04/29/2024
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Valerio Longo: “Il mio progetto è portare avanti questa passione”

di Alessio Certosa –

E’ vicedirettore e coreografo del Balletto di Roma. E’ entrato giovanissimo nel mondo della danza, facendo intravedere da subito doti non comuni

Nel 2001 entra a far parte della compagnia Aterballetto sotto la direzione di Mauro Bigonzetti (fino al 2008), Cristina Bozzolini (fino al 2017), Pompea Santoro, Gigi Cristoforetti. Interpreta i ruoli principali dell’intero repertorio della compagnia e le creazioni originali di Mauro Bigonzetti, Jiří Kylián, William Forsythe, Jacopo Godani, Ohad Naharin, Fabrizio Monteverde, Eugenio Scigliano, Johan Inger, Francesco Nappa, Giuseppe Spota, Jiří Pokorný. Parallelamente all’attività di danzatore avvia, nel 2004, la propria ricerca coreografica, creando opere per Aterballetto (presenti nel repertorio della compagnia e rappresentate nelle tournée internazionali). Conosciamolo meglio attraverso questa intervista.

Caro Valerio, grazie di essere con noi. Partiamo da un breve escursus della tua formazione di ballerino…

“Ho iniziato molto giovane a  studiare danza  con mia mamma ex danzatrice e poi ho avuto la fortuna e il privilegio di incontrare la signora Sara Acquarone a Torino, che mi indirizzò verso degli studi più approfonditi  presso il Liceo Coreutico di Torino e già durante gli anni di studio partecipai alle produzioni della Compagnia del Teatro Nuovo di Torino relazionandomi con grandi docenti ed interpreti di diverse discipline fino al  diploma”.

Hai lavorato molti anni per la grande compagnia AterBalletto… raccontaci.

“Aterballetto è per tutti coloro che ci sono passati per poco o tanto tempo come me, che ho vissuto i suoi cambiamenti e non solo in termini di direzione artistica, da Bigonzetti in avanti fino all’attuale, un’esperienza indelebile! Professionalità, artisticità, valori,  sempre vivi, per me che continuo a coltivare e a promuovere, perché ciò che si impara sicuramente non può essere tenuto solo per se stessi a mio avviso”.

Il tuo rapporto con uno dei più grandi coreografi italiani ed internazionali: il Maestro Mauro Bigonzetti.

“Una presenza umana ed artistica che non smette mai di accompagnare la mia vita”.

Quale lavoro del passato ricordi con estremo piacere e perché?

“A questa domanda credo di poter rispondere soltanto mettendo in evidenza che nel mondo artistico a mio avviso, ogni possibile esperienza rimane come un segno indelebile, ognuna di esse, suggerisce ricordi e riflessioni che possono solo aumentare una presa di consapevolezza. Accompagnando la vita intima e pubblica di noi che viviamo di teatro”.

Sei oggi vicedirettore e coreografo di una delle importanti compagnie della Capitale: il Balletto di Roma. Come stai vivendo questo tuo importante incarico?

“Semplicemente mettendo a disposizione di una realtà che esiste da 60 anni tutto ciò che è il mio bagaglio di esperienza, offrendo quindi il mio contributo artistico è umano che mi è stato chiesto ringraziando ovviamente di questa bellissima opportunità e sperando di poter continuare a sostenere in questo modo la danza italiana”.

Come vedi la situazione della danza in Italia in questo momento pandemico?

“Chi danza e vive nel mondo del teatro, sa benissimo che ciò che muove i nostri animi è una grande passione oltre ogni limite. Quindi mi auguro che lottare per superare questo periodo possa rafforzare la consapevolezza di quanto e per quanti sia motivazione di vita danzare!”.

Da tempo fai coreografia. Da dove parti per un lavoro di creazione?

“Come ben sai la creatività è un muscolo che si alimenta in diversi modi. Imprescindibile è il suo legame con le relazioni umane quindi la vera ispirazione la si può trovare in diversi luoghi, dalla musica ascoltata con un amico al viaggio fatto in treno in solitudine, un libro letto o semplicemente il suo titolo o di una frase scritta, l’animo o il potenziale fisico di un interprete, al sapore di un ricordo, ecc.”.

I tuoi prossimi progetti?

“Nella mia vita l’unico grande progetto è portare avanti con passione e amore ciò nel quale credo”.

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