07/27/2024
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Niccolò Calandri: “Voci dalle Oasi”, la musica che riproduce i suoni degli impollinatori

In vista della Giornata Mondiale dell’Habitat, 3Bee, la climate tech company leader nella tutela della biodiversità tramite la tecnologia, lancia “Voci dalle Oasi”, la prima ed unica playlist disponibile su Spotify, che suona per la salvaguardia della biodiversità riproducendo i suoni unici degli impollinatori registrati dalla tecnologia proprietaria Spectrum. Uno speciale progetto di sensibilizzazione rivolto a cittadini, enti e imprese rispetto all’importante tema di tutela della biodiversità e degli insetti impollinatori ed al fondamentale ruolo che essi ricoprono anche nelle nostre città. Ne parliamo con Niccolò Calandri, founder di 3Bee

Come nasce il progetto della prima e unica playlist dedicata agli impollinatori “Voci dalle Oasi”? Ci racconti questa bellissima iniziativa che dà voce a coloro che non ne hanno?

“’Voci dalle Oasi’ è la prima playlist disponibile su Spotify che riproduce i suoni unici degli impollinatori registrati da Spectrum, la tecnologia proprietaria in campo di 3Bee. La playlist è composta da 10 tracce, ognuna corrispondente al suono di un impollinatore. Tra questi abbiamo per esempio l’osmia bicornis, la xylocopa violacea e l’andrena agilissima. Si tratta di specie appartenenti a diverse famiglie di impollinatori, importanti da tutelare in quanto responsabili di circa il 75% delle colture mondiali. Il progetto della playlist fa parte di una campagna più ampia che permette non solo di ascoltare i suoni di questi impollinatori, ma anche di vederli e conoscerli. Con questa campagna vogliamo lanciare un importante messaggio di sensibilizzazione, perché la perdita di biodiversità non può passare inosservata: ogni 1000 ascolti infatti, metteremo a dimora un albero nettarifero nelle nostre Oasi urbane di Milano e dintorni per dare nutrimento agli insetti impollinatori e creare nicchie ecologiche per oltre 200 mila specie di animali. Perché le Oasi rappresentano il primo passo verso la resilienza climatica”.

Quanto è importante sensibilizzare cittadini, enti ed imprese al rispetto al tema di tutela della biodiversità e degli insetti impollinatori e il ruolo che essi hanno nelle nostre città e nel processo di rigenerazione?

“La sensibilizzazione è per 3Bee uno dei tre fondamentali pilastri, insieme al monitoraggio e alla rigenerazione. Sensibilizzare cittadini, enti e imprese è fondamentale, perché solo unendo le forze possiamo raggiungere un cambiamento concreto. Ed è importante farlo fin dal principio: per questo motivo abbiamo recentemente lanciato “3Bee: a scuola di biodiversità”, il piano didattico gratuito sulla biodiversità dedicato alle scuole primarie. L’obiettivo? Formare docenti e studenti e ispirare le nuove generazioni, perché è fondamentale fornire loro gli strumenti e trasmettere la consapevolezza per affrontare le sfide ambientali. Anche le imprese possono supportarci in questo progetto affiancando una scuola in questo percorso educativo focalizzato sulla biodiversità. Un modo diretto e significativo per raggiungere gli obiettivi ESG  attraverso un impegno di sostenibilità sociale sul territorio”.

Uno speciale progetto che ha anche l’obiettivo di ricordarci che noi abbiamo il potere e la responsabilità di plasmare il futuro delle nostre città, dei nostri paesi e, in generale, dell’habitat umano. In che modo le tecnologie 3Bee contribuiscono in questo senso?

“3Bee è la climate tech company leader nella tutela della biodiversità, che connette la natura con la tecnologia. Ed è proprio tramite la tecnologia associata alle iniziative di rigenerazione di 3Bee che si crea un impatto concreto e monitorabile, con l’obiettivo di avere dei concreti benefici sul nostro Pianeta che siano immediati e duraturi nel tempo. In particolare, il protocollo di monitoraggio certificato Element-E è un approccio innovativo basato su nuove tecnologie e partnership con organizzazioni e istituti di ricerca. Il primo step del protocollo si basa sulla tecnologia Flora, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA): un software che utilizza l’Intelligenza Artificiale e le immagini satellitari per mappare l’area di studio e stimare la potenziale biodiversità dell’habitat e della sua idoneità per gli impollinatori. La seconda fase si concentra invece su Spectrum, un sensore IoT che fa da “orecchio sonoro” e che viene posizionato nell’area di studio per rilevare la quantità e le tipologie di impollinatori presenti. Grazie al battito delle ali, ogni impollinatore emette un’onda sonora caratteristica che viene captata da questa tecnologia, permettendo a 3Bee di valutarne l’abbondanza”.

Purtroppo la gestione del verde e degli habitat è sempre stata considerata una cosa di poco conto, ma è giusto attribuirle una fondamentale importanza. Da questa necessità sono nate “Le oasi di biodiversità”, ci racconta in cosa consiste il progetto che sta portando avanti 3Bee e quali sono gli obiettivi dei prossimi anni? È necessario agire con urgenza per contrastare la perdita di biodiversità soprattutto nelle aree urbane?

“Per contrastare la perdita di biodiversità nelle aree urbane abbiamo bisogno di un piano di biodiversità mirato, scientifico e oculato: solo in questo modo possiamo diventare resilienti alle forme più avverse del clima che subiremo nei prossimi anni e favorire il ritorno della natura nelle nostre città. Le Oasi della Biodiversità di 3Bee sono habitat urbani e agroforestali di biodiversità con rifugi per impollinatori e flora autoctona, luoghi certificati dall’impatto tracciabile grazie alla tecnologia 3Bee. Ad oggi ne abbiamo create oltre 200, ma vogliamo raggiungere le 10.000 Oasi entro due anni: un obiettivo ambizioso che possiamo realizzare solo solo grazie all’impegno e al contributo di enti e imprese virtuose che desiderano avere un impatto con un progetto di rigenerazione tangibile e misurabile”.

Quali sono gli altri progetti che le stanno più a cuore? Se non erro avete anche un bellissimo progetto attivo nelle scuole primarie per formare sin da piccoli i ragazzi alla tutela della biodiversità. Di cosa si tratta?

“Esattamente. Abbiamo recentemente potenziato il nostro percorso didattico gratuito sulla biodiversità dedicato alle scuole primarie, “3Bee: a scuola di biodiversità”. Si tratta di un programma che comprende 9 moduli dedicati ad approfondire la biodiversità da più punti di vista: dall’importanza degli insetti impollinatori agli effetti del cambiamento climatico, fino ad arrivare alla biodiversità e agli ecosistemi. Un percorso flessibile, focalizzato sulla combinazione tra digitale e materie scientifiche, con laboratori pratici in parallelo e attività da svolgere a casa. Un’opportunità unica per ampliare il curriculum didattico con una formazione alla sostenibilità ambientale di alto livello, tutto elaborato e fornito gratuitamente dal team scientifico di 3Bee. Anche le imprese possono supportarci in questo progetto affiancando una scuola in questo percorso educativo focalizzato sulla biodiversità. Un modo diretto e significativo per raggiungere gli obiettivi ESG attraverso un impegno di sostenibilità sociale sul territorio e supportando un curriculum educativo che prepara i giovani ad un futuro più esigente in termini di sostenibilità. A meno di un mese dal lancio, già 200 scuole hanno aderito al progetto: un risultato di cui andiamo fieri e che speriamo di triplicare in breve tempo per tessere un’ampia rete di istituti che si trasformino in veri e propri ‘ambasciatori del cambiamento’”.

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