07/27/2024
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Stress, se lo conosci lo eviti: La salute prima di tutto

di Alessandro Cerreoni

Quanto lo stress influisce sul nostro stato di salute? Ci si può ammalare accumulando stress? Cosa si può fare per evitarlo? Quali sono i buoni rimedi per non cadere nella trappola dello stress? Come riconoscerlo ai primi segnali? Per saperne di più, ne parliamo con il dottor Antonio Gorini, un medico che ha scelto la mission professionale di mettere al centro la persona nella sua complessità e trovare la cura che sia personalizzata e volta a ristabilire uno stato di salute prolungato 

Dal punto di vista medico, cos’è lo stress?

“Lo stress è la risposta che utilizziamo per rispondere a qualsiasi stimolo esterno di una certa intensità, sia esso fisico o emotivo (stimolo stressogeno o stressor). Attivo i meccanismi di stress quando veniamo lasciati dal fidanzato/a, quando veniamo aggrediti, quando immaginiamo una minaccia… Gli esempi potrebbero essere molti. Esiste uno stress “buono” (eustress), che è quello che ci fa rendere meglio in una prova (sportiva, scolastica, lavorativa, ecc.), ed esiste lo stress “cattivo”, quando lo stimolo stressogeno è eccessivo (distress). Quest’ ultimo è responsabile di numerose problematiche di salute. Purtroppo, ancora oggi per molti medici lo stress viene usato per giustificare disturbi strani e poco chiari, oppure è un modo per rimandare al paziente il problema: ‘sei stressato, problema tuoi!’”.

Su quale binario viaggia lo stress?

“Di fatto noi umani siamo biologicamente come l’uomo di diecimila anni fa. Quest’uomo doveva attivarsi per cacciare, pescare, difendersi o attaccare. Si alzava col sorgere del sole, dormiva al calar della notte, mangiava ciò che Madre Natura gli metteva a disposizione. Lo stress che doveva gestire era limitato nel tempo. Se un giaguaro lo minacciava, o scappava o attaccava, in ogni caso era questione di qualche minuto… Ecco, noi siamo costruiti biologicamente per sopportare stress di durata breve. Quello che succede ai nostri tempi e nel mondo occidentale è il verificarsi di stress di lunga durata: il mutuo trentennale, il capo ufficio despota, ecc… Attivare così a lungo i nostri sistemi dello stress fa male”.

Stress mentale e stress fisico, sono figli degli stessi genitori?

“Assolutamente sì. Non possiamo mai separare la mente dal corpo! I sistemi biologici dello stress sono molti e complessi. Il paradigma della Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia può aiutare a spiegare e semplificare dei meccanismi così complessi e fondamentali per la vita. La mente (psiche), così come il sistema nervoso, ormonale ed immunitario entrano in gioco contemporaneamente. Ad esempio, se siamo in trincea al fronte di guerra, la mente sarà in super allerta pronta ad analizzare qualsiasi segnale, il sistema nervoso ci mantiene vigili e pronti a scattare grazie all’attivazione neuro-endocrina: si alza la glicemia, la pressione, il respiro è più rapido, le pupille si dilatano, il sangue va verso i muscoli, che sono pronti a muoversi. Allo stesso tempo, sentiremo meno la fame e il sonno, non avremo stimolo sessuale, tratterremo le funzioni corporali, ed anche il sistema immunitario subirà una depressione in quanto tutte le energie sono direzionate verso altro. È facile immaginare come sia deleterio mantenere in azione tutto ciò per lunghi periodi”.

Cosa accade al nostro organismo quando giunge lo stress?

Per prima cosa vengono rilasciati ormoni e neurotrasmettitori in abbondanza per prepararci alla reazione di “attacco o fuga”. Un po’ l’esempio che facevamo prima per il militare in trincea. Alla lunga alcuni di questi sistemi cedono perché si esauriscono le scorte per fabbricare tutte queste molecole, l’uomo ha bisogno di riposare, ricaricare le pile e riparare i danni fatti. Se non ci fermiamo mai, andiamo incontro ad esaurimento fisico e mentale”.

