Nello Trocchia: “Vi racconto come sono nati i Casamonica”
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In quest’intervista, il giornalista Nello Trocchia, che con il libro-inchiesta “I Casamonica” ha raccontato la storia del clan e della loro crescita, della costruzione del loro impero attraverso la criminalità, la violenza e tutto ciò che di simile li ha caratterizzati. Visti all’inizio come una famiglia di giostrai, di zingari e proprio questo ha fatto in modo che le istituzioni si limitassero a derubricarli a fenomeno minore.
di Claudia Crocchianti
Un linguaggio crudo, un modo di scrivere e di raccontare che colpisce il lettore fin dalle prime pagine e che lo porta sempre più avanti per scoprire quel qualcosa in più e sicuramente la verità su questa famiglia e soprattutto come i Casamonica siano diventati i Casamonica. La passione per il proprio lavoro e la ricerca della verità a tutti i costi è quello che caratterizza questo giornalista.
Come è nata l’idea di scrivere questo libro?
“I Casamonica sono una famiglia innominata, che ha costruito nel corso degli anni un impero economico, basti pensare a un recente report dove ha ribadito che i beni per solo 50 componenti sono 100 milioni di euro tra soldi e beni immobili. Una famiglia conosciuta all’inizio come un nucleo di giostrai che poi piano piano attraverso la violenza, la criminalità, l’usura,il legarsi alla mafia, allo spaccio di cocaina è cresciuta e si è impossessata di Roma entrando nella storia nel silenzio dell’opinione pubblica, dell’assenza di giustizia e della mancanza della pena. Ho voluto raccontare in quest’inchiesta i dettagli e i vari episodi legati a loro e soprattutto perché i Casamonica sono diventati ‘I Casamonica’, che possiamo definire criminali di servizio”.
Quindi proprio questa omertà ha portato alla loro crescita? E Parte della politica ha permesso la loro presenza assidua e la costruzione del loro impero?
“Di certo i Casamonica votano e di conseguenza la politica in qualche modo ha avuto un suo ruolo”.
Quello che colpisce leggendo il libro-inchiesta è il racconto di aneddoti legati a questa famiglia, è così?
“Sì, ho voluto raccontare aneddoti, vicende particolari e far conoscere al lettore qualcosa di più di loro. Accanto a tutto questo nel libro vi sono testimonianze e resoconti giudiziari”.
Gli elementi che caratterizzano i Casamomica?
“La violenza assoluta, la ferocia, la criminalità a tutto tondo”.
Per i Casamonica il legame familiare è tutto e questo gli ha permesso la loro crescita?
“Sì, per loro è importantissimo il legame familiare e poi credo che quello che manca è proprio l’assenza di pentiti e degli interpreti che sanno tradurre la loro lingua fatta di dialetti”.
L’ultimo sgombero è servito?
“Lo possiamo definire un piccolo passo in avanti”.