04/29/2024
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I giovani: Stare bene durante la crescita è il più prezioso investimento

di Alessandro Cerreoni –

Che rapporto hanno i giovani con la propria salute?
“I giovani hanno intrinsecamente un senso di invincibilità e immortalità. Come è giusto che sia, non sentono la necessità di occuparsi dei problemi di salute. Sono giovani, forti e interessati al divertimento e/o allo sport… In età adolescenziale l’energia è canalizzata verso la crescita e lo sperimentare le novità che la vita offre. Lo studio, le prime esperienze nell’ambito sessuale, la pratica sportiva. Non dimentichiamo che in altre parti del mondo un giovane sopra i 12 anni può entrare nel gruppo dei guerrieri, procreare, essere membro attivo della tribù. Le esperienze adolescenziali servono a preparare l’uomo del prossimo futuro come genitore, lavoratore, ecc. È giusto che madre natura non metta freni come le “paure” in questa età, altrimenti non vi sarebbe lo sviluppo della società. Ad esempio, se a 15 anni già vi fosse paura dell’incolumità fisica, nessuno farebbe l’addestramento per diventare guerriero o cacciatore…”.
Da medico qual è il consiglio che puoi fornire alle famiglie per aiutare i propri figli a mantenere uno stato di salute ottimale?
“Il giovane impara in famiglia gli stili di vita salubri o non. Pertanto, il sistema migliore è essere testimoni consapevoli di quali siano i comportamenti più corretti per la propria salute. Un genitore che fuma (come anche un medico) non è credibile quando pretende che il figlio non fumi… Se la dispensa è piena di cibo spazzatura (junk food), come si può chiedere al ragazzo di mangiare verdure e frutta? Quindi, essere testimoni consapevoli è al primo posto. A seguire, ricordarsi che l’attività motoria è fondamentale per lo sviluppo psico-neuro-motorio e sociale. Attività motoria divertente, non competitiva, proporzionata all’età e alle condizioni fisiche del bambino/ragazzo. Infine, ma non per ultimo, ritrovare il contatto con la natura. Fare esperienza di come piante, animali e uomo vivano in sintonia con la natura, i suoi ritmi, le sue regole antiche”.
Crescendo, si va incontro inevitabilmente a problematiche legate alla crescita. Quali sono i controlli che a partire dai 12/13 anni ai quali è bene che i giovani si sottopongano?
“Con l’inizio dell’adolescenza è importante un controllo dell’apparato genitale per verificare che non vi siano problemi e iniziare un percorso di formazione sulla sessualità. Eseguire gli esami del sangue e urine ogni anno è la base della prevenzione in questa fase di vita. Chi svolge attività fisica, e tutti lo dovrebbero fare, verrà sottoposto anche alla visita sportiva annuale. La visita medica annuale è anche un modo per affrontare argomenti di educazione sanitaria come l’igiene di base, spesso trascurata; informare sui rischi di alcol e droghe ed educare ad una sessualità consapevole”.
Negli ultimi anni è cresciuto l’uso dei farmaci, come antibiotici e antinfiammatori, da parte dei giovani? Se sì perché?
“L’uso dei farmaci è aumentato in generale grazie all’esempio che danno gli adulti. Non si accetta più di stare neanche un giorno a casa per un raffreddore, non si sopporta un doloretto per pochi minuti, se poi compare la febbre vi è il panico! Bisogna sopprimere immediatamente il sintomo febbre e si ricorre immediatamente a farmaci e antibiotici. È la consuetudine che guida questi comportamenti, complice una medicina territoriale e di famiglia troppo spesso assente e lontana dai bisogni delle famiglie di oggi. Inoltre, è scomparsa la socialità, la figura dell’anziano in casa che dall’alto della sua esperienza aiutava a superare le problematiche della vita. Le persone sono convinte, oramai, che la febbre sia un nemico, che si affronta solo con antibiotico e antinfiammatori, che la malattia sia qualcosa di terribile e inaccettabile contro cui bisogna combattere… è tutto una lotta, una battaglia, direi una grande fatica… Tornare a dare uno sguardo al passato credo sia fondamentale. Riscoprire la saggezza dei nostri nonni e bisnonni, che vivevano con accoglienza gli eventi che la vita (e la natura) ci offriva. Sapevano bene, perché sperimentato sulla loro pelle, che dopo l’inverno vi è la primavera, che dopo un temporale torna il sole, che ad una stagione di raccolto misero ne seguirà una migliore. Sapevano che un raffreddore/influenza passa in una settimana, stando a riposo al caldo, mangiando poco e in modo nutriente, ma bevendo il giusto. Nessuno si smuoveva davanti ad un impedimento, ci si rimboccava le maniche e ci si occupava al meglio possibile del problema. Il farmaco veniva utilizzato solo nei casi più gravi”.
Nelle varie fasi della crescita, quanto è importante il ricorso alla medicina integrata?
