07/27/2024
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Il glutatione: Se ne parla poco ma quanto è importante!

di Alessandro Cerreoni –

Che cos’è il glutatione? Perché è necessario per la nostra salute? È prodotto naturalmente dal nostro organismo? In natura dove è contenuto il glutatione? Quanto è importante integrarlo? Ne parliamo con il dottor Antonio Gorini un medico che ha scelto la mission professionale di mettere al centro la persona nella sua complessità e trovare la cura che sia personalizzata e volta a ristabilire uno stato di salute prolungato

Cos’è in parole semplici il glutatione?
“Il glutatione (gamma-glutamilcisteinilglicina) viene prodotto a partire dall’amminoacido Cisteina, che si forma dalla Metionina o dalla Serina oppure viene assunto con l’alimentazione. La Cisteina viene utilizzata per produrre proteine e altre molecole essenziali come la taurina, il Coenzima A e il Glutatione. Quest’ultimo funge anche da deposito nel nostro organismo per la cisteina. Il ruolo principale di questa molecola è regolare lo stato ossidativo. La capacità antiossidante è collegata direttamente e indirettamente con altre sue importanti funzioni”.
Che importanza riveste per la nostra salute?
“Oltre a ridurre la presenza di molecole ossidanti come i radicali liberi dell’ossigeno, ha capacità depurativa e detossificante. Contrasta l’azione dei metalli pesanti, disintossica da sostanze esterne, come germi, farmaci e inquinanti, protegge le membrane cellulari, modula la risposta immunitaria, in particolare stimolando i linfociti T. Ad esempio, è l’antidoto per le intossicazioni da paracetamolo, noto farmaco per la febbre, che può dare grave tossicità epatica”.
È prodotto naturalmente dal nostro organismo; questa produzione è sempre sufficiente oppure a volte c’è bisogno di integrarlo?
“È prodotto naturalmente a partire dai suoi tre costituenti che sono la glicina, la cisteina e l’acido glutammico. Anche l’assunzione per via alimentare ha il suo ruolo. Laddove ci sia maggiore richiesta di questa sostanza può non essere sufficiente la produzione fisiologica e, quindi, può essere necessario integrarlo con integratori specifici”.
Quali sono i casi in cui sarebbe opportuno integrarlo?
“In tutti i processi ossidativi e infiammatori. Infiammazione e stress ossidativo vanno di pari passo. Normalmente le cellule sane producono una quota di radicali liberi dell’ossigeno, che hanno il loro ruolo. Quando la cellula lavora male perché ammalata o sotto attacco di germi o sostanze tossiche produrrà molto di più sostanze pro-ossidanti e, quindi, sarà necessario impiegare più antiossidanti. Faccio spesso l’esempio dell’automobile. Di norma produce gas di scarico, ma se il carburatore lavora male, ne produrrà molti di più e, se saturiamo l’ambiente con questi gas, diventeranno nocivi per la salute. Così nel nostro corpo un eccesso di stress ossidativo (gas di scarico) induce le cellule verso la morte programmata. Cioè le cellule capiscono che l’ambiente non è favorevole alla loro vita e si suicidano per tentare di autoregolare il processo, Infatti, morendo si riducono le cellule che emettono gas di scarico e si liberano nell’ambiente extra-cellulare sostanze antiossidanti. Tutti i processi infiammatori aumentano la produzione di stress ossidativo. Pertanto, in tutte le condizioni di malattie croniche, che sono generalmente su base infiammatoria, potrebbe essere necessario integrare antiossidanti e tra questi il glutatione. Tra queste malattie ricordiamo le malattie cardio-vascolari, l’insufficienza epatica e renale, le malattie neurologiche. Pensiamo, inoltre, al diabete tipo 2 o all’insulino-resistenza, malattie del metabolismo su base infiammatoria estremamente diffuse che causano una elevata produzione di agenti ossidanti”.
