05/02/2024
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Andrea Torresani: “Il film ‘Solo’ è un campanello d’allarme per far capire i rapporti tra uomo e natura”

di Paolo Paolacci –

Andrea Torresani presenta il suo film “Solo” di cui dice “è un film vero senza effetti speciali. L’unico effetto speciale è la franchezza degli interpreti”.

Il film, che abbiamo visto, ha un’anima e mostra tutta la solitudine quotidiana come in una lotta primordiale, da sempre.

Provate a leggere questa intervista anche per sapere come vederlo.

Andrea chi sei e cosa hai fatto ultimamente?

“Sono un autore ed editore. Con il Corriere della Riviera, giornale che dirigo, si narra compiutamente di fatti. Mentre con la nostra attività filmica si vuole inquadrare maggiormente l’aspetto narrativo della vita”.

Come è nata l’idea e perché ci tenevi a realizzarla?

“L’idea era da un po’ di anni che mi girava per la testa. In realtà Solo è un sequel di ‘Grossa caccia al cinghiale del Baldo’, in cui il protagonista si perde nei boschi. Si vuole narrare in diversi aspetti il rapporto uomo con la natura e con gli animali che popolano i boschi nei nostri giorni”.

Quali sono le difficoltà operative e organizzative del film, tutto girato sul Lago di Garda nel territorio del comune omonimo?

“In primis, raggiungere i luoghi delle riprese. Portare la troupe in quegli anfratti non è stato facile con diverse scene girate in presa diretta. ‘Solo’ è un film vero senza effetti speciali. L’unico effetto speciale è la franchezza degli interpreti”.

Quanto tempo di lavorazione c’è voluto?

“Ci sono voluti diversi mesi. Siamo partiti in pieno inverno e siamo arrivati alle porte della primavera. Grazie alla pazienza e alla collaborazione di tutti, si è riusciti nell’intento”.

Qualche aneddoto da raccontare e perché questo titolo così esistenziale: “Solo”?

“Le prime scene girate grazie alla collaborazione di Luca Finato impegnato regista in altri film, ci hanno visti impegnati nel lavorare nel sotto bosco. Per la prima scena, quella dell’emersione dalla buca, quando era tutto pronto, ci siamo accorti che c’era un’altra telecamera che ci riprendeva.  Era quella di alcuni cacciatori posta per osservare i cinghiali nella notte.  Allora abbiamo preso i nostri mezzi e abbiamo cambiato location. ‘Solo’ rappresenta l’isolamento.  Tutti i personaggi in quel contesto selvaggio, rimangono soli, pure il killer è ‘Solo’ nella sua follia. Attraverso questo isolamento ogni personaggio lo risolve a suo modo adattandosi al mondo primordiale”.

È un thriller, puoi dirci qualcosa?

“È un campanello di allarme per far capire i rapporti tra uomo e natura. I cinghiali con la presenza di un gruppo di maniaci(killer) nel bosco diventano pericolosi per l’uomo. Alla fine però sono gli stessi cinghiali, che anche sacrificandosi salvano chi tra gli umani, a questi animali nulla ha fatto”.

Hai in mente di fare altre produzioni?

“Certamente. ‘Solo’ prosegue l’esperienza del mio primo lungometraggio ‘Cacciatori di mostri’, e visti i risultati già per me ottimali si può proseguire nel valorizzare nuove idee. Magari anche in un genere diverso dal thriller”.

Intanto cosa ti aspetti da questo film? Quali le operazioni di lancio in corso?

“Stiamo partecipando a diversi festival. Siamo già stati selezionati dal Bridge Fest di Vancouver in Canada e dal Deluxe festival di Roma. Non si può dire di non essere soddisfatti, perché i nostri sforzi sono stati in parte già compensati. Ci aspettiamo così, viste le premesse, altre soddisfazioni”.

Come e dove possiamo vedere il film?

“Il film è attualmente disponibile sulla piattaforma Vimeo a pagamento a 3 o 5 euro.  Vi saranno poi delle proiezioni pubbliche gratuite. Come quella su Youtube il prossimo 27 febbraio alle ore 22.30 sul Canale Corriere della Riviera”.

Preparerai lo stesso il prossimo anno il premio “Corriere della Riviera Laurence Oliver e Vivian Leight” con annesso il concorso letterario?

“Sì certo il Premio è una nostra prerogativa. Non possiamo certo distogliere l’attenzione sulla 25esima edizione della manifestazione. Anzi, il film realizzato ci deve dare spunto per fare ancora meglio”.

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