07/27/2024
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Alessandro Cerreoni: Un direttore, un uomo sempre in movimento

di Daniele Pacchiarotti –

Per la prima volta il nostro “capo” si racconta e parla di sé e di GP Magazine, uscendo, in parte, da quel mistero di chi ama lavorare e agire a riflettori spenti.

Le mille sfaccettature di un uomo di successo, imprenditore di se stesso, esempio lampante di gentiluomo che dopo anni dalla fondazione del suo seguitissimo GP Magazine, finalmente si racconta…
Ciao direttore, finalmente dopo ben 20 anni di successi, i tuoi personali e di questa meravigliosa rivista, abbiamo l’onore di intervistare proprio te che ne sei l’artefice. Come nasce e quanti sacrifici per poter arrivare a tale successo?
“Alla base di tutto, anzitutto c’è l’amore e la passione per questo lavoro. Ho iniziato poco più che diciottenne a lavorare nel campo del giornalismo. Era un mio sogno e così decisi che andava coronato. Diciamo che all’inizio è stata dura, anche perché pur di fare esperienza per qualche anno ho lavorato gratis o al massimo con un piccolo rimborso spese. Ma è stato proprio per questo che mi sono legato di più a questo lavoro. Ricordo i fine settimana pieni di eventi sportivi da seguire. Sin dal primo momento ci ho messo sempre professionalità e serietà. Quella di GP Magazine, per quanto mi riguarda, è un’avventura iniziata quasi vent’anni fa. C’era da far fare il salto di qualità ad una rivista, che aveva un altro nome con poche e anonime pretese. Così, senza grandi mezzi alle spalle questa rivista ha iniziato a prendere piede. Ringrazio tutti i collaboratori che in tutto questo lasso di tempo hanno dato il loro prezioso contributo – tutte persone validissime sia umanamente che professionalmente – e hanno partecipato alla crescita di GP Magazine. Ringrazio anche il mio socio Claudio Testi che si occupa della parte commerciale e che, grazie al suo infaticabile lavoro, ha permesso di avere tutti quegli inserzionisti necessari per vivere e andare avanti. Io c’ho messo la creatività e l’idea editoriale di impostarlo così come appare oggi. E devo dire che il risultato in giro è stato molto apprezzato e il gradimento è in continua crescita nel mondo dello spettacolo, del teatro, della cultura, dell’arte, del gusto, del bello e dell’intrattenimento in genere”.
Tu sei la mente editoriale di questo progetto, tutti ti conoscono ma di te personalmente, oltre alla tua professionalità indubbia, si sa ben poco. Raccontaci un po’ di te…
“Sono una persona schiva, che non ama i riflettori e che sa stare dietro le quinte. Questo perché mi ritengo una persona riservata e mi piace conservare sempre quel mistero davanti a tutte le persone che entrano a che fare con me. Apparentemente sembro diffidente ma in realtà sto scrutando il mondo, le persone e le situazioni. E non finisco mai di farlo. Sono testardo e sono una testa pensante riguardo a ogni vicenda. Non mi accontento mai di una sola verità ma mi piace indagare, scavare oltre, curiosare, in cerca di altre sfaccettature. Infine, sono un sognatore e amo le utopie”.
Conoscendoti personalmente ti descriverei come un uomo d’altri tempi, gentile, cordiale e “umano”, caratteristiche non indifferenti né per un imprenditore e né soprattutto per un uomo di questi tempi. Dove e da chi hai appreso questi valori?
“Fondamentalmente li ho presi dalla mia famiglia. Ho sempre avuto genitori che mi hanno lasciato libero di fare. Ho ricevuto un’educazione esemplare che mi ha consentito di costruirmi una solida base su cui muovermi. Non sono mai stati genitori ricchi di “smancerie” varie e propensi a viziare un figlio. Mi hanno insegnato soprattutto che nessuno ti regala nulla e che tutto quello che riesci a fare è perché hai le possibilità per farlo”.
Sei una persona che si mostra attenta al prossimo, con una spiccata sensibilità vero chi ascolti ma allo stesso tempo non ti fai ingannare dalle apparenze. Come riesci a farlo in un mondo così a volte effimero?
“Sono uno che dà tanto alle persone: Cerco sempre di valorizzarle e di farle sentire importanti. In ognuna di esse c’è sempre da imparare e per questo non smetterei mai di ascoltarle”.
Che sensazioni provi quando intervisti o interagisci con personaggi dello spettacolo e non, trovi delle differenze?
“I personaggi che intervisto sono anzitutto delle persone e per questo privilegio sempre l’aspetto umano che è in ognuno di essi. Non mi importa quello che hanno fatto, i successi, i premi, i consensi, ma cerco di tirare fuori messaggi positivi che possano essere utili per gli altri. Ho intervistato dai più grandi personaggi a quelli meno noti ma il mio atteggiamento è stato sempre lo stesso. Per me sono persone come tutte le altre. E per questo non mi è mai capitato di percepire atteggiamenti vanitosi o manie di grandezza”.
Come è nata in te questa passione di approfondire, di saperne di più o meglio di interazione con il prossimo?
“Il prossimo, inteso come individuo, per me è un mondo sconosciuto, nel quale entrare con rispetto e sensibilità. Se riesci in questo, allora riuscirai a stabilire una connessione speciale, appagante e capace di arricchirti interiormente”.
Sei un uomo da mille interessi e parlando con te ci si dimentica dello spazio e del tempo. Una celebre frase di Voltaire recita “non condivido ciò che dici ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa dirlo”; la condividi?
“Condivido in pieno. Rispetto profondamente le idee altrui e pretendo che si faccia altrettanto con le mie. Non amo il pensiero unico, perché nasconde sempre mezze verità e grandi menzogne. Un concetto, questo, valido soprattutto in un periodo storico assurdo come quello che stiamo vivendo”.
Sei un uomo molto galante, come sei in amore e cosa sapresti donare alla persona che ami?
“Dono me stesso, con tutti i miei (pochi) pregi e (tantissimi) difetti. Non ho soldi da regalare (ride ndr) e né mi piace strabiliare con i gioielli, che considero effimeri, inutili e spocchiosi. Non amo le cose materiali. Il vero dono è regalare se stessi. Chi ci riesce fa sempre la differenza rispetto alla massa”.
In amore, si dice, vince chi fugge, sei d’accordo?
“In amore chi fugge perde sempre. Fugge chi non ha coraggio e non ama. Chi ama davvero non fugge mai. Si vince restando, anche contro le paure, le difficoltà e gli inganni del tempo. Se ovviamente ci si crede. Non crederci è già una sconfitta in partenza”.
Sei un grande imprenditore di te stesso, hai raggiunto traguardi importanti, ed essendo così giovane chissà dove arriverai… Cosa ti sei prefissato come meta da raggiungere?
“Caro Daniele, ti ringrazio per questo tuo considerarmi giovane. All’alba dei miei quasi 52 anni posso dire di essere ancora all’inizio. Avevo dei progetti, in questo 2021, che a causa di qualche contrattempo ho dovuto mettere in stand by. Ecco, per il mio prossimo compleanno mi farò il regalo di riprenderli in mano e vedere dove essi mi porteranno. Mi sto specializzando anche nell’ambito della comunicazione digitale come social media manager. Comunque vedendo le foto che mi ha scattato il bravissimo fotografo Antonello Ariele Martone, posso dire che non sono poi tanto male e potrei anche tentare la strada del fotomodello senior: Esistono i fotomodelli senior? Ecco, potrebbe essere una nuova strada da intraprendere” (ride)

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