07/27/2024
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Will: “Chi sono veramente”

Lo scorso 10 giugno è uscito il suo primo EP, “Chi sono veramente”. Lui è una delle più autentiche icone pop della nuova generazione, capace di conquistare Disco di platino, Certificazione d’oro, Posto d’onore, oltre 40 milioni di ascolti e di view. Mica male per questo ragazzo ricco di talento.

Will hai stupito, sei amato, ascoltato, altro che pallone d’oro! Scegliere il microfono alla scarpa con i tacchetti ti sta rendendo una star. Dal calcio alla musica, cosa è scattato? Cosa ti ha regalato la musica che il pallone non è riuscito a darti?

“Sono fin troppi complimenti, io sono una persona semplice e genuina, però grazie davvero! La musica mi ha dato la possibilità di esprimermi per quello che sento e che sono veramente, mi dà la possibilità di dare sfogo alle mie emozioni e mi fa sentire davvero libero”.  

Dentro hai un mix completo di cantautorato italiano, british pop, ricerca raffinata, sensibilità artistiche di vari stili musicali. Chi ha ispirato la tua scrittura?

“Sicuramente la possibilità di vivere in un ambiente famigliare contaminato ha allargato molto i miei orizzonti musicali, mia madre è di Manchester per cui ho vissuto molto questa influenza del british pop, e poi i mitici Beatles che lei adora e che io ho ascoltato a più non posso! Mio padre invece mi ha portato all’attenzione del cantautorato italiano. Vivere in questo ambiente stimolante mi ha permesso di avere orizzonti molto ampi e soprattutto la voglia di sperimentare dal punto di vista musicale senza darmi vincoli particolari ma solo con la speranza di aprire la mia mente e il mio cuore e di fare la musica che mi piace”.

Will, parli di sincerità, noi crediamo che oltre a questo, il pubblico abbia scovato in te una vera bontà, ci sbagliamo? Quanto il tuo ultimo EP “Chi sono veramente” ti ha aiutato a fare i conti con la tua sensibilità?

“Hai colto in pieno in “Chi sono veramente” c’è molto della mia quotidianità e sensibilità umana, qui traspaiono le mie emozioni e non ho più paura d mostrarmi per quello che sono.  Una nuova e matura consapevolezza di me e del mio essere musicista mi ha aiutato a crescere”.

Come hai fatto in un solo anno dal tuo approccio con la musica a tirar fuori così tante emozioni e così tanta scrittura?

“A volte me lo chiedo anche io, diciamo che gli ultimi anni di pandemia sono stati anni per tutti abbastanza duri e complicati per cui in questo periodo sono riuscito a lavorare molto su me stesso”.

I titoli dei tuoi nuovi inediti “Capolavoro” e “La storia più bella di sempre” sembrano riassumere la tua vita musicale. Cosa dovrà aspettarsi il tuo pubblico nel tour live di autunno?

“E’ il mio primo vero tour, per cui sono felicissimo e non vedo l’ora di incontrare il pubblico che mi ha sempre sostenuto fin qui! Ho una pazza voglia di suonare per cui cercherò di dare il meglio di me. Sto cercando di preparare uno spettacolo che mi rappresenti, ho tante idee in testa, ci saranno sicuramente delle belle sorprese”.

“Mi sento me stesso solo quando scrivo” e poi dici “Scrivere mi fa star bene”, ma cosa ti fa stare ancora male oggi?

“Eh tante cose possono far male e ferire, diciamo che tutto quello che è successo tra pandemie e guerre non ha fatto stare bene con umore nessuno”.  

Il 10 giugno è uscito l’EP “Chi sono veramente” , cosa ascoltiamo di te autentico che non sappiamo ancora?

“Sentirete tutte le sfumature più sensibili della mia anima, troverete un Will semplice che si racconta con le parole e la sola forza della musica. Troverete anche un pelo di malinconia e in “capolavoro” specialmente c’è un messaggio rivolto alla mia fidanzata che ha perso il papà in un brutto incidente. Vederla soffrire mi ha segnato profondamente ed il pezzo è nato proprio per starle vicino, per quello che potessi fare”.

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