Emanuela Del Zompo: La grande soddisfazione di presentare “La leggenda di Kaira” a Los Angeles
Da più di un anno è il suo progetto più importante che sta portando avanti: “La leggenda di Kaira”. Recentemente l’ha presentato a Los Angeles, ottenendo un bel successo di critica. Ne parliamo con la sua creatrice, Emanuela Del Zompo.
Cosa hai raccontato nel tuo cortometraggio presentato a Los Angeles e come hai costruito questo progetto?
“Il mio film è un fantasy in costume storico che si ispira alle rievocazioni storiche della mia terra, le Marche, e soprattutto Acquaviva Picena. Ho voluto raccontare di come vivevano le donne nel medioevo e soprattutto la libertà di scelta di una donna che decide (Kaira, il personaggio del mio film) di opporsi ad un destino già deciso da parte di suo padre. Il libero arbitrio, la scelta di decidere per la propria vita senza farsi condizionare dagli altri. Kaira rappresenta anche la donna di oggi, è una guerriera che lotta per i suoi diritti. Una supereroina moderna che lancia un messaggio al mondo: siamo libere e degne di essere rispettate come essere umani uguali agli uomini”.
Quanto tempo hai dedicato alla promozione del tuo film?
“Molto tempo, ho curato io stessa, essendo giornalista, la comunicazione stampa in Italia. Il cortometraggio è stato presentato alla 77esima Mostra del Cinema di Venezia, presso lo spazio Regione Veneto e distribuito dalla piattaforma Rai Play. Inoltre il cortometraggio è stato selezionato da diversi festival internazionali, come Londra e Cipro”.
Cosa non è stato efficace per te nel promuovere il tuo film?
“Lavorare da sola, purtroppo accade quando hai un budget limitato e lavori senza una produzione, ossia sei indipendente”.
Qual è stato il modo più creativo con cui hai promosso il tuo film?
“Alla Mostra del Cinema di Venezia ho promosso il mio film, indossando il costume del personaggio che interpreto sul red carpet del festival dinanzi alle tv internazionali. Questo è stato molto efficace per attirare l’attenzione del pubblico. Poi sono stata nelle scuole italiane per fare vedere il film agli studenti e parlare del fumetto da cui si ispira soprattutto per veicolare il messaggio della lotta che la protagonista fa contro la violenza sulle donne”.
Con chi hai collaborato tra influencer, fotografi od altre persone promuovere il tuo film? Che tipo di esperienze hai avuto con loro?
“Ho collaborato con diversi fotografi e attori del film che hanno realizzato scatti fotografici con i costumi del film. Abbiamo realizzato anche un calendario con le foto per promuovere questo progetto”.
Qual è secondo te l’aspetto migliore della collaborazione con altri artisti creativi?
“E’ importante fare squadra, scambiarsi idee e focalizzare le energie su un unico obiettivo: portare a casa il risultato”.
Cosa rende difficile collaborare?
“Quando le persone si mettono in competizione. Credo che il rispetto e la valorizzazione di ogni collaboratore sia fondamentale per una buona riuscita”.
Come sarebbe la tua collaborazione ideale?
“Vorrei collaborare con persone al di fuori del mio Paese, con artisti, creativi e soprattutto produttori in America, dove credo che il genere fantasy e i fumetti abbiano l’opportunità di avere più chance rispetto al resto del mondo”.