Esiste una scala di stress? 

“Vi è la “scala dello stress percepito”, che può essere valutata tramite test specifici. È chiaro che le situazioni stressanti sono diverse per ogni individuo. Ciò che per me è molto stressante per un altro potrebbe essere addirittura divertente… Immaginiamo il paracadutismo… io mi stresso solo al pensiero di lanciarmi da un aereo, ma molti lo fanno per passione e divertimento. È molto importante comprendere ciò, poiché in questo aspetto sta anche la ricetta per gestire lo stress… In medicina possiamo anche utilizzare un test per misurare l’attivazione del sistema neuro-vegetativo (simpatico e parasimpatico). Il test si chiama HRV (Heart Rate Variability ovvero la variabilità della frequenza cardiaca). Con questo test misuriamo l’entità di attivazione del sistema simpatico, che è quello deputato alla reazione di ‘attacco e fuga’”.

Come si determina il tanto stress o il poco stress e se è soggettivo ciò?

“Come dicevamo prima ognuno ha la sua propria soglia di stress, che dipende da numerosi fattori. L’Eustress non dà problemi di salute, il Distress sì. Dobbiamo imparare ad ascoltare il nostro corpo. Lui ci avvisa sempre se qualcosa non va. Soffrire di insonnia una notte può capitare a tutti, ma se ogni notte non riusciamo a rilassarci per entrare nel sonno ristoratore, dobbiamo chiederci il motivo. Se prima di un esame ho la colite, una volta va bene, ma sempre no. È un segnale! Cerchiamo di capire cosa non va in noi”.

Stress e malattia, qual è il grado di correlazione?

“Correlazione fortissima. La maggior parte dei disturbi funzionali sono legati allo stress. Ad esempio, una situazione di iperlavoro in un ambiente ostile, spesso, genera mal di stomaco, reflusso gastro-esofageo, insonnia, ansia, minor tolleranza verso il mondo, ecc. La malattia di per sé è uno stressor, quindi, a volte, causa ed effetto si scambiano i ruoli”.

Le malattie più diffuse del troppo stress?

“Abbiamo già fatto molti esempi. In ogni caso, sicuramente ai primi posti metterei il colon irritabile, l’insonnia, gastrite e reflusso, tachicardia e ipertensione arteriosa, ma anche disturbi alimentari e della sessualità, iperglicemia (diabete), depressione del sistema immunitario, ansia e depressione. L’incapacità a rilassarsi può portare anche a dolori muscolari diffusi, la depressione del sistema immune può condurre verso varie problematiche infiammatorie, riattivazioni virali, infezioni recidivanti”.

Quali sono i rimedi per prevenire lo stress?

“Il Mahatma Gandhi diceva: “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo!” Questa è, a mio avviso, la ricetta per prevenire il distress. La vita ci mette sempre in situazioni stressogene, dipende da noi come viverle. Possiamo rifiutarle, lottare, cercare di controllare tutto oppure accoglierle come opportunità di crescita e di conoscenza dei nostri limiti e delle nostre potenzialità. Facciamo un esempio: ci stressa l’ingiustizia del mondo, cerchiamo nella nostra vita di essere giusti, di testimoniare onestà e correttezza in ciò che facciamo. Accogliamo le ingiustizie come un faro-guida verso la “migliore versione di noi stessi”. Lo so, è difficile! Alcune persone troveranno questo consiglio stimolante, altre assurdo, altre saranno possibiliste e altre no.  Sono convinto che uno stato di salute duraturo richieda la “competenza” di gestire lo stress. Lavorare sulle motivazioni e sulle emozioni è un primo passo indispensabile.  Imparare le tecniche di rilassamento è semplice e utilissimo.  Per i più avanzati imparare le tecniche di consapevolezza (mindfulness) e ancor meglio di meditazione è ‘la Soluzione’”.

Visto che ci piace molto girare nell’ambito fitoterapico, cosa propone la natura per prevenire lo stress e per curarlo in caso di “effetti collaterali”?

