07/27/2024
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Gabriella Labate Riefoli

E’ uscito in libreria “La gonna bruciata”, il primo coinvolgente romanzo di Gabriella Labate Riefoli, splendida showgirl, attrice e autrice, nonché moglie di Raf. Tanti gli appuntamenti in programma per la presentazione del libro

di Silvia Giansanti

Dobbiamo dire grazie ad una bellissima e assortita coppia che da molti anni ci regala momenti di spettacolo, di poesia e di canzoni.  C’è da precisare che mai Gabriella Labate avrebbe sognato di sposare Raf e con lui di costruire con amore una vera famiglia. Addirittura ricorda che quando lo incrociava nei corridoi degli studi televisivi, lui le ispirava solo antipatia. E invece di recente hanno festeggiato i venti anni di matrimonio. Il bello della vita è anche questo. La nostra attenzione va a Gabriella che, dopo svariate esperienze nel campo televisivo e teatrale, ha appena pubblicato il suo primo romanzo, “La gonna bruciata”. Passione e desiderio di rivalsa animano la trama del libro con una protagonista messa a dura prova dalla propria esistenza. Questo non le impedirà di raggiungere la serenità e di cercare l’amore, un ideale più forte delle sofferenze e delle ingiustizie subite. In copertina spicca il dipinto di sua figlia Bianca Riefoli.

Gabriella, noto che ultimamente ti presenti aggiungendo il cognome di tuo marito. Perché questa scelta?

“Mi piaceva molto quando ero bambina sentire che mia madre aggiungeva il cognome di mio padre al suo. E’ una di quelle tradizioni che è andata persa”.

Cosa hai fatto in questi ultimi anni prima di questo romanzo?

“Sono stata ferma per problemi personali di salute, sono andata avanti e indietro tra Roma e Miami e ho ricominciato a fare teatro sempre con Pier Francesco Pingitore. Adesso eccomi con questo libro che ha avuto un riscontro immediato che non mi aspettavo”.

Teatro o televisione?

“Teatro, non ci sono dubbi”.

Sei al primo romanzo, da dove nasce l’esigenza di scriverlo?

“Per prima cosa c’è stata la passione per la scrittura a muovere il tutto e poi ci tengo a sottolineare che, in realtà, questo è il secondo romanzo che ho scritto. Il primo è ancora nel cassetto ed è di tutt’altra storia e ambientazione e, mentre lo stavo finendo, mi è venuta voglia di scrivere quest’altro. Si tratta di un diario di una bambina e la spinta mi è venuta ascoltando una notizia a Miami riguardante un episodio di violenza su minori che mi ha colpito molto. Ho subito sentito miei i personaggi del libro”.

Quale parte ti ha appassionato di più scrivere?

“La scoperta di Sara dell’intimo segreto di Miki. Mi ha appassionato scrivere l’amore che c’è, al di là di ogni preconcetto e di ogni dolore”.

Cosa c’è in comune tra te e la protagonista Sara?

“Ci sono puri sentimenti anche se non condivisi come storia, perché la mia adolescenza è stata felice in una famiglia serena. Impera l’amore e c’è anche il sentimento della perdita di qualcuno che si ama e che non avevi messo in conto”.

Che tipo di messaggio hai intenzione di far arrivare ai lettori?

“Rileggendolo, a me ha dato forti dolori, ma scavando si può trovare un insegnamento che aiuta a guardare le cose da un’angolazione diversa e carpire qualcosa di positivo anche in ciò che ha provocato sofferenza. Inoltre, c’è un messaggio di amore come sentimento totale senza limiti che ognuno deve vivere nella maniera più appropriata”.

Quanto tempo hai impiegato per scriverlo?

“L’ho scritto senza l’intento di pubblicarlo e quindi quando ne avevo voglia e desiderio di evasione. Quando sono arrivata al quarto capitolo ho deciso di farlo leggere a Pier Francesco Pingitore, famoso regista con il quale ho lavorato tanti anni, il quale mi ha spronata a continuare e a pubblicarlo. Lui è stato il primo lettore ma anche una persona determinante nella mia carriera artistica in tutto e per tutto in questo caso”.

A proposito del padre violento che compare nel libro, come potrebbe essere una tua reazione nel caso ti trovassi davanti una figura maschile così bruta?

“Cerco di pensare e immedesimarmi in quel momento, provando a capire cosa possa provare una persona. E’ molto difficile quando si è dentro, ma io denuncerei e scapperei a gambe levate. La violenza di un uomo di qualsiasi forma, non si può giustificare in nessun modo”.

Che ne pensa del libro tuo marito?

“E’ fiero di me”.

Visto che la fase della tua gioventù è stata felice, qual è il ricordo indimenticabile di quel periodo?

“Le gite fuori porta con la mia numerosa famiglia. Ricordo ancora quando con la massima libertà si entrava tutti insieme a piedi nudi nel ruscello. E poi l’odore buono di cucina di mamma. I miei ricordi d’infanzia sono molto semplici e genuini”.

Che genere di libri ti piace possedere nella libreria personale?

“Passo da un genere all’altro senza problemi, come nella musica. Leggo dagli autori indiani sconosciuti alla Mazzantini. Amo spaziare e quando voglio ridere prendo in mano un libro di Corrado Guzzanti”.

A proposito di musica, qual è la canzone che ti fa più emozionare di Raf e perché?

“Ce ne sono diverse, ma due in assoluto, che sono ‘Little Girl’, scritta per Bianca, e ‘Iperbole’, scritta per Samuele. I nostri figli. Le ho viste nascere di notte. In qualche sua canzone esiste un riferimento che però sappiamo solo io e lui e questo è molto bello”.

CHI E’ GABRIELLA LABATE RIEFOLI

Gabriella Labate è nata a Roma il 14 ottobre sotto il segno della Bilancia con ascendente Toro. Caratterialmente è socievole e simpatica. Tifa da sempre per la Roma, adora la lasagna della mamma e la sua passione è la scrittura. In Italia le piace vivere in più posti, specie a Napoli, Catania e Milano. Il suo anno fortunato rimane il 1989, quando ha incontrato Raf e naturalmente anche il ’96 e il 2000, quando sono nati i figli Bianca e Samuele. Al momento non possiede animali domestici, di recente è venuto a mancare il bulldog francese che nove anni fa Renato Zero aveva regalato ai suoi figli. Gabriella ha debuttato nel 1987 nel mondo dello spettacolo con la compagnia del Bagaglino, sotto la direzione di Pier Francesco Pingitore, con il quale ha intrapreso un lungo percorso lavorativo in molte commedie teatrali e show televisivi di successo. Dalla striscia quotidiana su Canale 5 “Il tg delle vacanze” alla prima edizione di “Scherzi a parte”, per poi passare a Sky in veste di giurato nel talent show “Celebrity”, per approdare anche sul grande schermo. Si ricordano “S.P.Q.R. 2000 e mezzo anni fa”, “Il ritorno del Monnezza” e “Vita da paparazzo”. Ha aperto una scuola di danza ed è anche direttore artistico di eventi teatrali, tour musicali e programmi televisivi. Collabora con Raf in qualità di coautrice e direttore artistico.

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Francesca Ceci, l'at
GP Magazine maggio 2

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