Venticinque anni e già saper cosa si vuole. Bella e spumeggiante rappresentante dell’Italia nel concorso Miss Universo-Mondo di cui è Patron il giornalista e conduttore Marco Ciriaci, Erica ci racconta la sua avventura prima di cedere lo scettro alla nuova eletta.
di Mara Fux
Come ti è venuto in mente di partecipare a Miss Universo?
“In tutta sincerità è stato proprio un caso nel senso che per quanto già prendessi parte a sfilate e facessi piccoli lavori in ambito di spettacolo non avevo proprio preso in considerazione la partecipazione ad un concorso di bellezza; invece un giorno mentre stavo sfilando ad Alta Roma ho conosciuto la responsabile del concorso per il Lazio che mi ha suggerito di mettermi in gara e di prender parte alla selezione fotografica per il titolo di Miss Universo-Italia. Mi ha convinta e seguendo il suo consiglio mi son ritrovata a superare una dopo l’altra le varie prove in lingua straniera o di talento nel canto e ballo, accumulando punteggi utili alla proclamazione del titolo nazionale che poi avrebbe portato la vincitrice alla finale mondiale in Thailandia”.
Una bella esperienza?
“Un’esperienza molto intensa, direi, fatta di ritmi molto serrati fatti di alzatacce, prove in passerella, o di trucco, acconciatura, abbigliamento che non lasciavano spazio a niente che non fosse la preparazione della finalissima. Un’esperienza grandiosa che ho vissuto in un’atmosfera di grande armonia con le altre concorrenti”.
Intendi che non si respirava l’aria di competizione tipica del dietro concorso?
“Esatto, forse perché in un certo qual modo eravamo tutte dello stesso livello, tutte Miss rappresentanti il livello più alto del paese di provenienza e ognuna con un percorso lavorativo già avviato alle spalle. In passato, avendo partecipato a sfilate e concorsi ho sofferto molto la competizione; ricordo cattiverie e dispetti: c’era chi nascondeva le scarpe, chi ti macchiava il vestito. In Thailandia è stato tutto particolarmente tranquillo, tra tutte noi si son creati più rapporti d’amicizia che di antipatia, nonostante fossimo ben novantanove”.
Osservandole, avevi qualche preferenza come vincitrice?
“A me piaceva molto Kiara, la Miss Portorico, la sentivo molto vicina a livello comportamentale e il sentirla molto affine a me ovviamente contava sulla mia opinione; a parte questo trovavo però fosse molto bella nei tratti, molto elegante e al tempo stesso molto semplice. Mi piaceva molto anche Katriona, la Miss Filippine che poi ha vinto il titolo assoluto di Miss Universo-Mondo, da subito si è capito che aveva una marcia in più, ha dato subito l’impressione di avere qualcosa di diverso e d’altronde già dal suo arrivo aveva puntati addosso tutti gli occhi e le attenzioni non solo delle Filippine”.
Che prospettive apre un concorso di tal genere?
“A livello di visibilità hanno contato molto, ovviamente, la settimana che ha preceduto e quella che ha seguito la finale: facevamo tutte parecchie interviste e servizi fotografici. Una volta rientrata, per quanto io fossi già abbastanza all’interno del mondo lavorativo, debbo ammettere che quello di Miss Universo-Italia è un titolo che viene preso molto in considerazione. Proprio grazie al titolo sono stata madrina di eventi, ho ricevuto proposte in ambito moda e ho aumentato il mio lavoro sui social”.
Lavori sui social?
“Sì è un’attività che mi piace tantissimo, l’abbinamento moda e follower è seguitissimo ed io lavoro con brand che mi chiedono di sponsorizzare i propri prodotti; sono ambasciatrice di Dior, Guerlain, Kilz, Solaris. Posto foto con i prodotti che mi piacciono o che utilizzo o utilizzerei nella quotidianità e lo faccio con molta attenzione, con molto rispetto verso i follower cui non suggerisco prodotti in cui non credo solo per avere un maggior tornaconto”.
Ed è un lavoro?
“E’ la nuova frontiera della pubblicità, è un vero e proprio lavoro: io mi alzo la mattina, faccio trattative con i brand, discuto con i miei due fotografi le pose per valorizzare i prodotti. E’ un lavoro”.
Quindi non sei una di quelle Miss che ha ambizioni artistiche…
“Direi di no; da ragazzina ho studiato canto ma crescendo, visto anche il mio metro e ottantatre, mi sono posizionata sulla moda”.
Che farai “da grande”?
“Ohi ho 25 anni! Sono grande e il mio progetto è proprio quello di sviluppare al massimo le potenzialità di questo lavoro che mi piace ed in cui credo tantissimo. Voglio approfondire e spingermi oltre in questo mondo che, non credere, è molto frequentato perché sono tante, davvero tante le ragazze che vi stanno entrando attivamente per cui, per emergere bisogna studiare il modo per sviluppare al meglio i contenuti”.
E se ti offrissero una fiction?
“O mio Dio! Il mondo dello spettacolo mi piace tantissimo ma condiziona pure parecchio. Forse una fiction no: magari, vista la mia parlantina, una conduzione”.
Reality?
“Un reality è diverso ma non so: mi sono arrivate anche delle proposte ma leggo tanti vincoli contrattuali e io sono una gran calcolatrice per cui me li studio e ristudio tutti. Ripeto, non so”.
A metter su famiglia ci pensi?
“Sì certo, sono fidanzata da tanto tempo con Alessandro, che è anche uno dei due fotografi con cui lavoro; lui mi sostiene, mi aiuta, non è geloso del mio lavoro anzi mi carica moltissimo. Credo che la maggior parte delle donne abbia l’istinto della maternità e il desiderio della costruzione di un nido. E comunque per ora c’è tempo ma… prima o poi lo verrete a sapere”.