07/27/2024
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Gianni Franco: “Per ‘Vita da Carlo 2’ non ero convinto di superare il provino”

di Giulia Bertollini –

E’ un volto popolare del cinema e della tv. Gianni Franco ha partecipato al film “Christmas Show” con Raoul Bova e Serena Autieri e prossimamente sarà nella seconda stagione di “Vita da Carlo” con Calo Verdone. L’attore ci ha raccontato degli aneddoti curiosi legati all’inizio della sua carriera a partire dallo scontro in famiglia con la madre che si oppose da subito alla sua passione per la recitazione. Gianni ha poi espresso il suo pensiero in merito al boom delle piattaforme. 

Gianni, hai preso parte al film “The Christmas Show”. Che esperienza è stata? 

“E’ stata una bellissima esperienza. Ho vestito i panni di un Babbo Natale moderno e per me è stata una sfida interessante”. 

Come ti sei trovato a lavorare con Raoul Bova e Serena Autieri? 

“Lavorare con Raoul e Serena è stato come girare un film con due amici di vecchia data. Raoul è un uomo serio, sensibile e un ottimo compagno di lavoro oltre che un gran professionista. Serena è il mio usignolo preferito. Non solo è una brava attrice ma quando canta ti emoziona fino alle lacrime. Ho conosciuto due belle persone”. 

Nel film i personaggi si trovano costretti a vivere in un reality. Ad un certo punto l’autore del programma dice che il pubblico cerca le storie strappalacrime. C’è un limite che secondo te non va mai oltrepassato? Parteciperesti mai ad un reality? 

“Secondo me non bisogna mai impietosire il pubblico altrimenti si perde la credibilità. Tutti hanno i loro problemi ma la gente nel reality vuole trovare storie di tutti i giorni simili alle loro. Mi piacerebbe partecipare all’Isola dei Famosi perché mi affascina l’idea della sopravvivenza dell’uomo su un’isola deserta”. 

Sarai protagonista anche della nuova serie “La Pietra della Veggenza”. Cosa ti ha convinto a prendere parte a questo progetto? Come stanno andando le riprese? 

“’La Pietra della Veggenza’ con la regia di Tony Paganelli è una serie che ho finito di girare. Ho interpretato un maestro dell’ordine templare condannato al rogo il 18 marzo del 1314. Ho accettato di partecipare proprio perché il regista mi ha affidato questo ruolo che ho da subito trovato interessante. Credo molto nell’esoterismo”. 

Intanto però anche Carlo Verdone ti ha voluto per la seconda stagione di “Vita Da Carlo”. Cosa hai provato quando te l’ha comunicato? Qual è stata la tua reazione? Avevi già seguito la prima stagione? 

“Quando Carlo Verdone ha chiesto al casting di farmi un provino per “Vita da Carlo 2” ne sono stato immensamente felice. Non ero abbastanza sicuro di superare il provino perché dovevo interpretare un prete che raccontava una barzelletta un po’ scurrile in modo velocissimo e senza prendere fiato. Sono stato preso da Verdone. Sul set ho girato non solo con lui ma anche con Christian De Sica. Mi sono divertito. Avevo seguita la prima stagione e mi era piaciuta molto”.

Sei un attore popolare e di successo. Quando è scoccata in te la passione per la recitazione? 

“La mia passione per la recitazione è scoccata a Collegno, una cittadina a 8 chilometri da Torino. Il primo a scoprirmi e a farmi fare un provino per il teatro comico fu Franco Barbero. Con lui e Carlo Campanini lavorai per cinque anni al teatro Carignano di Torino come attore giovane. In seguito ho lavorato con Erminio Macario in tv”. 

I tuoi genitori erano contrari?

“Mia madre era contraria al punto che mi aspettava sveglia la notte. Una volta mi chiuse fuori e dormii in macchina. Un’altra volta mi lanciò addosso un mattone di una casa in costruzione. Per fortuna riuscii a schivarlo”. 

Si dice che il boom delle piattaforme abbia sancito l’agonia del cinema. Cosa ne pensi? 

“Le piattaforme sono la morte del cinema”. 

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