10/08/2024
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Simone Gallo: La ricetta della comicità

Far ridere è la sua grande missione e ci riesce alla ottimamente. Insieme ad Andrea  D’Andreagiovanni ha formato uno dei tandem più apprezzati di “Colorado”. A ottobre lo vedremo al Teatro Porta Portese con “Strozzo la papera”

di Mara Fux

Nel 2003 con Andrea D’Andreagiovanni nasce il duo comico che, nel 2006, vi porta al debutto nazionale in programmi come “Matinèe” su Rai2 e “Celebrity” su Skyvivo: che ricordi di quelle esperienze?

“È stato come essere un calciatore preso nella prima squadra di un team importante, tipo Inter o Milan: approdare in tv con un pezzo tutto pensato, scritto e interpretato da noi è stato il massimo. Mi sentivo unico (unico credo sia il termine giusto). Che poi certi momenti, ad essere sincero, non te li godi al 100 per cento, perché c’è sempre il calcolo delle improbabilità che possono succedere e che un po’ distrae dal momento che stai vivendo”.

“Vieni avanti cretino”, il programma firmato da Pingitore e “Check In” diretto da G. Nicotra, sono state per il vostro duo una tappa importante: cosa hai appreso nel lavorare con questi due grandi dello show?

“Da Pingitore la calma con cui affronta il suo lavoro, la maniacalità per ogni singolo dettaglio. Da Nicotra la velocità di esecuzione e la capacità di risolvere in pochi minuti un problema improvviso e sempre con il sorriso sulle labbra”.

L’appuntamento settimanale di “Colorado” vi ha portati all’attenzione nazionale: in che misura ha influito sulla vostra crescita professionale? 

“Ad essere sincero non ha influito, abbiamo proseguito per la nostra strada senza pensare a cosa stessimo facendo in quel momento e cosa invece sarebbe successo di lì a poco. L’unica cosa è che abbiamo aumentato la voglia di fare questo lavoro e il rispetto che portiamo per questa attività, da molti anche solo sognata”.

Cosa è per te la comicità?

“Prendete carta e penna che vi rivelo la formula segreta: la comicità è un insieme di cose. Un comico o un attore o un mimo o un mago o un artista di strada che dicono o fanno delle cose (a volte ben precise, a volte improvvisate) che scatenano l’ilarità del pubblico trasformandola in risata. La comicità è anche scritta, una battuta ben scritta può far ridere. Spesso la comicità è soggettiva. Magari io rido a una battuta, mio fratello no, o viceversa. In breve la comicità è un meccanismo che ti fa muovere qualcosa dentro e quel qualcosa lo manifesti ridendo, ridendo; ribadisco la parola perché ridere fa veramente bene”.

Quali sono i comici che hanno maggiormente influito sulle tue peculiarità artistiche?

“Io adoro i comici che lavorano fisicamente, non solo di battuta. Partiamo da Stanlio e Onlio, Jerry Lewis, i Trycicle, un trio spagnolo formidabile”.

Non contento dei tanti impegni televisivi e teatrali hai aperto da qualche anno  la Casa del Teatro e del Cinema, una scuola di cui è direttore artistico Claudio Insegno; cosa ti ha spinto a farlo?

“Per avere un punto fermo in una vita lavorativa che ha i suoi alti e bassi, ma a dire il vero il tutto è partito da una battuta di Claudio Insegno: ‘Simo, apriamo una scuola?’ ‘certo, perché no!?’, ho risposto, come se fosse la cosa più facile e naturale del mondo ed in un certo senso lo è stato. Quella battuta detta in auto sulla strada che ci portava a Genova per uno spettacolo è diventata un obiettivo,  poi una locandina e un evento facebook che annunciavano le prime audizioni per quella che sarebbe diventata una realtà molto bella per chi vuole studiare e rubare questo mestiere da professionisti che aspettano solo di trovare il ‘fenomeno’ che insegni qualcosa lui a noi. A proposito, le prossime audizioni  della nostra C.T.C. ovvero Casa del Teatro e del Cinema, saranno il 12 settembre 2017. Chi vorrà partecipare potrà scrivere a casadelteatroedelcinema@gmail.com o telefonare al numero 3398715699”.

A ciò si aggiunge un impegno da produttore: dopo il successo riportato dall’omaggio ai grandi della comicità con “Mille luci sul varietà”  diretto da Marco Simeoli, è in programmazione per il prossimo  ottobre al Teatro Porta Portese lo spettacolo “Strozzo la papera”diretto  sempre da  Simeoli. Di che si tratta?

“Durante le proprie esperienze, di vita o lavorative, si incontrano persone che vanno e che vengono. Soltanto alcune rimangono. Una di queste è Fabrizio Di Renzo, un comico e attore romano che ha delle idee sorprendenti e spiazzanti per delle commedie interessanti e divertenti. Le ultime due settimane di ottobre e la prima di novembre saremo in scena con questo suo testo  ambientato in un carcere; un susseguirsi di dialoghi e situazioni tra 5 personaggi improbabili che si ritrovano lì per puro caso, tutti insofferenti di aspettare che qualcuno paghi la cauzione o di sapere se dovranno passare del tempo in cella; ma la vera insofferenza viene in realtà dalla propria insoddisfazione per la loro vita, che quasi quasi è meglio tra le sbarre che fuori, in un mondo che non gli appartiene. Detta così  sembra una cosa seria, ma fidatevi, fa ridere… tanto! Anzi sapete una cosa: segnatelo in agenda, vi aspetto!”.

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