04/18/2024
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Toni Malco: La musica che suona emozioni e vibrazioni

Il cantautore romano esce con un nuovo singolo intitolato “La migliore”. Una canzone molto significativa e importante. In questa intervista ricorda anche il suo grande amico Rino Gaetano, scomparso 33 anni fa

di Alessandro Cerreoni

Appartiene alla grande famiglia dei cantautori romani. La sua musica è autentica poesia. Riesce a trasmettere emozioni come pochi. Lui è Toni Malco. E’ cresciuto con Rino Gaetano, suo grande amico di quartiere, con il quale affinò la vena compositiva e condivise gran parte delle sue registrazioni assistendolo in studio.
La sua passione per il calcio e per la sua squadra del cuore, la Lazio, lo ha portato 32 anni fa ad incidere l’inno “Vola Lazio Vola”, capace di vendere 1 milione di copie in Italia e nel mondo. Negli anni sono arrivati altri brani dedicati alla squadra biancoceleste, tanto di diventare amato e apprezzatissimo dai tifosi laziali.
All’attivo ha quattro album e sei singoli. La sua bravura era già nota alla fine degli anni ’70, tant’è che nel 1978 si aggiudicò la statuetta del Telegatto di “Sorrisi e Canzoni” vincendo il Festival di Centocittà. Adora e predilige esibirsi dal vivo con la sua band. Ha girato l’Europa: Spagna, Germania, Russia, Romania, Grecia e Kazakistan, sono alcuni dei Paesi nei quali è stato applaudito.
Oltre alla musica, lavora anche nel campo della recitazione partecipando come attore a diverse fiction. Da qualche anno conduce una trasmissione radiofonica di grande ascolto intitolata “Mi ritorni in mente”, una sorta di salotto dove grandi ospiti dello sport, del cinema e della discografia discutono amichevolmente rovistando tra i ricordi più profondi.
Mentre scrivo questa intervista (15 maggio ndr), Toni sta per pubblicare il suo nuovo singolo, dal titolo “La migliore”, una canzone che racconta la vittoria di un uomo sulla depressione.
Toni, il 2 giugno ricorre il 33esimo anniversario della scomparsa di Rino Gaetano, con cui avevi un rapporto speciale. Qualche parola per esprimere un ricordo?
“Dopo 33 anni, il ricordo del caro Rino rimane dentro di me indelebile e ancora più forte. Con lui ho imparato tante cose. Oggi avrebbe avuto 64 anni. Mi mancano tantissimo la sua compagnia, il suo essere amico scevro da qualsiasi interesse, la sua allegria e il nostro stare insieme”.
Sta per uscire il tuo nuovo singolo “La migliore”. Ce ne puoi parlare?
“E’ un brano scritto insieme al mio amico paroliere Mimmo Di Renzo. Racconta la depressione sconfitta da una grande compagna di vita del protagonista di questo testo. Si tratta di un messaggio positivo dove trionfa l’amore. Peccato che sia stato scartato al Festival di Sanremo. Questa canzone ha un suo perché molto importante”.
Seguirà un album?
“Non lo so ancora. Di materiale ce n’è tanto. Il momento storico che stiamo vivendo non suggerisce una produzione di un album intero ed è per questo che al momento esce solo il singolo”.
Sei soddisfatto della tua carriera? Hai qualche rimpianto?
“Non so se c’è qualche artista che possa dire di essere soddisfatto della propria carriera. Posso dirti che ho sempre lavorato con buon impegno e soprattutto con quella buonafede e autocritica che mi ha permesso di vedere le cose da più punti di vista. Sicuramente sono cresciuto e maturato per poter fare molto di più in fase compositiva. I grandi incontri con l’amico Piero Calabrese, Antonello De Sanctis, Franco Califano e con altri, mi hanno aiutato a crescere”.
Sei l’autore dell’inno della Lazio, “Vola Lazio Vola”, uno dei più longevi della storia del calcio… Erano i primi anni ’80. Come nacque l’idea all’epoca di coinvolgere Giordano, Manfredonia e D’Amico a cantare?
“Sono fiero di aver accompagnato in musica più di trent’anni di storia e le gesta della mia squadra del cuore, anche se poi questa cosa si è rivelata un’arma a doppio taglio. Soprattutto in Italia sono maestri ad attaccarti addosso certe etichette. Io continuo la mia avventura incurante di tutto e continuo a fare musica con l’entusiasmo di sempre. E’ come se lo dovessi a tutti quegli amici che mi hanno sempre sostenuto ed anche a quelli che non ci sono più, come: Rino, Massimo, Pino, Adriano e tantissimi altri che posso aver dimenticato. L’inno ‘Vola Lazio Vola’ sono più di trent’anni che viene distribuito. Ha venduto 1 milione di copie e non finirò mai di ringraziare tutto il popolo biancazzurro che ha decretato questo grande successo scritto insieme a Claudio Natili una notte di trentadue anni fa”.
E’ previsto qualche live prossimamente dove il pubblico potrà seguirti?
“Sicuramente arriveranno anche dei concerti live, che poi sono le situazioni che prediligo. L’incontro con la gente, il cantare dal vivo con la mia band, sono elementi vitali e rigeneranti che consiglierei a tutti. Emozioni, canzoni e vibrazioni compongono la vita di un artista e non ci potrei mai rinunciare”.

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