07/27/2024
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Pino Petrosillo: Tra gli inferi e il cielo

di Donatella Lavizzari

Pino Petrosillo, cantattore e regista di origine barese, ha portato in scena con la Compagnia del Fauno, da lui fondata 8 anni fa, molti spettacoli, tra cui “Vacanze Romane”, ottenendo grande successo di critica e di pubblico. Ultimamente ha proposto, in una nuova chiave di lettura, una delle opere miliari del patrimonio culturale e artistico italiano: la Divina Commedia. Un musical originale e coinvolgente sul viaggio allegorico dantesco nell’aldilà, un ensemble di arte teatrale, musica, danza ed immagini coinvolgenti che catturano lo sguardo degli spettatori. Una straordinaria opera musicale che vede Dante (Pino Petrosillo) e la sua guida spirituale Virgilio (Michele Lapenna) in cammino, dal groviglio oscuro della selva fino alla visione luminosa e celestiale di Beatrice (Paola Pennacchia), attraversano i vari cerchi dell’Inferno, in un susseguirsi di incontri con personaggi inconfondibili come Paolo e Francesca, Pier delle Vigne, Pia De’ Tolomei, fino a “riveder le stelle”. Le musiche sono del Monsignor Marco Frisina e le coreografie di Federica Ravello.

Ciao Pino, come nasce l’idea di mettere in scena la Divina Commedia? 

“L’idea nasce dall’amore. Quello per Dante e questa meravigliosa opera. Come ha detto Monsignor Marco Frisina, autore delle musiche, la Divina Commedia è la storia di un uomo che cerca il senso della sua vita, perché fatto per l’amore, l’Amore con la A maiuscola. L’idea dell’amore in Dante, come è in San Tommaso e nell’ideologia Cristiana, è l’amore di Cristo, l’amore che si è rivelato sulla Croce, l’entusiasmo di ogni credente. La sfida è grande e il sogno è che possa arrivare al cuore di tutti. Che possa far capire che la nostra vita è fatta per le grandi cose. Cercando l’Amore si compiono grandi viaggi”.

Perché la scelta di un musical? 

“E’ stata una scelta ben precisa. Amo la recitazione, la musica dal vivo, il canto e anche la danza. Una caratteristica di cui tener conto è che gli arrangiamenti sono stati ideati per accompagnare il senso che si vuole dare alla scena, per essere al servizio dei personaggi. E’ proprio la musica che coinvolge gusti e sensibilità differenti. Dal gregoriano al rock, dal blues all’heavy metal. Un musical rivolto soprattutto ai più giovani, affinché possa toccare il cuore di tutti”.

Di cosa vai più orgoglioso in questa opera? 

“Non c’è qualcosa in particolare di cui vado più orgoglioso. Ho voluto realizzare un’opera organica, e quindi tutto, dalla recitazione, alle musiche, alla danza, ai testi, concorre per il risultato finale. Come ogni opera, è stato un buon lavoro di squadra. Si è verificata una sorta di sintonia, per usare un termine musicale. Con l’auspicio che lo spettatore possa entrare in vibrazione, ritrovarsi e gioire, sentendosi parte integrante di ciò che avviene sul palco”.

Progetti futuri? 

“Ce ne sono molti in fase di elaborazione. Tra questi, due mi stanno particolarmente a cuore. Il primo è uno spettacolo dedicato a Frank Sinatra, un viaggio musicale a tutto swing, dove sarò accompagnato da una band di rilievo. Una ricca e variegata colonna sonora che ha reso un mito il carismatico artista italo-americano. Il secondo è la messa in scena in chiave moderna della vera storia di Pulcinella, una commedia di Raffaele Viviani: minuetti, canzoni e poesie, un’interazione emotiva tra teatro e musica dove lo spettatore verrà condotto nel mondo della musica partenopea antica, attraverso brani e famose melodie”.

Info: middleagedgoattheatercompany@gmail.com

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