E come antiaging?
“Nella nostra società dell’apparenza è molto forte la richiesta di tutte le prestazioni legate al benessere per ritardare l’invecchiamento, cioè il cosiddetto “antiaging”. Il glutatione ha un suo ruolo come tutte le diete e integrazioni naturali antiossidanti. Infatti, noi invecchiamo prima se siamo più ossidati. Per questo una vita naturale in ambienti salubri, con movimento moderato, poco stress e alimentazione pulita permette di ritardare l’invecchiamento. Nella vita che abbiamo costruito negli ultimi anni in Occidente è diventato difficile ridurre il carico di inquinanti e ossidanti, che ogni giorno, volenti o nolenti, immettiamo nel nostro corpo, Pertanto, può essere utile almeno due volte l’anno fare un periodo detossificante (1-2 mesi), magari in coincidenza dei cambi di stagione a fine marzo e fine settembre”.
In natura dove è contenuto il glutatione?
“Tra i frutti e i vegetali i più ricchi di glutatione sono: avocado, cocomero, pompelmo, mele, asparagi, aglio, cipolla, porri, broccoli, cavolo, spinaci. Consumati freschi e non cotti. Vanno bene anche i surgelati, ma non altre forme di conservazione che fanno diminuire drasticamente il contenuto del glutatione. Anche la carne fresca contiene glutatione, ma non sempre è indicata come fonte integrativa di questo elemento”.
Si può integrare anche a supporto di terapie oncologiche?
“Certamente. L’integrazione va fatta con molta attenzione per non contrastare gli effetti volutamente pro-ossidanti dei farmaci oncologici. In questi casi assolutamente controindicato il fai da te. Serve l’indicazione del medico esperto. Il paziente oncologico in corso di terapia trova beneficio nella riduzione degli effetti tossici della chemio e della radioterapia. In chi non effettua terapia oncologica può essere utile per contrastare l’infiammazione e le tossicità indotte dalla malattia stessa”.
A livello medico se ne parla poco di glutatione? Perché?
“In ambito medico si usa per lo più nelle problematiche del fegato somministrato per via endovenosa o intramuscolare. L’uso di integratori non è molto considerato nella medicina occidentale moderna, che è principalmente farmaco-centrica dai primi del 900 quando si è sviluppata la sintesi chimica dei medicinali ed il business ad essa collegato dal dopoguerra in poi”.
Se un individuo, sentendone parlare, volesse assumere il glutatione, cosa sarebbe consigliabile fare escludendo il fai-da-te?
“Esistono numerosi integratori di glutatione. Le formulazioni più usate sono a base di glutatione ridotto o liposomiale. Il secondo più costoso e di più facile assimilazione per l’organismo; il primo meno assorbito, più economico e spesso venduto insieme ad altri cosiddetti precursori del glutatione, che svolgono il ruolo di aumentare l’efficacia antiossidante della molecola ridotta”.
In un inverno come questo dove sembra che le influenze stagionali non finiscano mai, quanto sarebbe utile il glutatione e perché?
“Nei casi di ‘influenze’ che ricorrono vuol dire che il sistema immunitario è in difficoltà. Osserviamo un deficit del sistema immune proprio nei casi di forte stato infiammatorio e ossidativo causati, ad esempio, da una cattiva alimentazione, pessimi stili di vita, farmaci pro-ossidanti, malattie concomitanti, ecc., ecc. In tutti questi casi è importante correggere gli stili di vita, mangiare cibi ricchi di antiossidanti, che sono infatti più presenti nel periodo invernale e, se occorre, si può integrare anche il glutatione. Sicuramente utile nel recupero post-influenza, poiché sarà stato consumato dall’organismo nel processo antivirale e riparativo”.
Via Archimede, 138 – Roma
www.biofisimed.eu  – Tel 06.64790556 (anche whatsapp) – antonio.gorini@biofisimed.eu
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