlarne? Come scegli i materiali, è una scelta casuale o ponderata? Ciò che crei sono cose che si possono riutilizzare o sono una ricerca del bello?
“Sì, mi piace realizzare lampade con le parti dei motori delle auto in disuso. Sono autodidatta quindi spesso impiego più tempo del dovuto, ma lo faccio come hobby quindi non c’è fretta. Ogni volta è una sorpresa il risultato finale, perché la maggior parte delle volte il prodotto finito è diverso da quello che mi ero prefigurato nella mente ma è sempre e comunque piacevole. Non essendo un esperto di motori cerco le immagini su internet, selezionando i pezzi che mi piacciono di più e così mi metto alla ricerca per trovarli. Perciò posso dire che sia ponderata come scelta. Sono pezzi d’arredamento utilizzabili nel quotidiano ma sono anche elementi di design e di estetica e per questo c’è anche la ricerca del bello”.

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Una giornata a casa
Valerio Di Benedetto

redazione@gpmagazine.it

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