“Sono numerosi i farmaci fitoterapici (ottenuti dalle piante), che agiscono sui sintomi da stress. In generale, dovremmo scegliere quelli che riducono il sistema di “attacco e fuga” come la passiflora, l’iperico, alcuni funghi medicinali, la floriterapia e tanti altri.  La melatonina svolge un grande ruolo antistress: riduce il cortisolo (l’ormone dello stress per eccellenza, che fa aumentare la disponibilità di glucosio nel corpo), riduce la prolattina, supporta il sistema immunitario e regola i bioritmi (regolando tra questi anche il sonno). Dovremmo sostenere il sistema immunitario (astragalo, echinacea, vitamine e minerali come il gruppo B, la C e la D, il Magnesio), ridurre la tachicardia (biancospino), gestire la gastrite e il reflusso e la colite. La Natura offre veramente tante soluzioni. Non dimentichiamo che per disinnescare fino in fondo l’iperattivazione del sistema dello stress dobbiamo lavorare su noi stessi”.

E l’omotossicologia?

“L’omotossicologia usa dei composti di rimedi di origine minerale, vegetale e animale in concentrazioni basse (sotto al milligrammo). Ha grande azione depuratrice e di regolazione dei sistemi biologici. Pertanto, anche nell’alveo dell’omotossicologia troviamo numerosi strumenti. Possiamo supportare le ghiandole in difficoltà con gli organoterapici (tiroide e surrene su tutte), drenare le tossine, calmare il sistema simpatico con ignatia, nux vomica, sepia e molti altri rimedi. Ricordiamo anche la grande efficacia dell’agopuntura nel trattamento del distress e delle sindromi ansiose. È anche possibile associare agopuntura e omotossicologia infiltrando i punti di agopuntura con i rimedi omotossicologici”.

È vero che lo stress conduce anche a squilibri alimentari e perché?

“Il cibo ha anche un’importante funzione di gratificazione, consolazione, rifugio dalle tristezze, compenso delle frustrazioni, pertanto, spesso chi è molto sotto stress tende a mangiare di più, in particolare cibi ricchi di triptofano (pasta, pizza, dolci), che serve a produrre la serotonina, la molecola del relax. Altre persone all’opposto sotto stress mangiano di meno, perché anche mangiare comporta un lavoro e sono troppo stanchi per farlo, oppure per punirsi, oppure perché non si ritengono degni di questo piacere… Il mondo dell’alimentazione ci apre le porte a tanti aspetti psicologici emozionali molto complessi”. 

Per concludere. Cinque buone e semplici regole per non ammalarsi di stress.

“Accogliere con gratitudine ciò che la Vita ci manda. Rimanere sempre centrati nel presente, cioè non rimanere attaccati al passato (“si stava meglio prima”) né viaggiare con la fantasia nel futuro. Seneca diceva che l’uomo soffre molto più per l’immaginazione che per la realtà. È così! Se ripensiamo a tutte le volte che ci siamo angosciati/stressati per qualcosa e poi analizziamo nella realtà i fatti accaduti, ci accorgiamo che Seneca aveva ragione! L’esperienza aiuta ad acquisire sicurezza in noi stessi e capire che abbiamo tutte le risorse per superare ogni difficoltà. Concediamoci il lusso di sbagliare! Condurre stili di vita sani e fare esercizi quotidiani di rilassamento, centratura, consapevolezza, meditazione ci permette di avere le batterie cariche e ritrovare rapidamente la calma e le risorse per affrontare una prova qualunque (stressor). Ascoltiamo i messaggi del corpo, chiediamo consiglio ad un medico esperto, che può aiutarci a gestire il distress in maniera naturale e indirizzarci verso le soluzioni di fondo”.

Via Archimede, 138 – Roma

www.biofisimed.eu – Tel 06.64790556 

(anche whatsapp)

antonio.gorini@biofisimed.eu

https://www.miodottore.it/antonio-gorini/internista-nefrologo-omeopata/roma

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