04/20/2024
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Microbiota intestinale: L’importanza fondamentale per la nostra salute

di Alessandro Cerreoni –

Quanto è importante per il nostro stato di salute? Qual è il suo ruolo per il funzionamento del sistema immunitario? Quali sono i suoi “nemici”? Cosa propone la Medicina Integrata per avere un “buon” microbiota?  Per saperne di più ne parliamo con il dottor Antonio Gorini, un medico che ha scelto la mission professionale di mettere al centro la persona nella sua complessità e trovare la cura che sia personalizzata e volta a ristabilire uno stato di salute prolungato 

Che cos’è il microbiota intestinale?

“È l’insieme dei microrganismi che vivono nel nostro intestino. Negli ultimi anni questo argomento ha avuto grande attenzione anche dal mondo accademico. Il numero di questi organismi è impressionante! Si stima che per ogni cellula umana ve ne sia 1,3 batterica… Un tale numero ha ovviamente una grande rilevanza per la nostra salute”.

Qual è il suo ruolo e qual è la sua importanza?

“Il ruolo del microbiota è indispensabile per la nostra vita. Senza di lui non avremmo a sufficienza le difese verso i germi “cattivi”, vivremmo con un continuo stato infiammatorio, non riusciremmo ad attivare e disattivare numerose sostanze; quindi, aumenterebbe il carico di tossine e si ridurrebbe l’assorbimento di sostanze per noi benefiche (vitamine e minerali, ad esempio)”.

Quanto conta il microbiota per il buono stato dell’intestino, considerato in medicina una sorta di secondo cervello?

“Da diversi anni la letteratura scientifica e non presenta l’intestino come il “secondo cervello”. Ciò non ha a che fare solo col microbiota, ma con l’apparato gastrointestinale in toto. Ippocrate stesso diceva che tutte le malattie originano dall’intestino. Da una parte perché è il primo sistema che entra in contatto col mondo esterno e grazie a lui iniziamo a sviluppare il sistema immunitario in senso di tolleranza o intolleranza a ciò che arriva dall’esterno. Il bambino piccolo che mette in bocca qualsiasi cosa sta scoprendo il mondo esterno, anche grazie al fatto che ingerisce ciò che sta sull’oggetto con cui sta interagendo. L’intestino esamina quanto arriva e il sistema immunitario legato all’intestino si organizza per difendersi o accogliere il nuovo elemento. Inoltre, dal mondo esterno, dal latte materno, dalla pelle della mamma, e ancor prima dal canale del parto, i germi entrano nel sistema digerente del neonato e iniziano a colonizzarlo. Una adeguata colonizzazione predispone a una salute duratura. Bambini nati da parto cesareo hanno un microbiota diverso. Bambini precocemente trattati con antibiotici tendono ad ammalarsi più spesso e ad avere fenomeni di atopia (allergia). Infine, l’intestino produce una quantità rilevante di sostanze che collegano l’asse psiche – sistema nervoso – sistema ormonale – sistema immunitario. Per tale motivo spesso lo stress in eccesso viene evidenziato da disturbi del tratto gastrointestinale (diarrea, gastrite, stipsi, ecc.). Allo stesso modo un disturbo in questo apparato coinvolge fortemente il piano emozionale e mentale. Ad esempio, una stipsi ostinata crea disagio, tristezza, difficoltà di concentrazione… Il microbiota è indispensabile per la salute dell’intestino. Immaginiamo il tutto come un grande condominio. Finché i condomini vanno tutti d’accordo, va tutto bene. Nel momento in cui una famiglia prevale sull’altra si crea disordine, intolleranza e fastidi vari nel condominio (allora parliamo di disbiosi intestinale). Lo stesso avviene nell’intestino. Le così diffuse “intolleranze” alimentari” sono per lo più dovute ad un’alterazione del microbiota, che infiamma la mucosa intestinale e mal dispone verso gli alimenti. Quindi, la pancia si gonfia, fa male, si ha diarrea o stitichezza, stanchezza, ecc, ecc. Un microbiota sano si prende cura della mucosa intestinale e di tutto l’ospite in generale. È una sinergia indissolubile e indispensabile, tant’è che si parla di “superorganismo”, intendendo l’unione dell’organismo umano con quello batterico intestinale”.

Il microbiota influisce sul sistema nervoso?

