04/20/2024
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Katia Ferrante: La seduzione al tempo dei social

Non è un traguardo da tutti i giorni quello del 100.000 followers su Instagram, per Katia Ferrante è il primo punto d’arrivo di un lunghissimo percorso iniziato nel 2012 con la creazione di un portale dedicato alla femminilità (www.katiaferrante.com che ha come claim “L’arte della seduzione) e la pubblicazione di “Seduzione Sesto Senso”, un manuale-volume dove svela qualche trucco per ammaliare l’altro sesso. Un curriculum che si aggiorna di giorno in giorno, con ruoli in tv da showgirl, intervistatrice inviata ai tavoli di Pokerstar’s nel programma tv Poker1Mania e tante pubblicazioni su alcune delle più prestigiose riviste del settore beauty fra cui For Men, Mens Health, Playboy e GQ. Normale allora che anche il popolo dei social abbia iniziato a seguirla e ad incuriosirsi al suo fascino fashion, dove a svelarsi sono più gli sguardi dei centimetri di pelle. Il suo primo progetto editoriale l’ha consacrata nel mondo del cartaceo, l’ha portata a sviluppare collaborazioni con varie testate giornalistiche nazionali e ad essere invitata ad alcuni degli eventi mondani più importanti della Penisola. Normale allora che lei sveli qualche retroscena del jet-set italiano a modo suo, condividendo momenti e ospiti sulla sua pagina Instagram che passo dopo passo ha toccato quota 100.000 followers. Tutti, sottolinea lei, rigorosamente “veri” e reali. Tanti maschietti incuriositi dall’argomento seduzione ma anche una abbondante percentuale di donne che vedono in lei l’icona della bellezza e dell’intraprendenza. Tv, fotografia, palcoscenico, radio e stampa: praticamente, non le manca nulla…

Ma, come detto, Katia Ferrante nasce come fotomodella: quando è sbocciato il grande amore?

“Al mondo della fotografia mi sono avvicinata da giovanissima a soli 17 anni, subito dopo le mie prime partecipazioni a miss Universo, Miss Italia e altri concorsi internazionali. I primi fotografi locali li ho conosciuti così: ero un’aspirante miss in passerella”.

Il tuo incontro con la fotografia era da predestinata?

“Una vocazione per la fotografia vera e prova all’inizio non l’avevo; direi che mi è accaduto poi con il tempo, e averla scoperta in così giovane età mi ha senza dubbio permesso di vivere emozioni ed esperienze straordinarie. Oggi è una passione completa: idearla, crearla ed esserne il soggetto principale e protagonista”.

Che donna è Katia Ferrante?

“Penso di essere una donna ancora un po’ incompleta: siamo in una fase di working progress come si suol dire”.

C’è un lato esibizionista in te?

“Esibizionista solo quando ‘serve’ e lo preferisco mettere in mostra nel privato, nel pubblico sono abbastanza riservata”.

Il tuo lato di scrittrice che ti ha permesso di tradurre la tua sensualità nero su bianco…

“Esatto, traduco la sensualità provando a riscriverla su un foglio bianco. E ciò mi è possibile quando sono ispirata, quando sento dentro che ho emozioni forti da esprimere dal mio cervello al cuore. E allora mi metto comoda, magari in lingerie, penna-piuma in mano e butto giù ciò che sento in quel momento. Anche un libro può essere sensuale. Non solo, sia il leggere che lo scrivere hanno al loro interno gesti sensuali, eleganti e sexy. Un foglio bianco a mio modo di vedere è sinonimo di amore e di amante: insomma, qualcosa da scoprire. Un foglio scritto rappresenta la fase conoscitiva. Leggete ‘Seduzione sesto senso’ per capire ciò che sto dicendo”.

Come giudichi le ragazze di oggi?

“Poco femminili! Si credono emancipate ma hanno perso la loro femminilità”.

Cosa suscita la tua immagine?

“In parte provoca, in parte ho notato che può suscitare competizione anche maschile. Ma un uomo che si mette in competizione lavorativa o personale con me ha già bello che perso”.

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Vincenzo Bocciarelli
Gabriele Parpiglia:

redazione@gpmagazine.it

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