10/04/2024
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Michael Brucelee: “Lo sport come lezione di vita”

di Francesca Ceci –

“Quello che agli occhi di alcuni può apparire solo violenza è invece frutto di autocontrollo e gestione della rabbia”. Si chiama Michael Brucelee, è un kickboxer e thai boxer italo-egiziano: tante le vittorie già all’attivo ottenute attraverso lavoro e sacrificio. Tanti ancora i sogni e gli obiettivi da centrare con la stessa determinazione che l’ha spinto fin qui. 

“Il Muay Thai e la kick boxing sono due discipline antiche che si fondano sull’equilibrio e sulla disciplina personale. Nel combattimento la prima cosa che impara è il rispetto per l’avversario. Questo è forse il vero motivo per il quale mi sono avvicinato a questi sport e li ho praticati sempre con maggiore passione e sacrificio”, ci spiega Michael. 

Talento e tenacia: è il giusto mix? 

“Il talento è una risorsa sicuramente ma senza una volontà ferrea, una caparbietà, una tenacia continua non è nulla. Anzi, finisce con l’essere solo una risorsa non sempre ben adoperata. Quando ho raggiunto determinati risultati l’ho fatto perché ho voluto quel risultato e perchè sulla mia strada ho incontrato allenatori che oltre che a credere in me, prima ancora che io “volessi” quel risultato, hanno voluto più di me e mi hanno saputo trasferire quel desiderio di primeggiare. Di fronte a me poi ho trovato grandi atleti che come unica lacuna hanno avuto solo quella di non aver voluto come avevo voluto io. Con la stessa intensità mia. Con la stessa fame che avevo sempre avuto e che mi ero trascinato sino a quel titolo desiderato con tutte le mie forze, durante durissimi allenamenti, grandi rinunce alimentari e tanti sacrifici. Sport, cibo pulito e a letto presto hanno poi fatto tutto il resto. Ho combattuto per il campionato italiano contro un atleta toscano fortissimo e molto quotato. Lapo Golini è un grande atleta che stimo moltissimo e che in quell’occasione ha solo voluto meno di me. La mia “fame di vittoria” mi ha consentito di adoperare tutta la tecnica che i miei maestri, i fratelli Raini, hanno saputo trasmettermi”.

Se dovessi scegliere tre aggettivi per descriverti quali sceglieresti?

“Sereno, equilibrato e deciso”.

Puoi raccontarci la gioia più grande ma anche la delusione che ti ha insegnato di più?

“Sicuramente l’essere oggi un kickboxer e thai boxer Italo-Egiziano campione italiano MTE e 4 volte campione italiano K-1Rules e Campione TROFEO LUTADOR DE ELITE e vincitore del campionato italiano 2022 national champion sono le grandi soddisfazioni. Di contro la delusione più grande ad oggi è stata quella di essere stato scartato per gli incontri per professionisti a livello mondiale, ma la mia tenacia non mi fa arrendere e continuo a lavorarci a testa bassa”.

Se un giovanissimo ti chiedesse un motivo per avvicinarsi allo sport che hai deciso praticare, cosa gli consiglieresti?

“Sicuramente il mio sport insegna ai giovani a gestire la rabbia, ad avere rispetto degli altri e a sapersi difendere dove sia assolutamente, l’ultima possibilità rimasta dopo il dialogo”.

Quali sono i prossimi appuntamenti che ti vedranno impegnato?

“Sto lavorando sulla preparazione fisica e alla ripresa di una frattura ad una costola che ho riportato in un allenamento. L’obiettivo è sempre quello di accedere alle gare professionistiche”. 

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