04/19/2024
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Mariella Nava: Amata cantautrice che combatte di cuore per la musica di tutti

Tarantina, classe 1960, è una delle cantautrici italiane più amate. La incontriamo a Roma e ne nasce un botta e risposta sincero, come è nel suo stile: di lei si percepisce il cuore anche quando parla, non solo quando compone e canta.

di Lisa Bernardini

Mariella Nava, una vita in mezzo alla musica: il tuo punto di vista su chi, come te, fa il mestiere del cantautore. Quali sono i problemi reali che maggiormente si devono affrontare per vivere di musica oggi? 

“Sono tanti. Prima di tutto il far arrivare al pubblico quello che si fa. I media che, avendo bisogno di introiti dalla pubblicità, vista la crisi economica che ha investito qualsiasi settore, si adagiano sempre sugli stessi nomi per ogni programma… vanno sul cosiddetto  ‘sicuro’. Su produzioni con spalle larghe, sui soliti nomi che ‘girano’, come si dice in gergo, quelli da classifica (non si sa formulata in base a chi o cosa) che garantiscano audience per le TV e ascolti alti per le radio. La messa in onda delle canzoni è ristretta a playlist dove non si entra neanche elevando ripetute preghiere al cielo, senza contare che i discografici hanno paura di tutto e di tutti, e di coraggio per investimenti (oltre che di intuito) ne è rimasto ben poco in giro. Così bisogna autoprodursi e i costi sono comunque altini e spesso gli sforzi sono impari”.

Fai parte del direttivo dello SNAC (Sindacato Nazionale Autori e Compositori) e in prima linea da sempre sul Diritto d’Autore in Italia. Cosa è emerso di importante in questi ultimi tempi a difesa dell’ingegno creativo? Ci sono buone novità al fronte? 

“Ci sono novità da pochissimo, perché finalmente un segnale arriva dalla votazione a favore della direttiva UE sulla difesa del Copyright nel Web da parte della maggioranza delle Nazioni. Brutto è sapere che il nostro Paese aveva votato sfavorevolmente, per la grande parte politica governativa. Una grande occasione sprecata per la difesa della nostra cultura, dei nostri autori, della nostra stampa e non solo. Non mi spiego come possa, chi si sta preoccupando del reddito di cittadinanza per i più disagiati, non pensare a riconoscere un diritto – anzi, un reddito – a chi di ingegno e di opere dell’ingegno vive. Per un autore non è un ‘di più’, è proprio il necessario per esistere, è la remunerazione di un mestiere che come tale va riconosciuto attraverso la difesa delle opere create. In merito a questo evidentemente c’ è molto da fare, così come anche nella rieducazione dei più giovani che scaricano di tutto e di più gratuitamente con abitudine senza sapere il danno che compiono ogni volta anche ai loro stessi beniamini. Abbiamo tante idee in movimento con lo SNAC e ci vedrete pronti a compiere tante azioni e intraprendere iniziative efficaci”.

Il pubblico pensi senta la necessità di tornare a qualità e meriti che non siano quelli delle regole  dei talent televisivi? O i talent hanno uniformato tutto e tutti? 

“Non dimentichiamola, non cancelliamola del tutto. I talent dovrebbero stare attenti a questo criterio se vogliono rappresentare una vera opportunità per le nuove leve”.

Quali sono i tuoi prossimi impegni? Dove avremo il piacere di ritrovare te e la tua musica? Da poco è uscito il tuo ultimo lavoro. 

“Sì, il mio album di inediti dal titolo ‘Epoc’a è stato pubblicato da un po’, ma lo porto in tour perché ha ancora dentro tante perle da fare conoscere. Sono stata in alcuni concerti ad aprile a Roma al Golden, poi a Milano e Bologna a Maggio e ancora altri appuntamenti in agenda, in mezzo a tanti progetti nuovi da finire in studio per me e per altri artisti”.

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