05/08/2024
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I FUNGHI CURATIVI: Le incredibili proprietà terapeutiche

di Alessandro Cerreoni –

Cos’è la micoterapia? Qual è il meccanismo di azione dei funghi? Come agiscono? Quali patologie si possono curare con i funghi medicinali? Lo sapevate che ci sono oltre 1400 articoli su riviste medico-scientifiche? Per saperne di più ne parliamo con il dottor Antonio Gorini, un medico che ha scelto la mission professionale di mettere al centro la persona nella sua complessità e trovare la cura che sia personalizzata e volta a ristabilire uno stato di salute prolungato 

Dottor Gorini, parliamo di funghi, non quelli che si mangiano ma quelli usati a scopo terapeutico. Parliamo di micoterapia, cos’è?

“L’uso dei funghi medicinali ha radici antichissime. Antiche quanto l’uomo. Alcune specie di funghi per lo più di origine orientale hanno numerosi usi terapeutici noti da millenni e vengono comunemente usati in medicina con numerose indicazioni”.

Da dove deriva e a quanto risalgono i primi trattamenti terapeutici a base di funghi?

“I più fanno derivare la micoterapia dalla Medicina Tradizionale Cinese (MTC). Questa antica medicina prevede un approccio a 360 gradi della persona, oggi diremo olistico o integrato. Pertanto, la micoterapia è uno degli strumenti terapeutici della MTC insieme alla fitoterapia, l’agopuntura, la nutrizione, le tecniche manuali, ecc. Dalla MTC abbiamo appreso le basi della medicina funzionale, cioè comprendere e curare i disturbi di funzionamento del sistema “uomo”. Tra i disturbi funzionali più frequenti troviamo la gastrite e la colite, le somatizzazioni da stress, disturbi digestivi, ecc, ecc. Le prime fonti scritte sulla MTC e sulla micoterapia risalgono a testi cinesi di almeno 2000 anni fa. Alcune fonti danno notizia dell’uso medicinale dei funghi anche più di 2500 anni prima di Cristo. Un fungo in particolare risulta essere nella classifica dei 10 rimedi naturali più efficaci”.

Qual è il loro campo di azione e come agiscono?

“I funghi contengono molte molecole che hanno effetti diversi. I beta glucani sono tra i più potenti immunostimolanti naturali, ad esempio. Sono anche ricchi di minerali e vitamine e di molecole, che a seconda del fungo, hanno capacità drenante, disintossicante, energizzante, antivirale, antimicrobica, antitumorale, antiobesità, antinfiammatoria, antidepressiva e ansiolitica, ecc.”.

Quali sono le patologie che si possono curare con una terapia micotica e/o quelle che rispondono meglio?

“La micoterapia viene usata nella maggior parte delle problematiche di salute, a volte come unico rimedio, ma maggiormente in associazione con altri farmaci. L’uso di questa terapia aiuta molto tutti i pazienti oncologici, quelli con problematiche legate ad un disordine immunitario (autoimmunità, immunodeficienza, allergie, ecc.), disordini metabolici (obesità, glicemia alta, pressione e colesterolo alto, ecc.), problematiche circolatorie come linfedema e insufficienza venosa, disturbi psicologici, gastrici e intestinali, insomma non vi è apparato che non tragga benefici dall’uso ponderato dei funghi medicinali”.

Quali sono i funghi curativi più noti?

“Sicuramente tra i più noti vi è il Reishi, anche detto il ‘fungo dell’immortalità’. A lui ci riferivamo dicendo che è tra i 10 rimedi naturali più efficaci. Il Maitake per le problematiche del metabolismo. Il Cordyceps per l’azione ‘energizzante – anti fatica’. Lo Shiitake per il supporto globale del sistema immunitario”.

Qual è l’attenzione del mondo medico-scientifico verso la micoterapia?

“Direi lo stesso che vi è per la fitoterapia. Nel mondo occidentale la medicina ‘mainstream’ tende ad ignorare l’utilità di un approccio integrato, perdendo così l’occasione di studiare in maniera globale l’individuo. Prevale l’ottica riduzionista e specialistica, secondo cui un essere umano va suddiviso in ‘parti’ separate e distinte. Per fortuna vi sono molti medici, che integrano la medicina specialistica con un approccio più ampio e utilizzano anche i funghi medicinali nella cura della Persona.