“Al di sotto dei 12 anni sono controindicati la maggior parte dei farmaci chimici, pertanto, in questa fascia di età dovrebbe essere fondamentale l’uso di una medicina naturale. Al di sopra dei 12 anni per evitare una eccessiva medicalizzazione, credo sia molto utile ricorrere all’integrazione con prodotti naturali. I giovani rispondono molto bene e velocemente agli stimoli che le medicine antiche usano per regolare lo stato di salute. A mio avviso dovrebbe essere la prima medicina nell’età giovanile”.
Cos’è che può mettere a repentaglio il sistema immunitario nei ragazzi?
“Sono numerosi i fattori che distraggono il sistema immunitario: i cibi industrializzati (junk food), l’inquinamento delle acque e dell’aria, l’uso di farmaci inappropriato, fumo, alcol e droghe. Basti pensare che una terapia antibiotica crea uno squilibrio a livello intestinale della durata di molti mesi. L’intestino infiammato e privo dei batteri protettivi non svolge al meglio la funzione di sentinella immunitaria. Un’alimentazione che priva il corpo di vitamine e minerali (cioè una dieta senza verdure e frutta) o peggio che introduce sostanze infiammatorie (junk food), depotenzia tutto il sistema di difesa dell’individuo. Non possiamo lamentarci del figliolo sempre malato e raffreddato, se lo nutriamo con wurstel e patatine o con cibi del fast food, pane, pizza e pasta (con farine 0 – 00 o peggio). Dobbiamo cercare di ridurre gli inquinanti nella nostra vita. Tornare a mangiare acquistando direttamente dai coltivatori nella nostra regione ed in generale con maggiore consapevolezza di ciò che fa bene alla salute. Oggi si sentono molte informazioni spesso conflittuali tra loro. È sempre più difficile orientarsi, lo capisco. Io esorto tutti a seguire la regola “aurea”: seguire le “leggi di natura”. Vi sono le fragole a dicembre? No! Allora non dobbiamo mangiarle! I polli in natura crescono assumendo estrogeni e antibiotici? No! Allora non dobbiamo mangiare polli allevati in quel modo. Chiediamoci sempre se “madre natura” ha creato quel prodotto oppure no. Lei sola provvede ai nostri bisogni, nei tempi e con le modalità più giuste per noi”.
Il troppo utilizzo di tecnologia (uso dello smartphone, videogiochi, ecc.) può creare problemi di salute ai giovani?
“Questo è davvero un punto cruciale. Sta emergendo la necessità di ritardare il più possibile l’uso di dispositivi elettronici (smartphone, tablet, videogiochi, pc) per i giovani. Sarebbe consigliato usarli non prima dei 12 anni. Il loro uso in età molto giovane si associa a numerosi disturbi. Tutti questi strumenti, soprattutto se usati eccessivamente (cioè più di 30 minuti al giorno), sono fortemente ansiogeni, inoltre, stimolano il cervello in maniera eccessiva e lo inducono a pensare che sia sempre giorno, creando uno squilibrio psico-neuro-endocrino-immunitario. I ragazzi non riescono ad addormentarsi, dormono poco e male, sono molto agitati e ansiosi, non riescono a concentrarsi, perdono la capacità di creare e immaginare, diventano più tristi e frustrati. Si sta riducendo la socialità, si incontrano in chat, non più in piazzetta. Comunicano con sms, emoticon, video, non più di persona. Scrivendo manualmente e leggendo sempre meno perdono capacità coordinative, riducono il vocabolario e inevitabilmente la capacità di pensare. Stanno aumentando i casi di “dipendenza” da smartphone, social, ecc. È un allarme sociale che ogni adulto dovrebbe far suo e iniziare a dare il buon esempio, innanzitutto”.
Quanto è importante l’alimentazione per la salute dei giovani? E quali alimenti non devono mai mancare?
“Abbiamo già detto che non dovrebbero mai mancare le verdure, gli ortaggi e la frutta fresca e di stagione. Una dieta varia e costruita con prodotti “puliti” sarebbe l’ideale, evitando gli zuccheri bianchi e tutto ciò che è modificato dall’industria alimentare. Pochi sanno che anche i grani con cui si fanno le farine 0 e 00 sono stati modificati in laboratorio per contenere più glutine, per facilitare la raccolta, per aumentare la produzione e per non far attecchire i parassiti, insomma, non sono più “naturali”, pertanto, un uso continuato non è consigliato”.
Talvolta con troppa disinvoltura, e senza ascoltare il parere del medico, i genitori fanno assumere ai propri figli integratori di vitamine e proteine? Qual è il rischio che si cela dietro a questo comportamento?
“Un’alimentazione sana, completa e varia fornisce tutto ciò di cui abbiamo bisogno. L’unica vitamina da integrare è la vitamina D (colecalciferolo o ergocalciferolo). Laddove un ragazzo faccia attività sportiva agonistica è bene che venga seguito da un nutrizionista in modo da aumentare i nutrienti in maniera naturale senza ricorrere possibilmente a bustine e compresse. Nelle palestre spesso personaggi discutibili consigliano barattoloni di proteine per “fare i muscoli”. Direi di affidarsi sempre a professionisti della nutrizione ed evitare i consigli da sala pesi. Ovviamente sono assolutamente sconsigliate tutte le altre integrazioni di ormoni o similari per “fare massa”. Queste sostanze creano grossi problemi per la salute”.


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