04/25/2024
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Vittoria Schisano: “Ho partorito me stessa”

Da qualche anno Vittoria ha iniziato la sua complessa e delicata trasformazione, salutando per sempre Giuseppe e continuando nel frattempo a lavorare nel campo artistico. Ultimamente è stata protagonista nel film “La vita oscena”. E’ talmente bella e brava che ha suscitato addirittura un pizzico di invidia tra alcune colleghe.

di Silvia Giansanti

Il suo motto è scegliere di volare con il rischio di cadere piuttosto che camminare tutta la vita. Diventare donna è stata una scelta dettata dal cuore, dalla testa e dall’anima. Ormai il ricordo di Giuseppe è lontano e, dopo già pochi mesi, i suoi corteggiatori non si contavano più. Vittoria ha un anno di età e simbolicamente spegnerà una candelina. Il 24 marzo dello scorso anno è avvenuta la metamorfosi completa, ora questa bellissima farfalla vola libera sul set, ma anche nel campo della moda grazie al suo fisico perfetto ed è sempre fermamente decisa nei suoi intenti. Nella vita bisogna sognare, avere un progetto, rimboccarsi le maniche, impegnarsi e attuarlo senza nascondersi. L’intervento chirurgico è stato il più bel dolore della sua vita. Sentiamo cosa è cambiato in lei.

Vittoria, quando abbiamo fatto la nostra prima intervista, nel 2012, avevi già iniziato la tua fase di trasformazione con le prime cure ormonali. Adesso finalmente l’opera è compiuta. Sei soddisfatta?

“Assolutamente: soddisfatta, felice e serena come quando una donna partorisce. E’ come se avessi partorito me stessa”.

Da dove è scaturito il desiderio di cambiare identità?

“Più che altro il coraggio di affrontare il cambiamento. Un grande desiderio nascosto che è stato sempre nel mio corpo, nel mio cuore e nella mia anima, fin da piccola”.

Che cosa in particolare non ti faceva sentire a tuo agio quando eri Giuseppe?

“Tutto quello che era l’esterno. Vedevo un’immagine che non somigliava alla mia anima. Oggi Vittoria invece è una donna felice, libera, senza più la maschera e finalmente nei vestiti giusti. Ogni giorno è davvero speciale”.

Hai sofferto molto fisicamente per attuare questa metamorfosi?

“Sì, ma rifarei l’operazione mille volte anche senza anestesia! E’ stato il dolore più bello della mia vita. Sono entrata in sala operatoria piena di paura per la seconda volta. Sapevo che c’era una possibilità molto bassa di morire. Sono stata operata a Barcellona il 24 marzo dello scorso anno, dalla sapienti mani del chirurgo Ivan Manero, uno dei più bravi al mondo. Devo a lui moltissimo ma anche a Dio. Sono credente e oggi mi sento in pace con l’universo e ho recuperato il mio equilibrio”.

Perché hai scelto Barcellona? Come siamo messi in Italia a tal riguardo?

“Non bene direi, anche perché nelle istituzioni italiane i tempi di attesa sono molto lunghi anche se questo tipo di operazioni vengono effettuate da professionisti con risultati positivi. La mia pelle non è una maglia che, se non ti piace, la puoi buttare, quindi per andare sul sicuro ho scelto un’altra destinazione, mettendomi in mano ad un signor chirurgo”.

Quante ore è durato l’intervento?

“Doveva durare sei ore e invece è durato dieci considerando anche i tempi tecnici”.

Consigli questo passo a chi come te lo desidera veramente?

“Certo e comunque vorrei sottolineare che donna si nasce dentro, non è un bisturi a cambiare il tutto. E’ qualcosa che arriva da dentro”.

La tua famiglia è stata sempre a tuo favore o ha preso questa tua decisione come un cosa affrettata?

“Non si tratta di un tatuaggio che può essere un capriccio, questa è una presa di coscienza e con il tempo a forza di parlarne in famiglia lo hanno capito”.

Esistono nel mondo donne famose che erano uomini?

“Sì ce ne sono, eccome”.

Che cosa è cambiato nel frattempo da attore ad attrice?

“Il talento è più libero insieme a tante altre cose e quindi ho da subito notato un cambiamento in positivo nel mio lavoro. C’è anche più gioia di fare il mio mestiere”.