“Assolutamente sì. Vi è un asse intestino cervello ben descritto, a cui abbiamo già accennato. Dal punto di vista del microbiota sappiamo che la presenza di alcuni batteri si associa a malattie neurologiche. Alcuni ceppi producono neurotrasmettitori, infine, una disbiosi importante genera la sindrome dell’intestino permeabile (leaky gut syndrome), che è alla base dell’infiammazione cronica di basso grado e delle malattie cronico degenerative che coinvolgono il sistema nervoso (autismo, demenza, depressione, ecc.)”.

Quanto è importante una corretta alimentazione per un “buon microbiota”?

“Molto importante. Dallo studio del microbiota sappiamo quale dieta viene seguita, pertanto, la dieta modifica significativamente l’assetto del microbiota. Così come possiamo seguire l’andamento di una dieta in base a come cambiano i rapporti tra batteri. Una dieta ricca di proteine animali spinge verso una disbiosi putrefattiva, mentre una dieta sbilanciata in carboidrati e zuccheri semplici indirizza verso una disbiosi di tipo fermentativo. Nel caso abbiamo uno squilibrio del microbiota correggere l’alimentazione è di sicuro il primo passo”.

A livello di medicina integrata, qual è il suo supporto al mantenimento di un buono stato di salute del microbiota, ad esempio i probiotici?

“La salute intestinale è al centro dell’interesse di una medicina che si occupa della persona nel suo insieme.  Peraltro, i disturbi gastrointestinali sono frequentissimi, così come i disturbi riconducibili ad una disbiosi, basti pensare alle cistiti, vaginiti, allergie… La Medicina Integrata usa la fitoterapia e la nutraceutica per ridurre infiammazione, riparare la mucosa intestinale e, poi, usa i “probiotici” (una volta chiamati fermenti lattici) per ricolonizzare in maniera corretta l’intestino, risolvendo così la disbiosi. Anche una dieta sana, l’attività fisica, una corretta respirazione e abitudini regolari favoriscono la funzione intestinale. Esistono numerosi strumenti naturali per un intestino sano (colostro bovino e caprino, vitamine e minerali, pre e probiotici, berberina, curcumina, ecc, ecc.). Purtroppo, tanti prodotti in commercio non hanno la qualità necessaria per avere un effetto terapeutico e spesso vengono usati a sproposito, ma sotto la guida di un medico esperto si possono risparmiare soldi e tempo ed arrivare ad un buon equilibrio di salute globale”.

Esiste un esame specifico per capire se il microbiota intestinale non è alterato? 

“Certamente, Esiste lo studio del microbiota fecale, che si fa prendendo un campione di feci e consegnandolo a laboratori specializzati. Anche in questo ambito i test sono molti, ma molto pochi sono seri e affidabili. Un test fatto correttamente mappa al 95% la popolazione presente a livello del colon. Da queste informazioni si può impostare una terapia specifica usando i giusti rimedi. Soprattutto a chi ha malattie serie o ha provato numerose strategie terapeutiche senza risultato si consiglia questo test”.

C’è correlazione tra il microbiota e l’insorgenza e la cura di altre patologie, anche di carattere oncologico?

“Si stanno scoprendo sempre nuove correlazioni tra malattie e microbiota. Soprattutto per i tumori del colon sappiamo esserci dei ceppi predisponenti, soprattutto in assenza di altri protettivi. In generale, la malattia oncologica si sviluppa in presenza di una disreattività del sistema immunitario e ciò si verifica spesso laddove vi sia un’alterazione del microbiota. L’intestino permeabile favorisce tutte le malattie infiammatorie e anche dismetaboliche, come insulino-resistenza e diabete, aterosclerosi, asma, malattie infiammatorie intestinali e molte altre”.

Quali sono i nemici del microbiota?

“Una dieta scorretta, germi patogeni, alcuni farmaci chimici, inquinanti vari e soprattutto gli antibiotici. Pertanto, quando sia necessaria una terapia antibiotica bisogna intraprendere il prima possibile una terapia di ripristino del microbiota”.

Via Archimede, 138 – Roma

www.biofisimed.eu – Tel 06.64790556 (anche whatsapp) – antonio.gorini@biofisimed.eu

https://www.miodottore.it/antonio-gorini/internista-nefrologo-omeopata/roma

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