04/23/2024
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Si scrive Roberta, si legge Passione

di Rosa Gargiulo –

“In tutto quello che faccio, metto tanta passione. Amore a trecentosessanta gradi”. È con queste parole che Roberta Cannata esordisce, per raccontarci una carriera nella quale è passata dalla danza al teatro, dalle direzioni artistiche alle conduzioni televisive, dai tour con grandi artisti della scena musicale italiana alle telecamere, facendo apparire tutto come se fosse una passeggiata. Ma forse lo è, per lei, che parla illuminando le sue parole con un sorriso contagioso.

Quando hai capito cosa avresti voluto fare da grande?
“A sei anni. Mi svegliavo col desiderio di ballare. In televisione guardavo Raffaella Carrà e sognavo di entrare in quella scatolina, per me magica, che era la TV. Ma è stata Lorella Cuccarini a folgorarmi: un grande esempio, per quello che avrei voluto fare. Il mio mito!”.
Obiettivo raggiunto: Roberta muove i primi passi proprio come ballerina, partecipando a grandi eventi come il tour di Claudio Baglioni e quello di Giorgia:
“Non potrò mai dimenticare l’emozione e l’euforia di ballare davanti a 77.000 persone, allo Stadio Olimpico. È stata un’esperienza incredibile”.
Poi arriva il debutto in teatro, grazie al maestro Oreste Lionello, che le ha cambiato la vita – come ama sottolineare:
“Feci un provino per Le nuvole, di Aristofane, e fui scelta. Ero una ballerina parlante, mi ritrovai primadonna dello spettacolo a soli 23 anni”.
Tanti i maestri che hanno contribuito alla sua crescita professionale e umana: da Oreste Lionello a Luciano Melandri, da Giacomo Battaglia e Luca Tommasini a Battaglia&Miseferi.
Di fronte alla sua poliedricità, le chiediamo quale sia l’abito artistico in cui si sente maggiormente a suo agio:
“Senza ombra di dubbio, quello della conduzione televisiva. Essere inviata per tanti programmi, da Sky a Mediaset alla Rai, mi hanno dato l’opportunità di mettermi costantemente alla prova e di seguire anche tutto il lavoro di post produzione”.
Ed è con la Rai che Roberta Cannata realizza alcune interviste importanti, come inviata de La Vita in Diretta – su Rai Uno:
“Sono stata felicissima di incontrare Mogol, Al Bano, Simone Cristicchi, Ermal Meta e Tony Hadley. Poterli intervistare ha rappresentato un momento davvero significativo ed emozionante”.
Dopo il successo su Rai Uno, da qualche settimana ha avuto inizio una nuova avventura, su Rai Due: “Domani è Domenica”, il nuovo programma di intrattenimento condotto dalla bellissima Samanta Togni – in onda ogni sabato alle 12.00, che vede Roberta in veste di inviata “speciale”.
“Sono molto felice di questo programma, in cui la mia responsabilità è maggiore, perché sono l’unica inviata. Porteremo nelle case degli italiani gli angoli più belli e interessanti del nostro Paese. Continuerò a viaggiare e scoprire tutta la bellezza che l’Italia riesce a esprimere”.
A proposito di bellezza, Roberta si è esposta con affermazioni molto chiare e precise: “La bellezza esteriore non deve avere canoni. È bello ciò che piace. La bellezza interiore, invece, deve avere standard ben definiti e sani. Quella sì, che salverà il mondo”.
Roberta, quali sono gli standard a cui ti riferisci?
“Essere belli dentro significa essere empatici, rispettare gli altri, il mondo in cui viviamo – quindi anche gli animali e la natura. La vera forza di ogni persona è nel suo carisma. Puoi anche non essere bellissimo, ma la tua energia e la personalità costituiscono le armi davvero vincenti”.
Sai che sono sempre più frequenti gli episodi di body shaming, anche nel mondo dello spettacolo. Quale messaggio senti di poter lanciare?
“Bisogna saper andare oltre le regole dettate dalla moda e dalle tendenze, ognuno di noi deve poter essere valorizzato e apprezzato per quello che è interiormente. Basta omologazioni, andiamo oltre le apparenze”.
Che Roberta sia una donna di sostanza, che cura molto la propria interiorità – oltre all’evidente bellezza, si capisce dal racconto dei suoi affetti privati: il grande amore per gli animali, la natura, la famiglia. Del suo cane, Gimmi, ama ricordare che festeggiano il compleanno insieme – il 5 dicembre: segno inequivocabile del loro essere legati dal destino.
Un pensiero carico di emozione e commozione corre al padre, Roberto, mancato improvvisamente sei anni fa: “Era il mio tutto. Papà è stato il mio primo grande fan. Mi ha sempre ripetuto di non mollare mai e continuare a credere in me stessa”.
Oggi a Roberta non manca il sostegno e l’affetto di mamma Maria Antonietta e di suo marito Elio.
Affetti, determinazione, positività. E tanto studio e impegno. Questi sono gli ingredienti del suo successo. Questo il messaggio che lancia anche attraverso un’importante iniziativa di cui cura la direzione artistica, lo ShowVillage Event, in cui giovani talenti del cinema, teatro, danza e conduzione hanno l’opportunità di vivere una “full immersion” con maestri/artisti di livello nazionale, e che Roberta aspetta di organizzare per il 2022, “sperando di esserci lasciati alle spalle il Covid”.
Alla luce di tutti i tuoi impegni e dei progetti che hai in cantiere, qual è il sogno ancora nel cassetto?
“Vorrei condurre uno show tutto mio, e poi mi piacerebbe una rubrica dedicata agli animali”.
C’è un artista con cui desideri lavorare?
“Vincenzo Salemme. È un grande professionista, positivo e carismatico. Una persona molto educata, e questo mi piace tantissimo. Ma anche Maria De Filippi, che stimo tantissimo. E naturalmente Lorella Cuccarini: sarebbe il massimo!”.
La vitalità e l’entusiasmo di Roberta ci travolgono, e nascono dalla profonda convinzione che in tutto quello che si fa bisogna mettere l’amore: “Dobbiamo trovare il coraggio di amare, sempre. È l’unico motore della nostra vita”.

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