Faresti scene di nudo qualora te le proponessero?

“Se fossi diretta da un bravo regista di cui mi fido, perché no? Del resto si deve essere attori fino in fondo”.

E film porno?

“No”.

Sono cambiati i tuoi gusti?

“Sono sempre gli stessi. Ci sono ad esempio capi di abbigliamento che prima sognavo di indossare e che adesso me li posso permettere. La differenza è tutta nell’attuazione”.

Se un domani il Signore, nel momento in cui ti accoglierà nella sua casa, si dovesse arrabbiare?

“Non credo che si arrabbierà, innanzitutto perché mi sento in pace con me stessa e con Dio e poi perché il Signore ha recepito come sono. Del resto, si sa, l’amore non conosce sesso, razza e religione”.

Ti fa effetto oggi rivedere le tue foto da uomo?

“Sì, mi provoca tristezza. Prima guardavo Giuseppe come un fratello morto, oggi invece so che quella persona mi ha lasciato una bella eredità, i miei amici, la mia famiglia e il mio lavoro. Giuseppe in realtà non è stato buono con se stesso perché ha sempre vissuto a metà ed era un ragazzo infelice, regalando a Vittoria tante cose al tempo stesso”.

Sei dotata di autoironia. Come reagisci quando qualcuno ti critica sempre a fronte di questa scelta?

“Quella dell’autoironia è una grande arma. C’è sempre qualcuno che magari mi accusa di fare un’intervista per ego o per pubblicità, ma non è affatto così, il mio curriculum parla. Ci sono momenti in cui arriva una battuta che può far male, senza sapere che il mio è un percorso consapevole e che ho scelto di parlarne e di comunicare semplicemente amore e che la vita è una che va vissuta con coraggio senza fare distinzioni di questo tipo. Vorrei consigliare alle persone di pensare prima a migliorare loro stesse”.

Una volta effettuato l’intervento hai ricominciato a lavorare normalmente?

“C’è sempre stata una continuità di lavoro. Come ho detto prima, il fatto di avere adesso un’energia più libera ha migliorato le cose in ambito lavorativo”.

Recentemente c’è stata la tua interpretazione in “La vita oscena”. Parliamone.

“Sì e a differenza dei precedenti ruoli che mi vedevano come la bella di turno, ho avuto un’occasione diversa. Non nascondo che qualche donna ‘biologica’ ha storto un po’ il naso, visto che ho interpretato un ruolo da prima donna”.

Altri progetti?

“Un altro film in preparazione e progetti televisivi”.

Chissà magari un domani faranno un film su di te…

“Più di qualcuno mi ha chiesto di scrivere un libro. Per il momento è nei miei pensieri”.

Cosa ti piacerebbe esplorare di nuovo nel tuo settore?

“In questo momento mi diverte fare televisione perché ci sono io direttamente e non il personaggio da interpretare”.

Dopo la tua splendida trasformazione, c’è stato un uomo nella tua vita?

“Ancora no, solo tanti corteggiatori importanti per una donna. Un conto è perdere la verginità a diciotto anni, un conto a trenta, c’è più consapevolezza nel regalare a qualcuno quel momento prezioso”.

 

CHI E’ VITTORIA SCHISANO

Vittoria Schisano, ex Giuseppe Schisano, è nata a Pomigliano d’Arco (NA) l’11 novembre del  1983 sotto il segno dello Scorpione con ascendente Cancro. Caratterialmente Vittoria è fragile e forte nello stesso tempo. Ha l’hobby dell’architettura di interni, ama i crudi di pesce e tifa per il Napoli. Ha appena adottato un bassotto. E’ single, al momento vive a Roma e le piacerebbe vivere a Parigi. Il 2014 è stato l’anno della sua vita. Dopo varie esperienze teatrali, ricordiamo il suo esordio avvenuto nel 2005 nel film “Mio figlio”. Ha lavorato anche in “Io e mio figlio – Nuove storie per il commissario Vivaldi”, “Al di là del lago”, “Canepazzo”, “Tutto tutto niente niente”, “Outing – Fidanzati per sbaglio”, “Take Five” e “La vita oscena”. Gli ultimi film sono stati girati quando si è completata la trasformazione in Vittoria.

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