04/19/2024
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Frankie Camicia: la bellezza di essere “unisex model”

E’ con Frankie che continuiamo la nostra avventura: la numero ventotto. Noi di GP Magazine insieme ad Adriana Soares, fotografa ed artista, abbiamo ideato un fashion contest che si rivolge ai ragazzi della porta accanto. Organizziamo per loro un servizio fotografico speciale di moda.

di Adriana Soares

Siamo arrivati al numero ventotto e con emozione abbiamo deciso di dedicare questo numero a Frankie, una bellissima persona. Un piccolo contributo a quelli come lui, che hanno tanto sofferto e che affrontano la quotidianità con coraggio. Purtroppo, la società è rigida e le persone come lui devono lottare contro una normalità ipocrita.Frankie, italo-inglese, si trasferisce a Londra e in California per continuare gli studi universitari. Nella vita e anche nel suo lavoro di modella/o, ha una grande particolarità e un dono: è in grado di posare e sfilare sia in abiti maschili che femminili.Questo grazie alla bellezza androgina e il suo modo di essere che rappresenta l’ambiguità sessuale. Con la sua carriera e con il suo esempio di vita vuole cambiare la concezione della bellezza e valorizzare la diversità come un vanto e non una cosa di cui vergognarsi. Questo nella vita di tutti i giorni e nella moda. Il suo sogno è raggiungere un’uguaglianza sopratutto di fronte alla legge e alla società e aumentare la concezione di rispetto verso la diversità qualunque essa sia.

Questa volta niente domande ma una lettera aperta.

UNISEX MODEL

“Nel mondo vorrei che la società imparasse a rispettare le persone qualunque esse siano senza distinzioni e un mondo dove non si giudica per la nostra identità di genere o orientamento sessuale o altro, ma per come siamo dentro. Questi, secondo me, sono i valori più importanti e preziosi che ogni persona dovrebbe avere nei confronti degli altri. Nella moda vorrei che sparisca la discriminazione contro le modelle e modelli, con una bellezza più particolare e meno comune, e vorrei che ci siano anche più modelle trans e modelli androgini, e vorrei che finisca il razzismo, e che sia realtà e non un’eccezione avere varietà di bellezze o persone. Amo la moda perché credo sia l’unico settore ancora, come l’arte, dove puoi esprimerti senza problemi ed essere te stesso nonostante le problematiche e fattori negativi prima elencati. Il mio modello di riferimento è Andreja Pejic, modella transgender serboaustraliana che ha condiviso come me lo stesso percorso di vita e nella moda, perché è riuscita a dare voce ad una piccola minoranza come me, spesso trascurata”.

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Marwan Samer: L'arti
Elisabetta Ferracini

redazione@gpmagazine.it

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