Come spesso accade quando si tratta di terapie “alternative” è notorio un certo scetticismo generale: esistono studi che ne comprovano uso e benefici?

“Dal 1961 ad oggi sul database medico più noto, Pubmed, solo per il Reishi vi sono 1.435 articoli pubblicati. Esiste un grande numero di pubblicazioni di vario genere sulla micoterapia, ma ciò non è sufficiente per farla inserire nei programmi di studio universitari per la laurea in medicina. Esistono diversi corsi post-laurea (master, corsi di perfezionamento, ecc.), che insegnano questa disciplina. Chi ha buona volontà può formarsi in questo campo”. 

Una terapia micotica – ovviamente da parte di un medico esperto – può essere data a tutti o possono esistere delle controindicazioni?

“I funghi medicinali per avere effetto terapeutico necessitano di un dosaggio alto di principi attivi, pertanto, è possibile avere effetti indesiderati, se usati a sproposito. E’ necessario conoscere le interazioni con altre terapie e considerare bene i pro e contro dei vari funghi. Ad esempio, in un paziente che assume immunosoppressori per un trapianto d’organo non dovrò usare funghi che stimolano il sistema immunitario. Ogni problema di salute ha il fungo giusto e quello sbagliato. Solo una seria conoscenza dell’argomento può guidare nella scelta corretta del rimedio”.

Da un po’ di tempo si parla dei funghi Reishi che avrebbero proprietà preventive e curative importanti. Addirittura, qualcuno lo considera un cibo anti-cancro. E’ una considerazione eccessiva o c’è del vero?

“Il Reishi è sicuramente il fungo più famoso. Come cibo non lo userei per curare, ma come micoterapico assolutamente sì. Peraltro, il Reishi non è commestibile! Ha un sapore amaro e una consistenza legnosa… Non so chi lo abbia definito ‘cibo’… In campo oncologico il Reishi ha dimostrato la capacità di aumentare l’interferone, che svolge azione antivirale e antitumorale; inoltre, aumenta l’immunità, soprattutto i linfociti e le cellule natural killer, indispensabili nell’azione antitumorale; riduce gli effetti ossidanti delle terapie oncologiche (chemio e radio), migliorando la tollerabilità delle terapie e la qualità di vita del paziente.  E’ chiaro che in campo oncologico, così come nelle patologie più serie, il ruolo dei funghi è quello di integrare una terapia di più ampio respiro, che utilizzi tutto ciò che di meglio la medicina possa offrire. Sul sito di uno dei centri oncologici più noti al mondo, lo Sloan Kettering di New York, vi è una sezione ad hoc sull’uso della fitoterapia (si chiama ‘About Herbs’) e fornisce utili informazioni anche sul Reishi. Al di fuori del campo oncologico, il Reishi ha un’azione ‘anti-aging’, cioè anti-invecchiamento, grazie al fatto di essere un potente antiossidante. Fin dall’antichità viene usato per prevenire le problematiche di invecchiamento degli organi: cuore, rene, cervello, vasi sanguigni… Ha una forte azione ‘adattogena’, cioè modula i sistemi di gestione dello stress. Tuttavia, non è privo di effetti collaterali, pertanto usiamolo su indicazione di medico esperto”.

Sotto quale forma si trovano i funghi medicinali?

“I funghi medicinali si possono trovare in gocce, capsule, bustine. Più frequentemente in capsule che contengono 500 mg di estratto di fungo cadauna. Spesso vengono inseriti in piccole quantità in integratori con sostanze di altro genere per gli scopi più disparati, come la cura dei disturbi intestinali o della vescica, per l’insulino-resistenza, ecc. Molto comune anche l’utilizzo dei beta glucani, polisaccaridi estratti dalla parete dei funghi, per la loro azione di stimolo sul sistema immunitario. I beta glucani vengono inseriti in molti rimedi per la prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento”.

Via Archimede, 138 – Roma – www.biofisimed.eu – Tel 06.64790556 c(anche whatsapp) – E-mail: antonio.gorini@biofisimed.eu

https://www.miodottore.it/antonio-gorini/internista-nefrologo-omeopata/roma

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