07/27/2024
HomeSpettacoloNadia Bengala: “Amo le persone vere e sincere anche se non perfette”

Nadia Bengala: “Amo le persone vere e sincere anche se non perfette”

di Silvia Giansanti –

Guanti sempre alla mano per le pulizie domestiche e lavaggi frequenti di mani. “Qualcuno mi ha detto che questa è la mia malattia, vista l’igiene che ho. Mi sono sempre lavata spesso le mani, quindi facendo una battuta, sostanzialmente non mi è cambiato nulla”. Nadia Bengala, siciliana doc, è passata alla storia di Miss Italia, essendo stata incoronata nel lontano 1988 dall’indimenticabile Fabrizio Frizzi, che lei stessa ricorda con affetto. Come ricorda quegli anni in cui la creatività e la passione per le cose pullulavano. Nel curriculum interessante di Nadia c’è la televisione con storici programmi e il cinema a cui si è dedicata particolarmente in questi ultimi tempi. Simpatia e intelligenza ne fanno di lei una persona speciale, oltre naturalmente alla bellezza di madre natura.
Nadia, sei stata intervistata per GP Magazine una decina di anni fa. Ecco, cosa è successo nella tua vita privata e professionale nel frattempo?
“Innanzitutto continuo a stare con la stessa persona, che non è poco in quanto quasi tutti i nostri amici si sono lasciati, compresi gli sposati. Noi invece resistiamo senza ancora esserci sposati. Viviamo con sua figlia e prima c’era anche suo figlio. Riguardo al lavoro mi sono data al cinema, l’ho preferito alla televisione. Devo dire che sono rimasta molto soddisfatta di questa scelta in quanto ho vinto dei premi importanti specie con ‘La goccia maledetta’ . Si tratta di una storia composta dal classico triangolo in cui c’è chi si fa male. Ho girato un altro film che è stato portato l’estate scorsa in un festival che si svolgeva a Ponza e poi ho fatto qualcos’altro che però visto il periodo, è stato sempre rimandato a livello di uscita”,
Un fatto triste è avvenuto negli ultimi anni. Abbiamo perso un grande come Fabrizio Frizzi. Che ricordo hai di lui?
“Davvero una bella persona e questo traspariva, al contrario di tanti altri che lavorano nell’ambiente e che non sono le belle persone che sembrano. Tutta un’apparenza. Ho saputo dal fratello, dopo la sua scomparsa, che aveva un particolare affetto per me e questa cosa che lui lo aveva detto in famiglia, mi ha colpito molto”.
A proposito di Miss Italia, hai continuato negli anni a seguire la manifestazione, trovando magari qualche Miss interessante?
“Nel tempo non l’ho più seguita. Dopo la mia vittoria sono stata per una decina di anni dietro le quinte a presentare”.
Cosa ti piace evocare degli anni ’80 che ti hanno portato fortuna?
“Sì, verso la fine pero’. Gli anni ’80 sono stati anni di grande fermento, di belle idee, di tante iniziative, in un contesto molto ricco e vivo. Ricordo che c’era molto entusiasmo nel creare delle cose nuove. Anche i ’90 non sono stati male dal punto di vista della creatività”-
Ti manca qualche tassello per completare la carriera?
“Certo, avrei potuto e voluto fare tanto altro che non sono riuscita a fare. Non ho avuto mai aiuti importanti. Oltre alla fortuna e alle situazioni, sappiamo che servono. Ho sempre dovuto faticare molto per ottenere qualcosa, del resto dev’essere il mio karma così. Ho sostenuto molti provini che sono andati bene, ma poi la parte è andata a qualche altra persona raccomandata. Il bello è che me lo hanno anche detto! Pensa che non sono riuscita neanche da buona siciliana quale sono, a lavorare ne ‘La Piovra’, grottesco. Per quella produzione non ho mai avuto gli agganci giusti in quel giro, quindi neanche un provino. A pensare che arrivai per caso a Miss Italia vincendo e poi è stata tutta una fatica. Del resto sono una che, a differenza di altri, per ottenere uno devo faticare cento”.
Presumo che avrai attraversato dei momenti in cui volevi abbandonare tutto.
“Assolutamente sì. Poi magari facevo una serata, trovavo riscontro, calore e affetto nel pubblico e allora questo mi dava la forza per non mollare. Mi ricaricavo, anche se molti dell’ambiente, specie della Rai, non mi si filano proprio. E’ così che funziona purtroppo”.
Il personaggio attuale che stimi e segui?
“Sono felice di vedere qualcuno che conosco e che merita il successo, riceverlo. Mi viene in mente Beppe Convertini che ha fatto tantissima gavetta, adattandosi alle situazioni più disparate. Non è affatto l’ultimo fortunello arrivato per grazie ricevuta. Si è dato tanto”.
Il tuo tipo ideale di persona?
“Amo le persone vere e sincere anche se non perfette”.
Come stai vivendo questo periodo molto particolare, con equilibrio oppure con difficoltà a livello psicologico?
“Mi faccio assorbire dalla casa e dalla quotidianità in generale. Penso agli affetti e a quei pochi amici stretti che ho, anche se alcune volte sono un po’ depressa. Non mi fido neanche ad andare a trovare mia madre a Milano. Ho una casa in Francia, in Costa Azzurra, nella quale quest’anno non sono andata. Con questo clima che c’è non ho l’entusiasmo”.
Cosa ti manca di più?
“Andare a cena nei posti preferiti, non sono per le chiusure anticipate dei locali. Questo mi toglie il buon umore. Penso a mia figlia che si era appena iscritta in palestra e la sera andava a danza. Si è ritrovata tutto chiuso e in più non sta lavorando, un quadro davvero desolante per lei e per molti giovani. Qui ci vogliono tutti poveri, proprio come un dopoguerra. Lasciamo stare che è meglio”.
Che parere hai al riguardo?
“Dovrebbe rimanere tutto aperto, perché se è destino che il Covid deve prenderti, ti prende. Queste chiusure sono assurde. Quanti imprenditori hanno investito in misure di sicurezza? E si fa la scelta di chiudere? Assurdo! E’ solo un gioco di potere al di sopra dei Governi, almeno per chi come me, ha la capacità di guardare oltre. Qualcosa dietro c’è, il virus è solo un mezzo. Ci sono troppo business e sporchi interessi, esiste un potere occulto che aleggia sopra i nostri Governi”.
Che tipo di rapporto hai con tutta la tecnologia di oggi che galoppa?
“Sono una schiappa, non mi ci so applicare e non mi interessa. Non so gestirmi a livello di video e di foto, non sono sempre lì a postare. Forse perché sarò di un’altra generazione. Utilizzo il social di notte quando non riesco ad addormentarmi, ma a quell’ora è noioso. Non sono una fanatica di queste cose insomma”.

© foto di Rino Petrosino

Condividi Su:
Mia Molinari: “Ho
Boomdabash: venerdì

redazione@gpmagazine.it

Valuta Questo Articolo
NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO