07/27/2024
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Edoardo Pesce: Cattivo per professione

Teatro, tv e cinema. La sua carriera finora l’ha visto cimentarsi molto bene in questi ambiti. Questo per lui è un momento importante con un paio di film al cinema, le riprese di “Squadra Antimafia 5” e prossimamente un film tv per la Rai insieme a Claudio Santamaria

Da “Romanzo Criminale” a “Squadra Antimafia 5”, da cattivo a cattivo. Per Edoardo Pesce si tratta di un periodo importante per la sua carriera. Qualche settimana fa è uscito al cinema “AmeriQua” e in questo mese esce “Il terzo tempo”, film a cui Edoardo ha preso parte. In più è sul set della quinta edizione della serie tv “Squadra Antimafia”, nella quale reciterà il ruolo del cattivo a fianco di Francesco Montanari, l’Albanese di “Romanzo Criminale”.
Edoardo, è un momento importante per te. Il 14 marzo è uscito al cinema “AmeriQua”, mentre ad aprile esce “Il terzo tempo”. Pensi che sia uno dei periodi migliori della tua carriera finora?
“Beh, non so se sia il periodo migliore. Fortunatamente ci sono una continuità lavorativa e progetti molto buoni, quindi sono contento”.
Il film “AmeriQua” è diretto da Bobby Kennedy III, nipote del presidente Kennedy. Cosa puoi dirci di questo regista e che esperienza è stata?
“E’ un ragazzo molto simpatico e umile. Aveva questo piccolo desiderio di raccontare in un film la sua esperienza di studente in Italia e lo ha realizzato. Quando era in Italia, a Bologna, non diceva di essere un Kennedy, ma si faceva chiamare Charlie e faceva il cameriere. Credo per vivere come gli altri ragazzi e non avere privilegi. Mi ha colpito questa cosa. L’esperienza per quanto mi riguarda è stata molto divertente e la produzione fantastica. Definirei il film un ‘teen movie’, una commedia di intrattenimento che può interessare una fascia d’età compresa tra i 16 e i 24 anni, ma può essere piacevole per tutti”.
Com’è avvenuto il contatto con lui?
“Semplicemente con un provino”.
Ne “Il terzo tempo” interpreti il ruolo dell’allenatore,  ex giocatore di rugby. Per questo sei dovuto in un certo senso ingrassare e fare molta palestra. Ti ha pesato ciò?
“Faccio il vice allenatore, Roberto, un ex giocatore per fortuna… quindi non ho dovuto proprio fare dei duri allenamenti. Ho cercato di tenermi un po’ in forma, ma ormai, dopo ‘Romanzo Criminale’, cerco di farlo sempre. La regia è di Enrico Maria Artale, un regista giovane che spero faccia strada perché è veramente un talento”.
Hai dovuto imparare anche a giocare a rugby, vero? E chi ti ha seguito in questi allenamenti?
“Più che altro è stata più dura per i ragazzi della squadra, che si sono allenati per un mese con dei giocatori veri. Io ho imparato un po’ a tirare l’ovale (così si chiama la palla nel rugby ndr), qualche schema e le tecniche per gli allenamenti. E’ stata veramente una bella esperienza. Ho scoperto che il rugby è un grande sport. Dovrebbe avere più spazio”.
A conferma del momento d’oro, sei anche sul set di “Squadra antimafia 5”. Come stanno andando le riprese? In questa serie quale personaggio interpreti?
“Interpreto Michele Catena, il fratellastro di un nuovo boss che cerca di farsi strada, interpretato a sua volta da Francesco Montanari. Il mio personaggio è un killer che ha studiato pianoforte al conservatorio. Devo dire che abbiamo fatto un buon lavoro. Spero che piaccia”.
Che tipo di attore ti definisci?
“Come molti ho iniziato con il teatro, che è sempre la mia più grande passione, poi piccoli ruoli, fino alla svolta di ‘Romanzo Criminale’, che mi ha permesso di avere visibilità in un prodotto ottimo e di continuare a fare questo lavoro”.
Qual è la tua formazione?
“Ho iniziato con Garinei, poi ho frequentato il teatro Azione, con Isabella Del Bianco, e ho lavorato con Claudio Carafoli. Poi con ‘Romanzo Criminale’ ho imparato a stare su un set”.
Cinema e tv. Quali sono le differenze sostanziali che riscontri riguardo al tuo lavoro sul set?
“Se fossimo negli Usa direi che i ruoli che mi propongono sono da ‘supporter actor’, che qui viene genericamente definito caratterista o non protagonista. Forse i tempi, che in tv sono più veloci. Anche se ad esempio in ‘Squadra Antimafia’ la qualità è alta e si dà molto spazio e tempo alla preparazione e alla recitazione delle scene, cosa rara di solito in tv”.
A che punto è la tua carriera?
“Sto aspettando un ruolo ‘importante’ ma non mi posso lamentare”.
Se dovessero fare un remake di un grande film e ti dovessero chiamare, quale film ti piacerebbe “ri-girare” e soprattutto in quale personaggio?
“Vittorio Gassman ne ‘I soliti ignoti’ o Joe Pesci in ‘Casinò’ “.
Oltre all’immediato, hai progetti per il futuro?
“Devo iniziare un film tv per la Rai, a fianco di Claudio Santamaria, sulla vita del maestro Manzi”.

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